

Cultura
Un libro scritto da Suor Chiara Immacolata Trigilia
Nel chiostro del monastero delle Clarisse di Biancavilla è sbocciato come un fiore il libro “Mirtina e Cirrello nel Castello Girasole” scritto da Suor Chiara Immacolata Trigilia e offerto come dono in occasione del suo 82° compleanno.
Nelle pause di libertà dai doveri della preghiera comunitaria, dettate dalla Regola di clausura, Suor Chiara Immacolata, ha cominciato dalla primavera del 1989 a riempire fogli di carta assemblando i capitoli di un racconto che intreccia la fiaba, si alimenta di fantasia e di creatività e risponde al desiderio di raccontare e descrivere lo stato d’animo di quei bambini che vengono abbandonati dai genitori e sono costretti a vivere in “collegio” o, come si dice oggi, in “comunità alloggio” o in “case famiglia”.
Nella prefazione, a cura del prof. Giuseppe Adernò, si legge: “Ha costruito con la fantasia un mondo incantato nel “Castello girasole” dove i piccoli protagonisti dai nomi simbolici di Mirtina, quasi per evocare il profumo degli alberi di mirto delle contrade di Rosolini e Noto, dove Ella è cresciuta e ha studiato fino al diploma magistrale ed al maschietto ha dato il nome di Cirrello, per i riccioli castani che coronavano il suo visino dolce e spesso triste”.
L’Autrice filtra e intreccia nel racconto le conoscenze pedagogiche e l’arte di insegnare, trasmettendo messaggi e gesti educativi, che emergono dalla lettura del testo che stimola un digital storytelling, sollecitando i docenti ad avviare un’attività di ricerca nella galassia d’internet, per ricreare con i bambini delle “storie digitali”, supportate da elementi multimediali e generando un processo ermeneutico – interpretativo dei problemi esistenziali che vengono compresi sotto il velo del racconto fantasioso.
Il tema dell’abbandono, dell’adozione, dei minori non accompagnati, il processo di inclusione sociale dei disabili e interculturale per gli extracomunitari, la didattica cooperativa, la funzione del docente che “si prende cura dei suoi alunni, li chiama per nome e li guida verso la società della conoscenza”, la collaborazione attiva degli operatori scolastici, costituiscono gli ingredienti del racconto che intreccia fantasia e sogno.
La cella del monastero di Suor Chiara Immacolata si è trasformata in aula scolastica e dalla cattedra insegna i valori dell’accoglienza, dell’inclusione e della cooperazione, che dovrebbe caratterizzare la società multietnica e multiculturale, in cammino verso l’orizzonte della fratellanza universale.
L’attento lettore, genitore, docente, educatore, saprà cogliere tra le agevoli pagine del racconto immaginifico, ricco di piante e fiori, una guida per insegnare a “guardare il mondo con occhi nuovi” e, quindi, scoprire la luce dell’Essenziale, “invisibile agli occhi, ma che dà sostegno all’anima.
Cultura
Premio città di Catania

Nell’ambito del Festival della legalità è stato consegnato al preside Giuseppe Adernò il “Premio città di Catania”, promosso dall’Organizzazione per l’Educazione Sportiva – OPES- Risorse che generano Valore.
La cerimonia ha avuto luogo al Palazzo della Cultura con la partecipazione del Sindaco su Catania, Enrico Trantino, del presidente nazionale OPES, Juri Morico e di una delegazione di ragazzi sindaci di Motta S Anastasia, Misterbianco, Belpasso e dell’Istituto “John Dewey” di Catania.
Ecco la motivaz ione del premio: “Il Presidente dell’Associazione Consigli Comunali dei Ragazzi , Giuseppe Adernò, figura di riferimento nel mondo dell’educazione, della scuola e della cittadinanza attiva, ha contribuito alla crescita e alla formazione delle nuove generazioni. Ha dedicato la sua vita alla promozione della partecipazione giovanile nelle istituzioni, educando i ragazzi ai valori della democrazia, della responsabilità e dell’impegno civico. Il suo lavoro instancabile ha permesso di avvicinare i giovani alla politica, intesa come “ricerca del bene comune” e servizio alla comunità, offrendo loro strumenti concreti per diventare cittadini consapevoli e protagonisti del proprio futuro!”
Ringraziando gli Organizzatori del Premio, Andrea Patti e Salvo Grasso, il preside Adernò ha presentato all’assemblea dei premiati, rappresentanti del mondo dello sport, della cultura e dell’imprenditoria, il cammino evolutivo del progetto “Consiglio Comunale dei Ragazzi” , avviato nel 1993, ora riconosciuto con la Legge Regionale n.19 del 22 maggio 2024 e oltre alla “Giornata regionale dei Consigli dei Ragazzi”, prevista a Palermo per il 7 maggio, è in programma ad ottobre la prima edizione del “Festival dell’Educazione Civica”.
Cultura
In Campania il Secondo Raduno Nazionale

Caiazzo, una cittadina in provincia di Caserta ospiterà dal 5 al 7 marzo il Secondo Raduno Nazionale dei Consigli Comunali dei Ragazzi. 50 ragazzi sindaci, di cui 14 della Sicilia, con la fascia tricolore, il primo scambio di esperienze e di socializzazione dei progetti. Nell’occasione avverrà la consegna al Comune di Caiazzo del Trofeo del CCR, presentato dal comune di Morrovalle, in provincia di Macerata, dove ha avuto luogo lo scorso anno il primo raduno nazionale, ricordando i 35 anni dell’avvio in Italia del progetto didattico nel 1989. Il Progetto del Consiglio Comunale dei Ragazzi ha avuto origine in Francia a Schiltigheim in Alsazia, nel 1979.
La seconda giornata è dedicata allo studio delle tematiche proposte formando gruppi misti di ragazzi di diverse scuole e regioni, Nel pomeriggio è prevista la visita alla città di Caiazzo, con la collaborazione dei volontari della Pro Loco e così i ragazzi avranno l’opportunità di conoscere nuove realtà con tradizioni e culture diverse.
La cerimonia ufficiale del Raduno, che ha ricevuto il Patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, si svolgerà a Caserta presso il complesso monumentale di San Leucio e saranno i ragazzi stessi che presenteranno le loro idee e proposte di rinnovamento sociale e ambientale alle Autorità civili, scolastiche e religiose.
La presentazione del messaggio finale ed il rinnovo corale della formula di giuramento segnerà l’avvio verso un nuovo cammino, nella prospettiva del terzo Raduno che, dopo le Marche e la Campania, nel 2006 sarà celebrato in Lombardia.
La visita alle seterie del Belvedere di San Leucio farà percorrere ai ragazzi un interessante percorso di archeologia industriale: attraverso le sale con strumenti per la produzione e lavorazione della seta, e l’ampia sala con telai in legno perfettamente funzionanti e poi ancora gli appartamenti reali della Reggia di Caserta.
Positiva conclusione del Raduno nazionale, sarà una tappa a Roma per la celebrazione del Giubileo dei Ragazzi sindaci presso la Basilica Santa Maria Maggiore. Il viaggio in treno con la “Freccia rossa” sarà per tanti ragazzi un’originale esperienza, come pure il passaggio della Porta Santa di una delle quattro basiliche papali.
Nel viaggio di ritorno i 100 ragazzi siciliani visiteranno le Grotte di Pertosa e l’Abbazia di Padula.
Partecipano al Raduno i ragazzi delle scuole: Cavour e Brancati di Catania; Pitagora di Misterbianco; Motta S Anastasia. Madre Teresa di Calcutta di Belpasso, Giuffrida -La Mela di Adrano, Paolo Vasta di Acireale. Giuseppe Fava di Mascalucia, Ist. Mercede di Sant’Agata Li Battiati, Campus Don Bosco di Tremestieri, Macherione di Calatabiano, Verga di Scordia, e dell’Istituto scolastico di San Filippo del Mela in provincia di Messina.
Giuseppe Adernò
Cultura
A lezione di educazione civica

Le delegazioni di 10 Consigli Comunali dei Ragazzi, guidate dai Ragazzi Sindaci delle scuole: “Parini”, “De Roberto”, “San Giovanni Bosco” di Catania ; “Padre Pio” e “Leonardo Sciascia” di Misterbianco, “Giovanni Paolo II” di Paino Tavola, ; “Mamma Provvidenza” di Paternò, “De Amicis” di Tremestieri Etneo, ”Dusmet” di Nicolosi e “Macherione” di Calatabiano , hanno partecipato alla speciale lezione di Educazione Civica dettata dall’Arcivescovo Mons, Luigi Renna.
I cinquanta ragazzi, accolti nel Salone dei Vescovi, hanno presentato le attività e le iniziative promosse nelle singole realtà scolastiche e l’Arcivescovo ha dialogato con magistrale attenzione pedagogica trattando i temi della politica, come “ricerca del bene comune”; dell’ecologia, custodia del creato e della raccolta differenziata come segno di cooperazione alla “costruzione della Casa comune” .
Il progettare una scuola bella, pulita, ordinata e rispondere alle esigenze degli studenti è il compito del “Consiglio Comunale dei Ragazzi”, che non è un gioco, ma un apprendimento diretto e concreto di cittadinanza attiva e responsabile.
L’esperienza del voto, vissuta a scuola, per l’elezione del Sindaco dei Ragazzi e del Consiglio Comunale della scuola -piccola città, costituisce una palestra attiva di democrazia partecipativa, facendo acquisire il diritto e il dovere di votare, anche per evitare il diffondersi dell’astensionismo.
L’Arcivescovo, che ha offerto dei dolci ha ragazzi, e speciale Sant’Agata di Avvenire, ha accompagnato i ragazzi nel salone Sant’Agata, spiegando le scritte della Sacra Alleanza dei Popoli e facendo una lezione di storia sulla dimensione europea e sul senso civico.
Giuseppe Adernò
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