iglio dei ministri sono state molto apprezzate dalle famiglie italiane, sempre più preoccupate per il futuro dei figli. “La crisi Covid, il difficile contesto economico che ne è derivato e la complessa congiuntura internazionale nella quale ci troviamo, ha detto Giorgia Meloni, stanno incidendo profondamente sul nostro tessuto economico e sociale. Bambini e ragazzi stanno pagando il prezzo più alto. Secondo la premier una delle priorità del governo è quella di dare una nuova centralità ai minori. L’esecutivo intende istituire un gruppo di lavoro con tutti i ministeri e le istituzioni competenti per stilare un piano d’azione operativo e concreto” ha aggiunto, spiegando che si tratta di “una sfida epocale” che hanno intenzione di portare avanti perché il futuro dell’Italia dipende proprio dalla capacità di rispondere ai bisogni delle nuove generazioni. Secondo la Presidente del Consiglio, “dati e statistiche sono concordi nel dire che le dure restrizioni alla socialità, imposte durante la pandemia, hanno avuto pesanti conseguenze sulla salute e sul benessere psicologico dei più piccoli e dei più giovani. Non dimentichiamo, inoltre, l’aggravarsi della diffusione delle dipendenze patologiche, il crescente fenomeno del bullismo e delle baby gang. Così come non si può più trascurare l’impatto dei social network e delle nuove tecnologie. Bisogna aiutare i nostri ragazzi a comprendere il duplice volto del Web, strumento che non va condannato a priori ma che va reso un luogo sicuro, proteggendo i nostri bambini e ragazzi dalle insidiose trappole del cyberbullismo e della pedopornografia online”, ha aggiunto. La rete può rivelarsi, infatti, un luogo ricco di insidie che in alcuni casi possono avere delle conseguenze drammatiche. Pensiamo al cyberbullismo, fenomeno nato con la Rete. Un click e in pochi secondi la vita di un ragazzo va in frantumi. Internet, purtroppo, è il mezzo che ha creato il revenge porn e la sextortion. Il primo consiste nella condivisione di immagini di un ex per vendetta. Il secondo, invece, è una tecnica con cui i cybercriminali adescano una persona sul web, si fanno mandare una foto osé e minacciano di pubblicarla se la vittima non paga. Spesso le figure più colpite sono quelle più fragili, come i giovani e i bambini. Internet però non va demonizzato, la scuola ha l’importante compito di educare le giovani generazioni ad usare il web con la giusta consapevolezza. E’ questa la scommessa più grande.