Editoriali
Turismo esperienziale per famiglie
Lo chiamano così e rappresenta per molte aziende, una concreta possibilità di emergere nel mercato tramite le esperienze che offrono ai propri ospiti. Una nuova formula di fare turismo che si basa dunque su aspetti non convenzionali, non scontati e non diffusi. È importante per le aziende costruire la propria offerta intorno a ciò che i viaggiatori non si aspettano e non possono vivere da altre parti, ma solo e soltanto lì. Le parole d’ordine diventano dunque colpire ed emozionare il viaggiatore. I migliori operatori sostengono che un prodotto turistico si acquista, ma è l’esperienza che si vive ad essere ricordata nel tempo. La Sicilia è la terra che si presta maggiormente a questo tipo di esperienze, create molto spesso su misura per singoli viaggiatori ma anche e soprattutto per le famiglie. Il viaggiatore diventa “uno del posto” e vive la propria vacanza completamene immerso nel luogo. Per le famiglie che viaggiano, potrebbe essere un’esperienza unica e memorabile offrire ai bambini camere con un’ambientazione tratta dai cartoni animati oppure la possibilità di conoscere ed interagire con gli animali della struttura in un’ottica ludica, ma anche di apprendimento. In Toscana per esempio un piccolo agriturismo si distingue perché ha creato per i propri ospiti la possibilità di partecipare ad una lezione di cucina di piatti della tradizione oppure l’opportunità di dormire sul fieno. Altre esperienze da far vivere al viaggiatore moderno potrebbero essere la degustazione di un buon calice di vino in un pic nic immerso nelle vigne o la vendemmia; l’ospite “diventa” agricoltore, cuoco. Molte di queste esperienze di turismo emozionale vengono raccontate dal portale Air B&b. Secondo una indagine del Corriere della Sera, il turismo esperienziale si candida a diventare la miglior politica attiva del lavoro per ragazzi e ragazze che altrimenti avrebbero dovuto emigrare. Viene riportata l’esperienza di Giuseppe che vive a Brusca, vicino Trapani, dove a 31 anni produce olio extravergine d’oliva facendone scoprire segreti e fragranze a viaggiatori e curiosi. Eco la sua storia: «Io sono laureato in ingegneria edile a Palermo. Ma quando ho terminato gli studi mi sono ritrovato davanti a un mercato del lavoro saturo – spiega – avrei dovuto andare via, come le mie sorelle, ma non volevo lasciare la Sicilia. Così ho ripreso in mano una tradizione che nella mia famiglia si tramanda da cinque generazioni: l’olio d’oliva. I miei bisnonni lo producevano come tutti qui, a livello familiare, per la tavola di casa. Io ho imparato da mia mamma sin da piccolissimo e ora ho una vera e propria Azienda Agricola Biologica, con 21 ettari di terreno e 6 mila piante. Siamo già host di Airbnb per l’ospitalità. Ma se in vacanza in Italia magari vieni una volta sola, l’olio lo usi tutta la vita. E allora abbiamo pensato di far vivere agli ospiti i colori, i sapori e le vere essenze della nostra meravigliosa Sicilia. E’ anche un modo per allargare il portfolio clienti della nostra azienda agricola, condividendo l’esperienza di cosa significa produrre un marchio di qualità e avere in tavola tutti giorni un grande olio italiano»