InSalute (Dott.E.Alagna)
Tatuaggi con finalità medica solo nelle strutture sanitarie
Il ministero della Salute ha diffuso una nota contenente alcuni chiarimenti in merito ai tatuaggi con finalità medica per pigmentazione del complesso areola-capezzolo.
Questo tatuaggio viene eseguito su persone che hanno subito modifiche nell’aspetto cutaneo, come esito di traumi, interventi chirurgici o patologie e consiste nell’introduzione di inchiostro nel derma della zona per coprire le alterazioni della pigmentazione cutanea e ripristinare l’aspetto di una cute sana, anche come complemento agli interventi di chirurgia ricostruttiva.
Attualmente il Servizio Sanitario Nazionale fornisce il tatuaggio per pigmentazione del complesso areola-capezzolo, attraverso i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), tra le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, (allegato 4, codice 86.02.3 “tatuaggio per pigmentazione del complesso areola-capezzolo”).
Gran parte di questi trattamenti, però, vengono eseguiti al di fuori delle strutture sanitarie.
Con questa nota il ministero precisa che la prestazione “pigmentazione dell’areola – capezzolo” deve essere eseguita esclusivamente da chi eserciti una professione sanitaria, in ambulatorio accreditato o autorizzato, a seconda che venga o non venga eseguita a carico del Servizio Sanitario Nazionale: non può essere eseguita in strutture non sanitarie e da personale non sanitario.
Da ciò consegue che attività formative, in tali ambiti, non possono essere rivolte agli operatori che svolgono le attività previste dalla legge 1/1990 per la figura artigianale dell’estetista, ma esclusivamente ai professionisti sanitari.