InSalute (Dott.E.Alagna)
Sicurezza delle cure, una priorità per le politiche sanitarie
“La sicurezza delle cure è parte costituiva del diritto alla salute e una priorità per le politiche sanitarie nazionali e globali, da affrontare insieme: tra istituzioni a tutti i livelli, con i professionisti e i pazienti”.
Così il Ministro della Salute Roberto Speranza in un messaggio durante il workshop organizzato il 17 settembre 2019 al Ministero della Salute, in occasione della prima Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita, promossa da:
- Ministero della Salute
- Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Province Autonome
- Istituto superiore di sanità (ISS)
- Agenzia italiana del farmaco (AIFA)
- Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS).
La Giornata nazionale coincide con la prima Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti (World Patient Safety Day), promossa a livello internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
“Considero un’opportunità e una responsabilità celebrare, proprio all’inizio del mio mandato da Ministro della Salute, questa prima giornata nazionale della sicurezza delle cure e della persona assistita, versione italiana della prima Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità ogni 17 settembre”, continua il Ministro Speranza nel suo messaggio. “La sfida sempre aperta è quella di garantire cure sicure in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un tema inscindibile dal finanziamento del Servizio sanitario nazionale, dalla formazione del personale sanitario, dal coinvolgimento dei cittadini. Ringrazio tutti gli organizzatori e i partecipanti al workshop che si tiene al ministero per fare il punto della situazione nel nostro Paese, anche alla luce della Legge 24 del 2017 che regola la materia. L’evento affianca numerose iniziative regionali. Ne condivido lo spirito unitario che spero possa estendersi nelle prossime edizioni ed essere così ancora più inclusivo e collaborativo”.
Il workshop al Ministero della Salute
Dopo i saluti di apertura del dott. Claudio D’Amario, Direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero, e del dott. Andrea Urbani, Direttore generale della programmazione sanitaria, è intervenuto l’Avvocato Luigi Genesio Icardi, della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e P.A.: “Da anni si sono compiuti sforzi importanti per garantire la sicurezza delle cure, anche alla luce dei principi della legge 24/2017. Vogliamo lavorare insieme per migliorare i livelli di sicurezza dei pazienti in tutto il Paese. Questa Giornata è importante per la sensibilizzazione e la crescita culturale”.
Il Prof. Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto superiore di sanità, nella sua sintesi sullo stato dell’arte e le prospettive future ha sottolineato alcuni aspetti:
- gli italiani sono più pessimisti rispetto a ciò che è la realtà: non bisogna infatti sottovalutare il fatto che nel nostro Paese viene erogata assistenza sicura in oltre il 90% dei casi.
- gli eventi avversi non sono completamente evitabili ma in una buona percentuale, circa la metà dei casi, possono essere prevenuti.
- l’Italia ha un impianto normativo avanzato e coerente con gli standard internazionali, esperienze nazionali, regionali e buone pratiche molto valide: la sfida è quella di concretizzarle in modo omogeneo in tutto il Paese.
La dott.ssa Barbara Labella, dell’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità – AGENAS, ha ricordato: “L’Osservatorio ha raccolto e pubblicato online 227 esperienze di miglioramento della sicurezza nel 2018, di cui 47 dedicate alla terapia farmacologica”.
Nella seconda parte della mattinata si è tenuta la tavola rotonda “Le istituzioni italiane per la sicurezza delle cure”, con gli interventi dei Direttori generali del Ministero della Salute Andrea Urbani, Claudio D’Amario e Massimo Casciello (vigilanza enti e sicurezza delle cure), il Direttore generale Aifa Luca Libassi, Ottavio Nicastro della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e P.A., Grazia Corbello della Direzione generale delle professioni sanitarie del Ministero.
Hanno moderato Alfredo D’Ari, Direttore generale della comunicazione e dei rapporti europei e internazionali, Adriano Marcolongo della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e P.A. e Giovanni Nicoletti del Segretariato generale del Ministero.
Hanno partecipato, in videoconferenza, le Regioni Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.
Nicastro: “È la testimonianza dell’intenso impegno per promuovere l’uniformità della sicurezza delle cure sul territorio”.
La piramide Cestia si illumina di arancione
Nel pomeriggio il Ministero della Salute, in accordo con gli altri enti organizzatori della Giornata nazionale, ha illuminato di arancione la piramide Cestia a Roma. L’accensione delle luci è a cura di Acea.
In contemporanea all’evento centrale al Ministero e nelle settimane successive, si svolgeranno nelle varie Regioni e Province Autonome importanti iniziative locali di sensibilizzazione, conoscenza e coinvolgimento civico per il miglioramento della sicurezza dei pazienti, a cura della Commissione Salute Coordinamento delle Regioni e Province autonome per la sicurezza del paziente.
Per approfondire
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