Cinema
Siciliambiente, 8 documentari in corcorso
Per l’Italia in competizione “Il Tempo dei Giganti” di Davide Barletti e Lorenzo Conte e “La Scelta” di Carlo Bachschmidt.
Saranno 8 i documentari in concorso, tra anteprime italiane e regionali, e affronteranno una pluralità di temi di grande attualità legati all’impatto dell’uomo sul pianeta. Molte le opere di forte impegno sociale, dalla storia di Neve Shalom, villaggio utopico in Israele, alla storia di Andrei, giovane bielorusso costretto a lasciare la madre patria per continuare a vivere, alle lotte contro il consumismo esasperato, padre di questo secolo, attraverso le gesta di tre donne coraggiose.
Ad aprire la sezione, lunedì 17 luglio, c’è Green Warriors: Forever Chemicals di Martin Boudot e Manon De Couet che arriva dalla Francia in anteprima italiana. I PFC, o composti perfluorurati, noti in quanto inquinanti “eterni”, si trovano nella maggior parte dei prodotti di uso quotidiano e sono altamente tossici. Se in Europa gli scandali sui PFC non scarseggiano in Francia, invece, tutto sembra tacere fino all’indagine dei “Guerrieri Verdi”.
A seguire, sempre nella serata di lunedì 17 luglio, “Il Tempo dei Giganti” di Davide Barletti e Lorenzo Conte in anteprima siciliana. Un film sulla più grave epidemia fitosanitaria del secolo, oggi ancora in corso.
Nel sud Italia, un batterio, lo Xylella Fastidiosa, uccide da più di un decennio milioni di alberi di ulivo secolari, stravolgendo inevitabilmente la vita e il paesaggio. Botanici, agricoltori e imprenditori, che ne studiano le cause, raccontano il metodo di approccio volto a contrastare l’epidemia per ricostruire il territorio che ne è colpito.
Martedì 18 luglio sarà la volta dell’israeliano “Children of Peace” di Maayan Schwartz in anteprima italiana. Un documentario sul villaggio di Neve Shalom – Wahat al Salam (“Oasi di pace” in ebraico e arabo) fondato in Israele negli anni Settanta come esperimento sociale. Il regista, Maayan Schwartz, nato e cresciuto a Neve Shalom che si trova a mezz’ora da Tel Aviv e da Gerusalemme, racconta, attraverso i tanti bambini che vi sono nati, la storia di come un gruppo di sognatori decise di sfidare le convenzioni per creare un luogo da chiamare “casa”, lontano idealmente dai conflitti tra arabi ed ebrei che vanno avanti dal 1948. Neve Shalom è il tentativo di dimostrare che è possibile la coesistenza pacifica tra ebrei e palestinesi sulla base di una reciproca accettazione. Oggi però quegli stessi bambini, figli della pace, sono donne e uomini costretti ad affrontare la dura realtà dei disordini politici, della guerra e della segregazione sociale.
Sempre il 18 luglio, dalla Svezia, arriva “All of our Heartbeats are Connected through Exploding Stars” di Jennifer Rainsford. Una straordinaria odissea sullo sfondo dello tsunami del 2011 che andò dalle coste del Giappone alla costa hawaiana. Il documentario racconta il dolore attraverso cui gli esseri umani e la natura superano un trauma. Un gruppo di volontari ripulisce una spiaggia dai detriti arrivati dall’Oceano in seguito alla catastrofe naturale.
Nella stessa serata, dal Belgio arriva “The Illusion of Abundance” di Erika Gonzalez Ramirez e Matthieu Lietaert in anteprima siciliana. La storia di una lotta quanto mai attuale per la salvaguardia del pianeta.
Tre donne, un solo obiettivo: Carolina (Brasile), Bertha (Honduras) e Maxima (Perù) stanno guidando una lotta per la salvaguardia dell’ambiente contro i moderni conquistadores. Mentre governi e aziende, impegnati in una corsa globale verso la crescita incontrollata, cercano risorse a basso prezzo, queste tre donne raccontano una storia di instancabile coraggio: come continuare a combattere per la natura quando la tua stessa vita è a rischio, quando la repressione della polizia, la pressione delle aziende, ferite e minacce di morte sono parte del tuo vivere quotidiano?
Venerdì 21 luglio, “La Scelta” di Carlo A. Bachschmidt arriva in anteprima siciliana. Che cosa vogliono i No TAV(Oppositori del progetto per la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione)? Fermare la costruzione dell’opera non sembra esaurire il senso della loro scelta. La pellicola indaga le lotte, i processi, il carcere, la guerra, le scelte individuali come occasioni in cui si vuole dare dignità alla propria vita.
A seguire, sempre venerdì 21 luglio, in anteprima italiana, Young Belarus di Łukasz Ruciński e Patryk Szczepaniak, che arriva dalla Polonia e chiude il concorso documentari. Una riflessione dolorosa sulle violazioni dei diritti umani. Il film è la storia di Andrei, giovane rapper bielorusso che fugge dalla sua patria per salvarsi e trova rifugio in Polonia, alla ricerca di un equilibrio tra sogni, aspettative e la lotta per la libertà della sua terra natale. L’invasione russa dell’Ucraina e un’inaspettata possibilità di proseguire il suo viaggio cambieranno ogni cosa.
Il Festival, diretto da Antonio Bellia, con la direzione organizzativa di Sheila Melosu, vuole promuovere e diffondere il cinema d’autore e il cinema documentario e favorire il confronto tra i registi attraverso incontri e tavole rotonde, e annovera quattro sezioni competitive: un Concorso internazionale documentari; un Concorso internazionale lungometraggi di finzione, un Concorso internazionale cortometraggi (di finzione e documentari) e un Concorso internazionale dedicato all’animazione. Oltre ai premi in denaro per ogni sezione competitiva, attribuiti da una giuria di esperti e di personalità del cinema e della cultura, saranno assegnati il Premio AAMOD, il Premio “Diritti Umani” conferito da Amnesty International Italia, il Premio “Ambiente” conferito da Greenpeace Italia, il Premio Speciale TTPIXEL. A questi si aggiunge il Premio del Pubblico per la sezione Lungometraggi.
Il Festival è promosso da Associazione culturale Cantiere 7 e da Demetra Produzioni con il contributo del Comune di San Vito Lo Capo, e di ARPA Sicilia. Il progetto è sostenuto con i fondi “Otto per Mille della Chiesa Valdese” e realizzato grazie al contributo della Regione Siciliana – Sicilia Film Commission e della Direzione Generale Cinema del Ministero delle Cultura realizzato in collaborazione con Amnesty International Italia, Greenpeace Italia e AAMOD