Eventi

La Scugnizza, operetta musical al teatro Al Massimo

Published

on

Sembra tutta una sceneggiata napoletana, che il re delle operette, Umberto Scida mescola abilmente nelle tre forme più alte di espressione: recitazione, canto e danza. Dopo “La vedova allegra” messa in scena questa estate, nella straordinaria cornice del teatro antico di Taormina, Scida e la  compagnia del Teatro Al Massimo, magistralmente guidata  dal direttore artistico Aldo Morgante,  debuttano a Palermo  con “Scugnizza” la popolarissima operetta, scritta da Mario Costa, una delle grandi firme della canzone napoletana, e rappresentata per la prima volta al Teatro Alfieri di Torino nel 1922.  

Il debutto la settimana scorsa e le repliche fino a domenica fanno registrare il tutto esaurito. Il libretto, nella sua versione originale era ricco di spunti che ricordavano l’opera verista e la dominante vena melodica partenopea, caratteristiche abilmente mantenute, con una straordinaria contaminazione tra generi musicali diversi.

Umberto Scida ha voluto la sua “Scugnizza” come “Operetta musical”, infatti l’allestimento è da musical e nell’accezione americana l’operetta è teatro musicale. Ma se da un lato Scida ha ampiamente dimostrato straordinarie doti di regista, definirlo “bravo” come attore è riduttivo; Daltronde “brave” in inglese significa coraggioso. La sua bravura si misura in questo bellissimo spettacolo  in relazione proprio al coraggio di avere messo  in scena oltre 3 ore di divertimento puro.

Il target degli spettatori del teatro Al Massimo è medio alto ma siamo certi che questo spettacolo piacerebbe moltissimo ai giovani perché si ride, si riflette sul senso della vita, sul valore dei soldi e sulle meraviglie naturali come il sole e il mare di Napoli che nessuno può comprare. Non è un caso che Scugnizza nasca proprio quando nasce la sceneggiata napoletana  tra gli anni venti e quaranta del novecento; un genere di rappresentazione popolare, che alterna il canto con la recitazione e il melologo drammatico, nato e sviluppatosi proprio a Napoli. 

La regina della scena  è lei Salomè, il soprano palermitano Maria Francesca Mazzara.  La sua voce incanta il pubblico ed esce fuori con grande impeto in un ventaglio di straordinari suoi colleghi provenienti dalla lirica come il tenore Spero Biongiolatti, lui valtellinese, parla in Napoletano convinto.

Sempre brava Isadora Agrifoglio, Miss Gaby Gutter, figlia di Mr. Gutter. Quest’ultimo è lo strepitoso Cesare Biondolillo, ormai maturo nel doppio senso del ruolo. Veste i panni del miliardario, mister Toby per ritrovarsi in un turbinìo continuo di colpi di scena. Ivano Falco è Don Pasquale, Amico di Mamma Grazia. La sua figura ricorda un po’ il “guappo” celebrato per decenni nella sceneggiata napoletana;  ma lui è sempre più simile a quel grande guappo che fu Eduardo De Filippo ne: “Il sindaco del rione sanità”. Rispetto a molte altre rappresentazioni, Scida, nel ruolo di Chic, segretario di Mr. Toby Gutter e poeta a tempo perso, in questo musical nella parte iniziale non entra subito in scena, ma lascia il corpo di ballo, della bravissima Stefania Cotroneo, e gli attori,  muoversi come farfalle  sulle musiche del maestro Diego Cristofaro,  che suona per quasi 3 ore dal vivo il pianoforte con i suoi nove musicisti.

Una meraviglia il suono che esce dai violini, e dai fiati e che si espande in sala. 170 cambi di costumi della sartoria teatrale Arrigo Milano. La scenografia è di Marco Giacomazzi e la direzione organizzativa di Maria Teresa Augugliaro. Menzione speciale a Laura Geraci lei è mamma Grazia, zia di Salomè.  Ottiene sicuramente il maggiore numero di applausi per le sue performance da donna caciarona e tragediante. Brava anche Giorgia Migliore (Carmelina), Cocò Gullotta (Paluzzo Cameriere dell’Hotel “Bellavista”), con un monologo, tra una scena e il finale, nei panni della tradizionale maschera napoletana, Pulcinella. Divertenti  Vincenzo Favet e Roberto Fabra gli scugnizzi Ciro e Ciccio. Dopo Palermo, numerose date nei teatri italiani per questa produzione che vanta il maggiore numero di siciliani.

Immagini (Blogsicilia montaggio Ivan Scinardo)

  

Click to comment

In Tendenza

Exit mobile version