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Procida, il film collettivo

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LOCARNO 76 – Al festival il film collettivo “Procida”

Sono tre le proiezioni programmate – la premiere mondiale il 3 agosto, alla quale parteciperà una ampia delegazione dei giovani filmmakers e delle istituzioni, con repliche il 4 e il 5 agosto 2023, – per quest’opera che è anche nominata dalla Direzione Artistica del Festival tra le dieci in lizza per il “Pardo Verde Ricola”, riconoscimento assegnato a quei film che valorizzano tematiche legate a sostenibilità, ecologia e rapporto tra uomo ed ecosistema.Realizzato dalle immagini girate da 12 giovani filmaker campani (di età comprese tra i 17 e i 25 anni) tra giugno e luglio dello scorso anno, “Procida” è il risultato conclusivo del “Procida Film Atelier 2022”, un articolato ed intenso progetto formativo finanziato dalla Regione Campania con fondi POC 2014-2020 per “Interventi integrativi e complementari a Procida Capitale”. “Procida Film Atelier” è stato promosso dalla Film Commission Regione Campania che ne ha affidato il coordinamento a Parallelo 41 Produzioni, con la collaborazione della locale amministrazione comunale.

Il laboratorio di cinema, centrato sulla regia documentaristica e sulla conseguente realizzazione di un’opera collettiva fatta dai giovani, è stato diretto da Leonardo Di Costanzo (regista di “Ariaferma”, presentato alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e David di Donatello per miglior sceneggiatura originale e miglior attore protagonista) coadiuvato dalle registe Caterina Biasiucci, Claudia Brignone e Lea Dicursi, ex allieve di Di Costanzo all’Atelier di Cinema del Reale di Ponticelli Filmap (Napoli), con il conclusivo lavoro di montaggio realizzato da Lea Dicursi e Claudia Brignone.

Partendo dai giovani e dai loro sguardi, connessi alle radici, ma proiettati nel futuro, l’atelier e, quindi il film, hanno animato un processo che ha coinvolto la comunità e si è nutrito dell’ispirazione dell’isola, capace di guardare al mondo e accoglierlo nella sua anima ricca di storie e di bellezza.

Da un piccolo borgo, realtà autentica della cultura Mediterranea, è partito e si è diffuso il messaggio “La cultura non isola”, che ha caratterizzato la programmazione di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022. La cultura che esprime valori di accoglienza e condivisione, che offre opportunità di rinascita e sviluppo e coinvolge le comunità.

“Questo film – sottolinea Titta Fiore, Presidente Film Commission Regione Campania – rappresenta una felice sintesi degli obiettivi che la nostra mission si pone nel campo della progettualità e nel sostegno di azioni capaci di favorire la crescita dell’intero comparto audiovisivo in Campania. In questo senso i dati dell’anno in corso, in continuità con quelli delle stagioni precedenti, sono molto confortanti: sul nostro territorio nel 2023 è attiva la produzione di ben 13 serie televisive, oltre a numerosi film d’autore e documentari”.

“L’intero percorso di realizzazione del film “Procida”– aggiunge Maurizio Gemma, direttore FCRC – è motivo di grande soddisfazione per la Regione Campania e per il nostro ente che da anni promuove e sostiene numerose e costanti iniziative di aggiornamento professionale e di alta formazione per favorire la crescita del “capitale umano” e sedimentare competenze creative e tecniche che restino patrimonio del territorio, con una particolare attenzione alla formazione dei giovani talenti e al racconto ispirato al territorio ed alla sua realtà. La direzione dell’Atelier affidata ad un affermato e pluripremiato regista campano come Leonardo Di Costanzo testimonia inoltre il valore straordinario dei maestri del nostro cinema”.

“Nell’arco di due mesi, nell’estate 2022, i giovani selezionati tra un gruppo di oltre 70 che avevano partecipato alla call, – si legge in una nota di Antonella Di Nocera responsabile di Parallelo 41 Produzioni – hanno vissuto una intensa esperienza di formazione e condivisione, unica come essi stessi testimoniano. Alcuni di loro non avevano mai usato una telecamera, molti non erano mai stati a Procida. Questo film nasce dal desiderio di raccontare l’isola ed è ispirato dalla volontà di interrogarsi sulla forma e il desiderio di fare cinema, nutrendosi del magma e dell’energia degli incontri con le persone di Procida, con la bellezza e la memoria. Giungere a Locarno con questa opera di formazione collettiva è un risultato straordinario per questi giovani”.

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