Editoriali

Il Patto educativo di corresponsabilità

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A pochi giorni dall’inizio della scuola in presenza circola nella maggior parte degli istituti il documento, firmato da Dirigenti scolastici, genitori e studenti che approfondisce i principi e le condotte che scuola, famiglia e alunni condividono e si impegnano a rispettare. È, in sintesi, un impegno formale e sostanziale con la finalità di rendere esplicite e condivise, per l’intero percorso di istruzione, aspettative e visione d’insieme del percorso formativo degli studenti. Un vero e proprio patto di corresponsabilità che sancisce ancora di più l’interazione scuola-famiglia. Il documento è stato approvato anche dal Comitato Tecnico scientifico (CTS) istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile, che ricorda di non penalizzare la didattica in presenza, purchè venga mantenuto il distanziamento interpersonale fra gli studenti. Quest’ultimo quindi continua a costituire misura prioritaria di sicurezza assieme alla mascherina. I presidi hanno avuto l’ordine ministeriale di dare piena esecuzione alle disposizioni normative per introdurre nuove modalità organizzative che possano favorire un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, investendoli della corresponsabilità educativa. Tutte le indicazioni sono contenute nel Piano scuola 2021-2022. La scuola dunque è obbligata a fornire ai genitori puntuale informazione rispetto ad ogni dispositivo organizzativo e igienico sanitario adottato per contenere la diffusione del contagio da SARS-CoV-2 e comunicare eventuali modifiche o integrazioni alle disposizioni. Rispetto a tutte le direttive nazionali rimane sempre e comunque il buonsenso, da parte di tutti nel prevenire e contenere ogni forma di diffusione del virus. La preoccupazione dei genitori è la stessa degli insegnanti ecco perché il patto ha il sapore di un vero e proprio contratto, le parti, sottoscrivendolo, si impegnano a rispettarlo. L’imposizione del green pass per il personale della scuola è già un passaggio importante, così come l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto prevede sempre un piano di sicurezza. Nel mondo della scuola nove su dieci hanno ricevuto la prima somministrazione di vaccino anti Covid o la dose unica. Complessivamente mancano tuttavia all’appello in 138mila, con un andamento differenziato tra Regioni in alcune delle quali la risposta è stata relativamente più bassa. Nel frattempo sono iniziati i test salivari anti-Covid nelle scuole elementari e medie in vista del ritorno in classe, con 18mila controlli a campione nel Lazio. Anche da ragazze e ragazzi sta arrivando un segnale di fiducia. “Andiamo avanti”, ha scritto in un tweet il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Mentre si aspettano le sorti della piattaforma digitale che consentirà ai presidi un controllo rapido del personale in regola con il green pass, continua a fare discutere la gratuità dei tamponi necessari ai non vaccinati per ottenere il certificato verde.

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