Cultura
Pasqua dello studente, “Siate luce non solo scintille”
Accogliendo l’invito di Mons. Luigi Renna, gli studenti delle scuole superiori dell’arcidiocesi di Catania hanno riempito la navata della Cattedrale in preparazione alla Santa Pasqua.
E’ stato il primo incontro con il nuovo Arcivescovo che li ha accolti con gioia e ha risposto alle numerose e variegate domande.
L’incontro, “P asqua dello studente”, promosso dall’Ufficio di Pastorale scolastica, condotto da don Salvo Gulisano, ha coinvolto gli insegnanti di Religione, i docenti dell’Uciim ,gli scout e l’Azione Cattolica studenti.
Mons. Renna nel dialogo aperto con i giovani ha veicolato messaggi, suggerimenti, consigli, proposte operative e da vero Maestro e Guida ha tracciato le linee di un percorso da seguire per dare valenza alla testimonianza cristiana che intreccia la preghiera, il servizio, e l’attenzione verso gli altri.
Alla domanda degli studenti dell’Istituto “Branchina“ di Adrano: ”Cosa spinge l’uomo a fare la guerra?. Perché Dio non interviene?” con saggezza l’Arcivescovo ha spiegato le motivazioni della guerra che scaturiscono da interessi politici ed economici e nel ribadire che non esiste una “guerra giusta”, viene giustificata la “legittima difesa” che non dovrebbe produrre nuovi armamenti, bensì favorire l’esercizio e l’arte del dialogo.
Tra i problemi sociali che ha incontrato in diocesi Mons Renna ha evidenziato il grave fenomeno della dispersione scolastica con tutte le conseguenze che ne seguono ed ha sollecitato i giovani ad essere veri imprenditori, capaci di dare vitalità e creatività alle innovative prospettive di lavoro in una società in costante trasformazione.
Rispondendo alle domande che gli studenti dei licei: Galilei, Boggio Lera, Spedalieri, Majorana, Principe Umberto, Lombardo Radice, sulla libertà sessuale, l’omofobia, le discriminazioni, l’omosessualità, Mons Renna ha spiegato i principi della teologia morale e dell’etica sessuale, raccomandando di non essere “vagabondi dell’eros” e ha suggerito di leggere “Eros Redento-amore e ascesi” di Jean Bastain, per trovare la risposta alla lotta esistenziale tra libertà e responsabilità, sempre attenta alla dignità della persona.
I riferimenti alle esperienze giovanili, i ricordi della terra di Puglia, la vocazione al sacerdozio, , la descrizione dello stemma vescovile, hanno dato vivacità e colore alla conversazione ricondotta con saggezza pastorale nella direzione esortativa ad essere se stessi, impegnati nello studio, nel sentirsi cittadini d’Europa, custodi di una cultura che si rinnova e si manifesta in forme diverse, con una dimensione “glocale”, aperta al mondo, con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
Gli studenti dell’Istituto alberghiero “Wojtyla” e del Cannizzaro hanno offerto all’Arcivescovo una targa ricordo e gli “angeli del Majorana” una maglietta con il cuore.
Nel corso della liturgia penitenziale dopo aver commentato la parabola del “figliuol prodigo” ha invitato i ragazzi a prepararsi alla Pasqua accostandosi al sacramento della confessione, momento di incontro con il Signore, ed ha sintetizzato l’augurio pasquale con il messaggio di Don Tonino Bello: “Cari giovani, non siete inutili, siete irripetibili. Ognuno di voi è una parola del vocabolario di Dio”
Nella vita non serve fare faville che guizzano per attirare l’attenzione, non occorre seguire il tarlo del proscenio, e della passarella, né rincorrere il gossip che non accresce la cultura. “Siate voi stessi, Siate luce che brilla e non soltanto scintille che subito svaniscono”.
E’ questo l’augurio inciso sul cartoncino segnalibro con l’immagine della “Notte stellata sul Rodano” di Van Gogh, che Mons Renna ha regalato ai suoi studenti e, ricordando con tenerezza paterna i ragazzi del carcere Bicocca, che purtroppo sono rimasti ai margini della scuola, ha raccomandato ai numerosi partecipanti di studiare e di essere sempre attenti e disponibili verso gli altri.
Giuseppe Adernò
Cultura
Picasso, lo straniero, viaggio nelle memorie
“Straniero”, è la condizione di un grande artista, Picasso, che attraverso le sue opere ha saputo plasmare la propria identità. La mostra a Palazzo Reale ne magnifica il percorso umano e artistico che comincia con una luce soffusa e calda, suoni indistinti, ritratti di volti appesi al soffitto e l’immagine di un giovane spagnolo che appare spaesato al suo arrivo a Parigi a inizio secolo.
Annie Cohen-Solal, storica e saggista, curatrice della mostra, conduce il visitatore nelle memorie di un grande artista attraverso l’esposizione di novanta opere, concesse dal Musée national Picasso-Paris di cui Cécile Debray è presidente.
A 50 anni dalla morte
A cinquant’anni dalla scomparsa di Picasso, la curatrice ne racconta la vita da un punto di vista inedito, mettendo in evidenza censure e persecuzioni ma anche influenze e passioni. I molteplici elementi presenti nelle sale contribuiscono ad accrescere, nel visitatore, un senso di smarrimento, si ha la sensazione di diventare subito “stranieri”, ai margini di un’unità spazio-temporale sospesa.
Si respira un malinconico senso di distacco quando ci si immerge nelle lettere della mamma di Picasso, lette e diffuse in sala da altoparlanti, e ancora spiccano le fotografie dell’artista insieme ai suoi amici, i documenti personali di un “anarchico”, i video di una realtà storica che non appartiene alla contemporaneità.
Durante questo percorso che anche sensoriale, il visitatore avverte la sensazione di sentirsi estraneo nella contemplazione di quadri, sculture, disegni e ceramiche di “un uomo che vede la realtà diversamente da come tutti la guardano”, così scrisse di Picasso Gertrude Stein, sua amica personale.
La mostra
La mostra è di grande impatto visivo, i pannelli espositivi sono ben curati, il percorso è intuitivo e conduce il visitatore verso un graduale coinvolgimento conoscitivo ed emotivo.
Il progetto segue la traiettoria artistica e politica di Picasso che si dimostra essere in linea con la città di Milano che “cresce e si afferma come grande polo culturale grazie alla capacità di accogliere chi è straniero”, ha dichiarato a margine dell’inaugurazione il sindaco Giuseppe Sala. È questa infatti la visione di una città che vuole offrire occasioni di espressione e di dialogo tra diverse culture, garantendo una crescita progressiva per l’individuo e la società.
Arianna Scinardo
Cultura
Nuova terminologia per indicare le persone disabili
Nella nota inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio di gabinetto del Ministero della disabilità sono indicate le nuove espressioni da utilizzare per indicare le persone disabili.
Al termine “handicappato” che metteva in evidenza il difetto e l’ostacolo, nel tempo è stato sostituito con “soggetto in situazione di handicaps” , poi ancora “soggetto diversamente abile, diversabile, disabile” , tentando di dare valenza e attenzione alla persona e alla diversità nelle manifestazioni di abilità.
Nell’art.4 del decreto legislativo 62/2024 sono indicate le diciture da usare :
“persona con disabilita” oppure in “condizione di disabilità” e poi ancora “persona con necessità di sostegno “ e, a seconda della gravità, si adoperano i termini: elevato- molto elevato – intensivo.
Viene ancora una volta messo in evidenza il concetto e l’espressione “persona” che, come recita, la Costituzione, è soggetto attivo della Comunità, portatore di dignità umana, di diritti e di doveri.
La centralità dello studente, valore guida della comunità scolastica, dovrà trovare adeguato spazio e rinforzo nella società e nella comunità cittadina.
A scuola il buon preside Capodanno, che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla “scuola per tutti” e all’integrazione dei disabili ci ha consegnato un’espressione carica di umanità e di attenzione pedagogica. Gli alunni che allora venivano definiti “handicappati” li indicava, senza etichette, e con saggezza e amorevolezza educativa: “alunni bisognosi di particolari attenzione”.
La società di oggi è chiamata ad essere protagonista di un cambio di passo epocale, perché oltre ad una terminologia rispettosa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, occorre superare e contrastare le manifestazioni che oscillano tra pietismo ed eroismo, e guardare alle abilità delle persone, non a quella che, al massimo, possiamo considerare una loro caratteristica.
Giuseppe Adernò
Cultura
Nuovi ragazzi sindaci a Adrano
Nuovi ragazzi sindaci a Adrano
auditorium dell’Istituto “Giuffrida – La Mela” ha avuto luogo l’insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi del nuovo istituto comprensivo , composto da 10 ragazzi della scuola primaria e 10 della scuola secondaria di primo grado.
Nel corso della cerimonia introdotta dal Canto degli Italiani e dall’ingresso solenne della bandiera tricolore e del Costituzione, il sindaco uscente, Alfio Russo, ha relazionato sull’attività svolta nel corso del suo mandato, evidenziando che questa esperienza lo ho atto crescere nella cultura della partecipazione e della democrazia,
Ha deposto la fascia tricolore che è stata indossata dal nuovo sindaco eletto, Rebecca Romano, dopo aver recitato la formula del giuramento.
L’atto del giuramento è stato firmato dall’assessore all’istruzione Salvatore Italia, dalla preside Tiziana Baratta e dalla mamma,Vincenza Zuccarà, già vice sindaco del Comune.
Hanno quindi giurato il vice sindaco della scuola primaria, Carlotta Schilirò , il presidente del consiglio, Sofia Petralia, gli assessori: Pietro Bulla, Damiano Petronio, Marta Leanza, Lorenzo Di Stefano , Erika Bua , Giulia La Mela, Carla La Malfa, Marta Mannino, Giuseppe Spitaleri.,
Sono stati eletti consiglieri: Luigi Basone, Bianca Ciletta, Raffaele Floresta, Alice Zermo, Matilde dell’Aquila, Karola La Mela, Pietro Leocata, Alberto Alongi, Emanuele Petronio, Carla Foti, Giulia Motta, Ludovica Perdicaro, Giosuè Signore, Francesco Caruso, Ginevra Portale, Carlotta Diolosà, Clarissa Diolosà, Martina Brio, Agatino Cottone.
Analoga cerimonia si è svolta presso l’Istituto Paritario “Santa Lucia” e alla presenza dell’Assessore Salvatore Italia, di Padre Giuseppe Calambrogio, fondatore dell’Istituto, della dirigente Maria Brancato, il neosindaco, Nicholas Giuseppe Cerami ha recitato la formula del giuramento alla presenza dei compagni di scuola media e dei genitori. Dopo aver indossato la fascia tricolore ha presentato il programma di lavoro insieme agli assessori Rosy Ingrassia e Riccardo Coco. Sono stati eletti consiglieri: Salvatore Di Francesco, Emanuele Scalisi e Giuseppe Ludovico Santangelo.
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