Editoriali
Nascono sempre meno bambini, allarme demografico
Secondo l’Istat negli ultimi 8 anni, dal 2008 al 2016 le nascite sono diminuite di oltre centomila unità. Il calo della natalità è legato principalmente alle coppie di genitori entrambi italiani e in particolare per due fattori: le donne italiane in età riproduttiva sono sempre meno e mostrano una propensione decrescente ad avere figli con un aumento consistente delle donne senza figli. Una tendenza che prosegue dall’inizio della crisi economica. Tra i nati stranieri, al primo posto si confermano i bambini romeni, seguiti da marocchini, albanesi e cinesi. Queste quattro comunità rappresentano il 53,6% del totale dei nati stranieri. Nel suo discorso di inizio anno, il santo padre ha dedicato un passaggio fondamentale alla famiglia e al diritto a formare una famiglia, quale nucleo naturale e fondamentale della società che ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato, come riconosciuto dalla Dichiarazione dei diritti umani dell’uomo del 1948″. “Purtroppo, ha detto papa Francesco, è noto come, specialmente in Occidente, la famiglia sia ritenuta un istituto superato. Alla stabilità di un progetto definitivo, si preferiscono oggi legami fugaci. Ma non sta in piedi una casa costruita sulla sabbia di rapporti fragili e volubili, ha aggiunto. Occorre piuttosto la roccia, sulla quale ancorare fondamenta solide. E la roccia è proprio quella comunione di amore, fedele e indissolubile, che unisce l’uomo e la donna, una comunione che ha una bellezza austera e semplice, un carattere sacro e inviolabile e una funzione naturale nell’ordine sociale. Ritengo pertanto urgente che si intraprendano reali politiche a sostegno della famiglia, dalla quale peraltro dipende l’avvenire e lo sviluppo degli Stati. Senza di essa non si possono infatti costruire società in grado di affrontare le sfide del futuro. Il disinteresse per le famiglie porta infatti con sé un’altra conseguenza drammatica, particolarmente attuale in alcune regioni, che è il calo della natalità, ha concluso il pontefice. Si vive un vero inverno demografico! Esso è il segno di società che faticano ad affrontare le sfide del presente e che divengono dunque sempre più timorose dell’avvenire, finendo per chiudersi in se stesse”.