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Migranti: dispersi e famiglie spezzate, in uno spot il servizio Croce Rossa che aiuta a ristabilire i legami familiari
C’è ‘Salamat’, il servizio che informa i parenti che il proprio caro è arrivato ed è vivo. Ci sono gli operatori CRI allo sbarco che agevolano la riunificazione di tutti quei nuclei familiari separati durante i soccorsi nel Mar Mediterraneo e poi c’è il diritto di sapere per quelle famiglie che, dopo un naufragio, vengono informate della scomparsa del loro caro. Sono tutte declinazioni del servizio RFL Restoring Family Links della Croce Rossa Italiana, un’attività nata in tempo di guerra per cercare di ristabilire i legami familiari interrotti da un conflitto, ma che negli anni si è evoluta trovando applicazione anche in situazioni differenti, come quelle emerse con il fenomeno migratorio.
A questo servizio s’ispira lo spot della CRI, cui Luca Zingaretti ha dato il suo contributo solidale prestando la sua voce, e che viene lanciato oggi, a tre giorni dall’anniversario del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013.
Da allora l’RFL ha ampliato il suo raggio di azione trovando applicazione anche sui moli di tutta Italia e nei safe point, presìdi umanitari della Croce Rossa in grado di fornire informazioni utili a chi è rimasto fuori dalla rete di protezione. Ricerca del proprio caro e l’invio di messaggi sono i punti cardine del servizio, possibile grazie alla capillarità della rete di Croce Rossa sul territorio nazionale e internazionale che comprende 190 paesi in tutto il mondo.
La minuziosità con cui la rete degli operatori RFL agisce in maniera simultanea, in Sicilia, Calabria, Puglia, Sardegna e su tutto il territorio nazionale – e la stretta collaborazione con le autorità competenti – facilita le identificazioni e le risposte che spesso avvengono in tempo reale. Per questo importante lavoro preliminare di “prevenzione alle separazioni” il servizio di RFL riesce a registrare numeri contenuti di richieste di ricongiungimento, nonostante la cifra delle persone costrette a migrare sia arrivata dall’inizio dell’anno a oggi a 130 mila.
Da gennaio ad agosto 2016 le richieste di ricerca raccolte in Italia da Servizi Rfl all’estero sono state 125, quelle di ricerca degli operatori Rfl in Italia, sono state 122. Circa 60 le richieste di aiuto inviate da privati al Servizio Rfl in Italia e reindirizzate agli uffici di competenza. Per esempio a seguito dei tre naufragi a largo della Libia del maggio scorso, gli operatori Rfl hanno raccolto una moltitudine di segnalazioni finalizzate arintracciare parenti o semplicemente conoscenti, dando la possibilità di inviare messaggi. In un solo mese, grazie a questo servizio, sono avvenute almeno 27 riunificazioni.