Cultura
Memoria e Gratitudine per i ragazzi sindaci
I ragazzi sindaci protagonisti nella lezione sulla Resistenza Etnea “Memoria e gratitudine”
La manifestazione introdotta dall’Inno di Mameli, eseguito dall’orchestra del Teatro Bellini ha avuto come tema la ricostruzione storica della Resistenza etnea nel 1943 durante l’invasione dei tedeschi, presentata dalla Prof.ssa Di Gregorio dell’Università di Catania e commentata da Nicola Musumarra, coordinatore del comitato per il riconoscimento della Resistenza etnea.
Intrecciando “memoria e gratitudine”, sono state consegnate le medaglie al Valor Civile ai Comuni di Belpasso, Nicolosi, Pedara, Tremestieri Etneo, Mascalucia e Valverde perché alcuni cittadini hanno compiuto atti di eroismo e di senso civico coinvolgendo l’intera comunità cittadina. La “Resistenza etnea” è stato il tema della lezione di storia e di cittadinanza attiva presentata all’attenzione dei numerosi studenti della Città , intervenuti alla manifestazione.
Il Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, rivelando particolare attenzione e sensibilità verso i giovani, ha voluto protagonisti sul palco i Ragazzi Sindaci dei rispettivi Comuni,
Emozionati e con la fascia tricolore Eugenio Sambataro di Nicolosi, Chiara Traviglia di Tremestieri etneo, Giovanna Aulino di Mascalucia, Erika Caudullo di Pedara, Clara Messina di Belpasso, e Noemi Salinaro per il Comune di Valverde hanno consegnato ai Sindaci delle città benemerite la medaglia al Valor Civile, inviata dalla Presidenza della Repubblica.
Per la consegna delle Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica assegnate al Commendatore Gen. di Brigata della Guardia di Finanza, Antonino Raimondo, al Cav. Giovanni Cultrera, sovrintendente del Teatro Massimo Bellini,: Cav. Sebastiano Micalizzi della Guardia di Finanza, e al Cav. Giuseppe Salamone, direttore dell’Oratorio salesiano “San Filippo Neri”, sono stati coinvolti i Ragazzi Sindaci: Giordana Blandini, Sofia Bellissimo, Chiara Pignata, Alice Coletta e Tommaso Romeo
Dopo il taglio del nastro alla Fiera Didacta, la partecipazione al convegno sui Trent’anni della Legge Regionale n.7 sull’elezione diretta del Sindaco, la presenza dei ragazzi sindaci a questo evento ufficiale della Repubblica, apre le manifestazioni che caratterizzeranno l’anno 2023, nel corso del quale si celebrano i primi trent’anni del progetto didattico del Consiglio Comunale dei Ragazzi, avviato nel 1993, occasione di crescita democratica nella cultura della partecipazione e della cittadinanza attiva,
Giuseppe Adernò
Cultura
Il dongione del sapere
A MOTTA prende avvio l’Università delle tre età, con un percorso di incontri di educazione permanente
E’ stata inaugurata sabato 11 gennaio l’Università delle tre età a Motta S Anastasia in collaborazione con l’Irsef e l’associazione “Immagina “ in via terre nere.
L’incontro augurale dopo il saluto introduttivo del presidente di “Immagina” Matteo Gallone, ha visto protagonista il giovane talento di chitarra Kristiano Mavilla
Sono intervenuti il dott. Giuseppe Zappalà e la promotrice del progetto , prof. Angela Giardinaro, la quale ha illustrato la genesi dell’iniziativa che intende essere un servizio alla comunità cittadina ed un positivo contributo al processo di Educazione permanente che accompagna l’ordinarietà della vita quotidiana.
Gli incontri costituiscono, infatti, una breve sosta per pensare, e poi agire in coerenza ai principi e ai valori che ciascuno interiorizza
E’ stato presentato il programma di 15 incontri a cadenza settimanale che affrontano un molteplicità di aspetti culturali: i valori e i simboli della Repubblica, l’arte, la poesia, la tecnologia e l’intelligenza artificiale, la violenza di genere, i miti religiosi la biodiversità, la matematica dei codici, l’opera dei pupi, il ruolo della polizia postale, l’ambiente, il territorio e l’Etna, l’arte musicale, l’Alzheimer, il disagio giovanile, la storia di Sicilia dallo sbarco allo Statuto.
Sono stati presentati alcuni dei relatori che hanno offerto la propria disponibilità in questo servizio culturale e civico. Sono intervenuti i presidi Giuseppe Adernò, già dirigente a Motta S Anastasia dal 1989 al 2000; Vincenzo Ligresti di Paternò, i docenti relatori: Margherita Platania, Rosanna La Malfa, Maria Teresa Moscato, Margherita Francalanza, Maria Dari, Graziella Priulla, Margherita Aiello, Angela Giardinaro; Vito Sapienza, Alessandro Puglisi, Luciano Signorelli, Alessandro Napoli, Giuseppe ed Emiliano Zappalà.
Un bianco albatros di cultura si pone sull’antico dongione normanno e dall’alto diffonde piccoli semi che germogliano nel fertile terreno della comunità mottese.
Il progetto prevede anche delle escursioni culturali a Catania per la festa di S Agata, al museo dello Sbarco e sull’Etna.
Il primo incontro, a cura del preside Giuseppe Adernò, avrà luogo mercoledì 15 gennaio, sul tema: “Valori e simboli della Repubblica, diritti e doveri del cittadino” .
Cultura
“Ci hanno nascosto Danilo Dolci”
Cosa accomuna un maestro elementare, Giuseppe Maurizio Piscopo, 40 anni trascorsi nelle scuole, spesso più difficili, a insegnare ai bambini la cultura della non violenza e l’impegno per la giustizia sociale, con l’intellettuale Danilo Dolci, anche lui educatore, che fra gli anni ’50 e ’60 scelse la Sicilia per promuovere il suo pensiero soprattutto alle giovani generazioni?
E’ inevitabile, per chi conosce bene il poliedrico Piscopo, che è anche compositore e musicista, che il titolo che ha voluto dare alla sua ultima “creatura” editoriale: “Ci hanno nascosto Danilo Dolci”, pubblicato da Navarra editore, pensare che può essere una provocazione del nostro tempo. La sua è stata una ricerca sul campo, prima di scrivere questo prezioso volume, ha girato tante biblioteche non riuscendo quasi mai a trovare i libri di Dolci, autore di più di 80 pubblicazioni di cui 25 di poesie. Cita “Chi gioca solo” il volume di 328 pagine, pubblicato per la prima volta nel 1966 da Einaudi. Un’opera ancora oggi attuale che analizza le dinamiche sociali e politiche della Sicilia del dopoguerra, con particolare attenzione al fenomeno mafioso e alle sue connessioni con il potere politico. Piscopo si interroga come mai in Italia non c’è traccia del volume e nessuno ne parla mentre si continua a leggere in Inghilterra e in America? Danilo Dolci affermava che “Chi gioca solo non perde mai”, riprendendo un antico proverbio siciliano, e scrive: “Una delle risposte più illuminanti è condensata nel significato locale della parola “associazione”, che significa molto molto spesso “associazione a delinquere”: tutti coloro non vogliono dunque correre rischi, non mirano certo volentieri ad associarsi.”
Il pensiero di Dolci
Piscopo ci fa riscoprire con questo libro la bellezza del pensiero di Dolci, contro chi in tutti questo anni lo ha voluto oscurare, da qui il sogno di farlo inserire nei piani didattici dalla scuola elementare all’università. Oggi i giovani si infiammano contro la guerra, Dolci ha dimostrato che la nonviolenza non è rimanere passivi, anzi, significa sprigionare una forza attiva e potente per il cambiamento sociale. Riprendendo gli scritti, Piscopo evidenzia quella partecipazione popolare capace di costruire una democrazia dal basso. Approccio ancora attuale se si pensa ai giganteschi numeri di chi sceglie di non andare a votare perché disilluso dalla politica.
Il libro
Il libro evidenzia bene la lotta di Dolci contro la povertà, la mafia e le disuguaglianze sociali, temi ancora di grande attualità che affliggono il mondo. Ecco perché ci ricorda l’importanza di impegnarsi per una società più giusta e inclusiva. Ma tornando all’attività di maestro elementare svolta da Piscopo, i suoi bambini di un tempo, sono gli adulti di oggi e qualcuno lo ha pure associato alla maieutica di Socrate, la stessa tecnica utilizzata a Borgo Parrini da Dolci che mirava a fare emergere la consapevolezza e la creatività dei giovani, promuovendo in loro lo sviluppo personale e comunitario.
Dolci considerava l’educazione come uno strumento fondamentale per la crescita individuale e sociale. La sua attenzione all’educazione come motore di cambiamento è ancora attuale per formare cittadini consapevoli e responsabili. Lo conosce bene Piscopo il documentario realizzato da due ex studenti della sede siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia, Leandro Picarella e Giovanni Rosa, dal titolo: “Dio delle Zecche”. In questo lavoro i giovani cineasti raccontano la figura, la storia, le opere di Danilo Dolci, attraverso il viaggio che il figlio più giovane, En, percorre dalla Svezia, Paese in cui è cresciuto, fino a Trappeto. Un viaggio per luoghi e persone, ma soprattutto un viaggio attraverso il tempo, alla ricerca della memoria perduta di un intero paese. Una memoria fatta di lotte, di scioperi alla rovescia, di marce per la pace. Una memoria nonviolenta.
Il libro “Ci hanno nascosto Danilo Dolci” con l’introduzione di Salvatore Ferlita e la post fazione di Amico Dolci, contiene interviste inedite e diverse fotografie concesse da Giuseppe Leone e Melo Minnella, alcune tratte dall’ archivio del Centro per lo Sviluppo Creativo “Danilo Dolci”. L’autore, assieme a Pier Paolo Petta, esegue con la fisarmonica la colonna sonora “Spine Sante”, trascritta da Gioacchino Zimmardi. Una vera chicca e un buon motivo per acquistare il libro.
Ivan Scinardo
Cultura
Mario Cocco primo sindaco dei ragazzi
Originale lezione di Educazione Civica al Palazzo Minoriti
Mario Cocco primo sindaco dei ragazzi dell’Istituto “Quirino Maiorana” di Catania
Nel corso di una solenne cerimonia, per la prima volta nell’aula consiliare della Città Metropolitana, al Palazzo Minoriti, Mario Cocco, primo sindaco dei ragazzi dell’Istituto “Quirino Maiorana” ha recitato la formula di giuramento impegnandosi “a collaborare per il bene scuola piccola città e per la crescita sociale e civile della Comunità scolastica”.
La cerimonia ha avuto inizio con l’Inno d’Italia, l’ingresso della bandiera tricolore e del testo della Costituzione.
Con il patrocinio della Città Metropolitana, il Capo di Gabinetto, Gianluca Emmi ha presentato i saluti del Sindaco Enrico Trantino ed ha introdotto la cerimonia il vice prefetto vicario, dott.ssa Maria Giovanna Conti , accogliendo il giuramento del Sindaco dei ragazzi, Mario Cocco, del Vice Sindaco Giacomo Rizzo, della Presidente del Consiglio Sofia Centorbi.
Grande l’emozione degli studenti nel sentirsi protagonisti attivi di una speciale “lezione di Educazione Civica”, svolta nel prestigioso contesto dell’aula consiliare, alla presenza anche dei genitori che hanno molto apprezzato gli interventi degli assessori nei singoli settori: Marco Leonardi alla cultura, Sebastiano Longo all’ambiente, Delia De Zan all’inclusione e alle pari opportunità, Enea Ferreira Cruz allo sport.
I consiglieri eletti sono: Clara Franco, Edoardo Smedile, Alessio Trovato ,Elena Scuderi, Alessandro Pino, Giacomo Bevilacqua, Andrea Quedreago, Miriam Mammo e Giada Santocono.
Un vivo apprezzamento per la lodevole iniziativa è stato espresso dalla Dirigente Gisella Barbagallo, dai docenti: Anna Arcidiacono e Mariagrazia Amico, ed dal papà del sindaco dei ragazzi, il quale insieme alla moglie ha firmato l’atto di giuramento, quale segno di condivisione del progetto che coinvolge la scuola e la famiglia.
Un particolare ringraziamento è stato indirizzato ai docenti che hanno coordinato e guidato la realizzazione del progetto che in questa prima fase ha coinvolto soltanto le classi seconde e tutti insieme hanno dimostrato competenza e impegno.
Il preside Giuseppe Adernò, promotore del progetto, ha rinnovato ai neo eletti l’impegno del CPS, sigla che sintetizza la Cultura e l’impegno nello studio, la fedeltà alla Costituzione; la Partecipazione attiva e democratica ed infine, utilizzando la metafora della “tuta dell’operaio”, la dimensione del Servizio, perché la politica, ricerca del bene comune, è un servizio alla comunità scolastica e cittadina e va vissuta con la gioia e con l’entusiasmo di un sogno da realizzare insieme per un futuro migliore.
Gli auguri di Buone feste, anche a nome del Prefetto, Maria Carmela Librizzi, da parte del viceprefetto vicario Maria Giovanna Conti, hanno concluso l’originale giornata scolastica.
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