InSalute (Dott.E.Alagna)

Mascherine in vendita nei distributori tra snack e bibite

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       Sorpresa lungo corridoi e reparti di Villa Sofia e Cervello            A prendere l’iniziativa il titolare dell’impresa

Mentre i sindacati dei Medici, degli infermieri e di tutte le figure impiegate nell’emergenza lamentano e denunciano l’assenza dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), il titolare di un’azienda di distribuzione di snack e merendine, nei corridoi delle aziende Villa Sofia – Cervello, fa comparire le mascherine nei distributori automatici: una singola mascherina FFP2 al costo di 10 euro.

A prendere l’iniziativa sarebbero stati i titolari delle imprese che si occupano di fare la manutenzione e caricare la merce nei distributori. Alla vista di questa scena primari e vertici ospedalieri sono saltati sulla sedia.

 

In giornata sono intervenuti i militari del Gruppo di Palermo che hanno setacciato i distributori dislocati tra Cervello e Villa Sofia sequestrando le mascherine rimanenti. Il titolare dell’impresa rischia l’accusa di “manovre speculative sulle merci” e “frode in commercio”.

 

Quello che mi lascia allibito è come ci siano difficoltà di approvvigionamento per gli ospedali e per i colleghi medici, tutti gli enti pubblici in genere, mentre canali privati riescono addirittura a mettere in vendita nei distributori mascherine FFP2.

 

In un momento in cui agli operatori sanitari vengono razionate anche le mascherine chirurgiche, inefficaci a detta degli esperti riteniamo che per un bene supremo quale è quello della salute pubblica occorre requisire tutti i dispositivi di protezione individuale disponibili e distribuirli agli operatori sanitari a tutela loro e anche nostra.

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