InSalute (Dott.E.Alagna)
Coronavirus, Marocco vieta ingresso a traghetto italiano
Le autorità portuali di Tangeri hanno bloccato l’ingresso al porto di un traghetto italiano che collega Genova alla città marocchina
Che strani alcuni italiani: non gli frega niente se per giorni alcune centinaia di migranti, fuggiti dalle guerre, dalle torture, dai lager libici, restano in porto per il decreto vergognoso siglato dalla Lega (Decreto Sicurezza); si meravigliano, però, se il Marocco, le Mauritius o la Giamaica decidono di non fare attraccare in porto le navi da crociera con a bordo passeggeri che provengono dalle “zone rosse”.
Questo insegna il coronavirus: questo ci meritiamo. E’ la legge del contrappasso.
Accade ieri, 26 Febbraio, che un traghetto proveniente da Genova non viene fatto attraccare nella cittadina del Nord Africa, e stando a quanto riferito dal quotidiano “Le 360”, che cita le autorità marocchine, quanto accaduto sarebbe una misura precauzionale contro il coronavirus.
Le autorità portuali di Tangeri hanno dichiarato a condizione di anonimato che si tratta di una normale misura precauzionale. “Tutte le navi provenienti da paesi in cui sono stati segnalati casi di coronavirus sono attentamente controllate prima di entrare nel porto.
Anche il suo personale, come tutti quelli a bordo, è sottoposto a controlli medici”, spiega la fonte, che precisa che a bordo di questa nave non è stato rilevato alcun caso di coronavirus.
Il caso marocchino ricorda quello segnalato ieri dalla compagnia MSC Crociere. Le persone a bordo della nave Meraviglia, salpata da Miami con a bordo 4.500 passeggeri, tra cui anche italiani, e 1.600 membri dell’equipaggio, non sono state fatte sbarcare in Giamaica e non hanno poi neanche avuto il permesso di attraccare alle Isole Cayman per il timore di contagio del coronavirus.
In realtà un membro dell’equipaggio filippino aveva soltanto un’influenza. “Come di consueto – spiega Msc – quando una nave sta per attraccare in porto durante una crociera, il comando nave deve segnalare alle autorità sanitarie locali competenti qualsiasi tipo di malattia rilevata a bordo”. Come da prassi il comando ha segnalato un singolo caso di comune influenza (di tipo A), che aveva colpito un membro dell’equipaggio imbarcato all’inizio della crociera a Miami, ma ciò è stato ritenuto sufficiente dalle autorità di Giamaica e Cayman per impedire l’ingresso in porto.