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Cinema

L’ora d’acqua, la vita dei sommozzatori

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La vita dei sommozzatori è tutt’altro che ordinaria e lo si vede bene osservando quella di Mauro nel documentario L’ora d’acqua della regista Claudia Cipriani. Il nostro protagonista è infatti costretto a vivere per periodi molto lunghi lontano da casa e in condizioni estremamente avverse ed eccezionali.

Il film crea un forte parallelismo tra la vita che Mauro conduce e altre tre situazioni a essa relazionate. In primo luogo il confronto viene fatto tra la sua figura e quella della moglie, per la quale le scelte del marito hanno significato giornate fatte di lunghe attese e di profonda e preoccupata solitudine. Viene inoltre dato forte risalto all’opposizione tra un’esistenza tradizionale divisa fra figli, scuola e lavoro e quella che invece porta avanti un sommozzatore, caratterizzata dall’impossibilità di metter su una famiglia e di aver radici stabili. Il raffronto forse protratto con più decisione è quello che scaturisce dal rapporto dolce e sincero fra Mauro e il piccolo Milo.

I due condividono la passione per il mare ma a esso guardano talvolta con occhi diversi e ciò li porta, attraverso un tenero scambio epistolare, a esporre vicendevolmente le proprie opinioni. È una vita affascinante, emozionante, straordinaria quella dei sommozzatori, ma allo stesso tempo è motivo di privazioni e dispiaceri che chi si deve aver la forza di sopportare.

L’ora d’acqua dà risalto ad entrambi gli aspetti mostrando da un lato le criticità e le frustrazioni causate da questo lavoro, dall’altro le immagini suggestive ed eccitanti della vita subacquea. Ma alla fine ciò che emerge dalla pellicola è l’immensa e travolgente passione per il mare che contraddistingue chi fa questo mestiere. Un amore tanto grande da poter superare ogni asperità.

Gabriele Nunziati (Cinematialiano.info)

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Custodi di sogni – I tesori della Cineteca Nazionale

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“Ho tanti progetti che devono iniziare a camminare con l’aiuto di tutti quanti. Primo fra tutti, la nostra volontà di portare il ‘tesoro’ della Cineteca Nazionale su tutto il territorio nazionale, stiamo iniziando ad avviare collaborazioni con enti museali e regionali. Il Centro Sperimentale di Cinematografia è la culla del nostro cinema: il passato – costituito appunto dal tesoro della nostra Cineteca – il presente – rappresentato dalla Scuola nazionale di cinema – e il futuro che è l’insieme di tutto il patrimonio conservato dalla Fondazione, comprensiva di preziose realtà come l’Archivio fotografico e la Biblioteca Luigi Chiarini come pure dalla formazione dei ragazzi che escono dalla scuola. Restituire questo patrimonio e aprirlo all’esterno è la ‘via maestra’ che avviamo e che proseguiremo più avanti nel tempo”. Così la presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Gabriella Buontempo, in occasione della presentazione del festival Custodi di sogni – I tesori della Cineteca Nazionale, in programma a Roma, al CSC, allo Spazio Scena della Regione Lazio e alla Casa del Cinema dal 31 marzo al 6 aprile.

Per Gabriella Buontempo è la prima uscita pubblica dopo l’incarico ricevuto dal ministro Giuli e prende il testimone da Sergio Castellitto: “E’ bello iniziare la presidenza di questa Fondazione proprio nel 2025, anno in cui ricorrono i novant’anni dalla sua creazione avvenuta nel mese di aprile. La prima volta che ho varcato le porte del Centro avevo 22 anni ed ero l’assistente di Lina Wertmüller, devo tutto a lei. Donne come lei e come mia zia Graziella Lonardi Buontempo erano delle autentiche visionarie che mi hanno spinto ad andare avanti e anche ad accettare questo incarico, nonostante le mie perplessità”.

Il festival mette in campo tutte le professionalità legate al CSC e tra le proposte figura anche la presentazione del progetto inedito Imperium, realizzato dalla Cineteca Nazionale con Cinecittà e con l’Aamod e legato al restauro di documentari sovietici che sarà presentato il 31 marzo dal regista Sergei Loznitsa con Enrico Bufalini, Vincenzo Vita, Costanza Quatriglio, Steve Della Casa, tra gli altri. Tra i tanti ospiti troviamo Dacia Maraini, Luca Verdone, Maurizio Ponzi, Marco Tullio Giordana, Liliana Cavani, che ha lanciato un appello, durante la conferenza stampa, per la salvaguardia del cinema in sala. “Non siamo esercenti – le ha risposto Gabriella Buontempo – ma vogliamo riportare i nostri tesori sul territorio nazionale e anche metterli a disposizione del pubblico grazie alla Rai”.

Al tavolo dei relatori

La presidente, affiancata dal conservatore della Cineteca Steve Della Casa e dal direttore della Scuola Adriano De Santis, ha annunciato la prossima apertura della sede distaccata di Cagliari, specializzata in musica per il cinema. “Punteremo anche su una serie di master nella sede di Roma e nel polo del CSC presso l’isola di San Servolo a Venezia con un corso riservato agli attori: “Per la prima volta faremo formazione sui podcast, ma anche un master sul doppiaggio in collaborazione con tutte le associazioni del settore e un master condiviso con Anica su produzione e finanza”.

Lorenza Lei, responsabile Cinema e Audiovisivo della Regione Lazio, ha confermato il pieno sostegno della Regione: “Essere vicini al cinema e creare opportunità per i giovani, come facciamo ad esempio con la Scuola Volonté, è una nostra priorità”.

(Fonte: https://cinecittanews.it/custodi-di-sogni-il-csc-festeggia-i-suoi-90-anni/)

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La presentazione del film “Il Nibbio”

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Accompagnati dalla delegata della produzione Notorius, Irene Tomio, il regista Alessandro Tonda e l’attore Claudio Santamaria, su invito del Direttore della sede Sicilia del C.S.C. Ivan Scinardo,  hanno incontrato gli studenti del corso ordinario di Documentario, di Produzione  e del CSC Lab di Script Supervisor, diretti dalla docente Cinzia Liberati, per presentare il film Il Nibbio, omaggio al funzionario dei servizi segreti italiani che vent’anni fa perse la vita a seguito della liberazione in Iraq della giornalista Giuliana Sgrena. E’ stato un incontro intenso e ricco di spunti di riflessione, con numerose domande sulla sceneggiatura e sulle tecniche di riprese del film, girato tra l’Italia e il Marocco. Gli studenti hanno inoltre partecipato alla proiezione al cinema Rouge et Noire di Palermo, dove c’è stato anche un collegamento in video con la giornalista Giuliana Sgrena.

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Il Film Documentario “ALIDA” regia di Mimmo Verdesca

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La città di Palermo ha ospitato una serie di eventi dedicati alla memoria e alla storia della frontiera adriatica, grazie all’impegno dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) in collaborazione con Venice Film e con il supporto dell’amministrazione comunale. Dopo le iniziative realizzate lo scorso dicembre, ci sono state nuove occasioni di approfondimento e riflessione sulla vicenda degli esuli istriani, fiumani e dalmati.

Il primo appuntamento  giovedì 6 marzo alle ore 15:30 presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo (Cantieri Culturali alla Zisa – Officine Ducrot), dove verrà proiettato gratuitamente il film-documentario Alida, diretto da Mimmo Verdesca. La pellicola ripercorre la vita e la carriera di Alida Valli, attrice di origine istriana, che da Pola giunse a Hollywood diventando una delle icone del cinema internazionale. Interventi del critico cinematografico Alessandro Cuk, vicepresidente nazionale dell’ANVGD, autore del  libro Alida: da Pola a Hollywood, Giampiero Cannella, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Ivan Scinardo, Direttore del CSC Palermo, il produttore Alessandro Centenaro e l’attore Pierpaolo De Mejo, nipote di Alida Valli.

Il trailer
Guarda l’intervista a Alessasndro Cuk
La registrazione della conferenza
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