Cultura
Catania com’era, l’occhio del Grand Tour
MOSTRA DI LIBRI E DISEGNI ALLA “BADIA” fino al 27 aprile
Alla cerimonia di inaugurazione, sabato 28 gennaio, è intervenuto l’Arcivescovo Mons Luigi Renna, l’Arcivescovo emerito Mons. Salvatore Gristina, e la mostra, con la partecipazione di un vasto e qualificato pubblico è stata presentata dal rettore della Badia, don Massimiliano Parisi, dalla prof.ssa Rosalba Panvini e dal prof. Damiano Calabrese, Presidente dell’ Associazione Amor Librorum.
Il coro grande delle Monache della barocca “Badia di Sant’Agata”, nei pressi di piazza Duomo, ospiterà fino al 27 aprile una preziosa mostra di libri con litografie, immagini, acquarelli, disegni, incisioni, elaborati dai pittori come Luigi Mayer e Kniep, che Settecento e nell’Ottocento accompagnavano i viaggiatori appartenenti all’aristocrazia e alla ricca borghesia europea.
Attraverso le immagini si osserva com’era Catania, ricostruita dopo il tragico terremoto del 1693 e la colata lavica del 1669 e si osservano le graduali trasformazioni di facciate, piazze e campanili,
Testi preziosi e libri di collezionisti privati vengono messi a disposizione di un vasto pubblico per favorire un’attenta lettura delle trasformazioni che la città ha subito nella costruzione dei palazzi accanto a quelli esistenti e della visione della piazza con il caratteristico obelisco sull’elefante, simbolo della Città di Catania.
La mostra, promossa dal rettore della Badia di Sant’Agata, don Massimiliano Parisi, è stata diligentemente ideata e curata dalla prof. Rosalba Panvini, presidente dell’Associazione “Cenacum”, (Centro Attività Culturali del Mediterraneo) in collaborazione con Antonino Barbera, Salvatore Rizzo; con l’associazione Gruppi Archeologici d’Italia ( Sezione di Catania Amenanos), ed il sostegno della Banca Generali Private.
Le traduzioni dei testi sono state curate da Anna Maria Seminara e dai docenti dell’Istituto De Felice Giuffrida Olivetti di Catania. corredando i documenti esposti anche di Q R Code per consentire ai visitatori di avere maggiori indicazioni sulla descrizione delle immagini.
La mostra, allestista dalla Ditta Tra Art Restauri di Gangi è un segno concreto di promozione culturale messo a servizio della comunità catanese e dei numerosi turisti che apprezzano il ricco patrimonio artistico siciliano.
Giuseppe Adernò