Editoriali
La sindorme del bambino “imperatore”!
Gli psicologi la chiamano così questa sindrome, e si riferisce alla descrizione di un determinato bambino che soffre e che lo porta ad essere, suo malgrado, sempre scontroso e ad avere una eccessiva aggressività nei confronti dei suoi genitori. Succede che questo modo di essere non si esaurisce in un vero e proprio scontro verbale ma può degenerare anche a quello fisico. Ecco perché è urgente intervenire e soprattutto diventa necessario mettere i genitori nelle condizioni di conoscere il problema e tentare di risolverlo per evitare, che di giorno in giorno, il bambino o il ragazzo possa degenerare ulteriormente. Gli ultimi studi affermano che la sindrome del bambino imperatore sia molto diffusa più di quanto si possa immaginare. Incide intanto il fattore genetico, ma è chiaro che il contesto familiare è quello che la fa da padrone; nessuna regola, in termini di educazione, viene impartita dai genitori. Spesso accade che una mamma o un papà siano troppo buoni ed iperprotettivi nei confronti del loro figlio; ovviamente questo non è un comportamento idoneo. È anche sbagliato dare troppe sculacciate. Tutti fattori che possono porre le basi per lo sviluppo di questa antipatica patologia. Gli esperti consigliano di non accontentare mai in tutto e per tutto i capricci del proprio piccolo, facendolo sentire in ogni momento un re: non può in alcun modo ottenere tutto quello che vuole, come, ad esempio, lo smartphone. Dirgli sempre di sì risulterà essere nel tempo davvero deleterio. È importante negargli qualcosa al fine di evitare di crescere un bambino imperatore. La domanda più frequente che viene fatta dalle mamme è: quali sono i presupposti per capire se mio figlio soffre di questa sindrome? Il bambino imperatore è quello che urla, insulta i propri genitori, batte i piedi per terra con crisi compulsive per ottenere qualcosa. Non chiede mai scusa, è aggressivo e ricorre anche a calci ed a pugni. Per quale motivo si parla di bambino imperatore? Proprio perché il bimbo tende ad comandare chi gli sta accanto. È lui a voler dettare le regole di casa. Come comportarsi nel momento in cui si è certi che il proprio figlio ha questa patologia? Da soli non si può agire, bisogna rivolgersi assolutamente ad uno psicologo. Nello stesso tempo non bisogna mai abbandonare il proprio figlio, ma cercare di stargli vicino per migliorare i suoi comportamenti eccessivi. Probabilmente un’arma vincente è l’ascolto!