Il primo grande esame, quello che ti porta veramente ad una dimensione di adulto è da sempre l’esame di maturità. Gli studenti siciliani alle prese con gli esami di maturità, la notte prima, perdono ore intere in rete alla ricerca di anticipazioni. In un’intervista a Skuola.net, un ex ispettore scolastico del ministero ha svelato come nascono le prove. Per quanto riguarda l’analisi del testo, solitamente il Ministero sceglie un autore molto conosciuto con un’opera poco nota. Se invece parliamo di saggi e temi, non vengono mai scelti argomenti di attualità strettissima, perché le tracce vengono preparate intorno al mese di gennaio. Il Miur, poi, non sceglie mai argomenti troppo spinosi, che richiedano ai maturandi di esporsi su temi etici, religiosi o politici, per non mettere in eccessiva difficoltà i ragazzi. Per il settimo anno consecutivo la polizia postale e delle comunicazioni, in collaborazione con il portale degli studenti Skuola. net, ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”, con l’obiettivo di debellare il fenomeno ed evitare che gli studenti, oltre a perdere del tempo prezioso, possano anche rimetterci anche soldi della famiglia alla ricerca della soffiata giusta. L’iniziativa “antibufale” si serve delle forme di comunicazione e degli strumenti preferiti dai giovani per veicolare i messaggi di sensibilizzazione, ed è finalizzata ad aiutare i ragazzi ad affrontare l’esame con maggiore serenità, confidando nei propri mezzi, senza cercare scorciatoie truffaldine che comporterebbero solo l’esclusione dalla prova d’esame. E’ proprio per questo che gli operatori dei commissariati di polizia sono a disposizione per rispondere a tutti i quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in rete. Una ricerca realizzata da Skuola. net per la polizia di Stato su un campione di circa 2.500 studenti del quinto anno, ha evidenziato come 1 studente su 5 crede di poter trovare su internet le tracce delle prove d’esame e quasi altrettanti sono convinti che la polizia controlli i telefonini per scoprire chi sta copiando. Ovviamente non è vero anzi sul sito della Polizia di stato è spiegato tutto nei dettagli. Curiosa l’iniziativa delle autorità scolastiche cinesi, che utilizzano un drone per individuare “movimenti sospetti” degli studenti e di chi li accompagna all’esame, quasi sempre i genitori. Probabilmente questa iniziativa appare eccessiva in un mondo sempre più tecnologico dove a rimetterci è la privacy.