Cinema

La bambina che non voleva cantare, record di ascolti

Published

on

La regista Costanza Quatriglio con Tecla Inzolia

La bambina che non voleva cantare” il film sulla vita della cantante Nada,  andato in onda in prima serata in esclusiva Rai 1, ieri sera  ha fatto quasi 6 milioni d’ascolti. E’ raggiante la regista Costanza Quatriglio, palermitana, direttrice artistica della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Non si può non volere bene il personaggio che la Quatriglio ha voluto raccontare con una delicatezza e una magia quasi fiabesca. Complici le scene, ambientate alla fine degli anni sessanta a Gabbro, frazione di mille anime in provincia di Livorno, e le musiche che come un abile sarto sa fare, cuciono le varie scene in un biopic malinconico e nello stesso tempo gioioso.

Come l’umore distrubato della mamma della giovanissima cantante, affetta d a una grave  depressione. Magistralmente interpretata da una Carolina Crescentini che si è spinta oltre il ruolo di mamma e moglie affettuosa, restituendo al personaggio un ruolo primario assieme a quello di Tecla Insolia (Nada a 15 anni) e Giulietta Rebeggiani (Nada bambina). Con il dato degli ascolti il pubblico ha molto gradito un film che ha saputo rimettere al centro la musica intramontabile toccando quasi marginalmente i giganti della canzone italiana, su tutti Mina.

E’ difficile allontanare dalla mente, dopo avere visto la fiction in tv, il  tormentone di Nada cantato a Sanremo nel 1969:  “Ma che freddo fa”. Nel cast anche un bravissimo Paolo Calabresi che interpreta il maestro di canto. La scena della mamma di Nada distesa su un letto di un ospedale psichiatrico è davvero commovente; La ragazzina in quella stanza d’ospedale spera che la sua mamma possa guarire. E’ stata proprio lei a rivelare  che da bambina è cresciuta con la paura di perderla.

Click to comment

In Tendenza

Exit mobile version