Editoriali
Io dono così, lo slogan dei giovani
E’ lo slogan con il sottotitolo “Giovani che cambiano il mondo”, scelto dal Centro di Servizio per il Volontariato di Bergamo che ospita 500 giovani volontari da tutta Italia, provenienti da 87 province diverse. Un bella iniziativa per raccontare le esperienze di dono e di volontariato con cui contribuiscono a cambiare le comunità̀ in cui vivono. Dieci temi su cui si confronteranno nei giorni 8 e 9 ottobre per produrre altrettante «Lettere all’Europa»: ambiente e vita sulla terra, giustizia e legalità, parità di genere, pace e geopolitica, salute e benessere, investire sul territorio, cultura, cittadinanza e partecipazione, scelte e opportunità, esperienza del dono. I giovani rappresentano il futuro del nostro Paese e del volontariato stesso. “Un futuro che stanno contribuendo a scrivere già oggi con le loro azioni quotidiane – ha spiegato il presidente di CSV Bergamo, Oscar Bianchi, nella conferenza stampa di lancio”. Gli ha atto eco la presidente di CSVnet, Chiara Tommasini, nel dire che essi “rappresentano un’energia vitale che tutti noi abbiamo il compito di valorizzare e rendere visibile per mostrare al Paese che esiste una quota importante di ragazze e ragazzi che si rimboccano le maniche e si prendono cura degli altri e dei beni comuni”. Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca a proposito del grande raduno ha detto: “Il volontariato cambia le comunità: lo dicono le voci e le testimonianze dei tanti giovani; l’impegno sociale non è un “di cui” o un passatempo, e queste ragazze e ragazzi lo sanno bene: il loro mettersi a servizio può cambiare la vita delle persone che incontrano, può invertire una rotta che pare già segnata, può incidere sul destino di un gruppo o di un quartiere difficile”. Tante le testimonianze a favore di questa iniziativa che andrebbe replicata anche in Sicilia. Colpiscono le parole di don Cristiano Re, responsabile dell’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Bergamo che ha sottolineato l’importanza di potersi confrontare con questi giovani volontari: “Il tema del volontariato e le azioni del volontariato non vanno date affatto per scontate. Non basta una grande tradizione per dire che l’esperienza del bene donato con gratuità che ha sempre caratterizzato la nostra terra, andrà avanti così per sempre. Ce ne stiamo accorgendo di quanto il tema della partecipazione alla costruzione del bene comune sia grandemente disertato o mosso da qualche passeggero movimento di pancia”. Come non essere d’accordo!