Cultura
Ascoltare gli invisibili, l’appello all’Università
La lettera pastorale di Mons. Renna all’Università
La lettera pastorale è un genere letterario utilizzato dai Vescovi per tracciare le linee programmatiche della pastorale diocesana . Mons Luigi Renna da febbraio Arcivescovo di Catania nel mese di settembre ha consegnato all’Arcidiocesi etnea la sua prima lettera pastorale dal titolo “In ascolto dello Spirto Santo e dei fratelli per essere chiesa in uscita”
Le 70 pagine del testo sono state oggetto di riflessione nella prestigiosa aula magna del Rettorato dell’Università Catania per iniziativa della Fondazione “la città invisibile”.
Il tema dell’ascolto, dimensione connotativa della prima fase del “cammino sinodale” che proseguirà con il discernimento e le coerenti scelte di azione, ha avuto come soggetti privilegiati gli “invisibili”, termine che ingloba le molteplici emergenze sociali e morali della comunità diocesana ed in particolare i piccoli, ri ragazzi a rischio che popolano i “quartieri bisognosi di particolari attenzioni”, come ha detto il Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, nel corso suo intervento
Nel saluto introduttivo il magnifico Rettore, Prof. Francesco Priolo, ha tracciato il cammino di attenzione sociale e solidale che l’Università ha nesso in atto attraverso l’attenzione e la cura riservata agli studenti rifugiati dall’Ucraina e dai Paesi in stato di guerra e l’accompagnamento negli studi di ben 70 carcerati che frequentano gli studi universitari.
Nel presentare la lettera pastorale Mons Renna, sulla scia del Card. Carlo Maria Martini, autore della lettera pastorale alla diocesi di Milano sul tema “ La dimensione contemplativa della vita” ha messo in atto una proposta di “contemplattività” e si è soffermato sui “Cantieri di Betania”, privilegiando l’atteggiamento di Maria, che “ha scelto la parte migliore”, rispetto al dinamismo della sorella Marta ed ha tracciato i campi di azione nei luoghi della diversità, nel settore abitativo e del lavoro, della diaconia, della formazione e della pietà popolare che va indirizzata e guidata attraverso un attento “stare accanto” ai bisogni della gente e “insieme” trovare le soluzioni migliorative.
Il bisogno di “saldare i debiti di ascolto” di tanti fedeli rimasti ai margini della vita cristiana, impegna la Chiesa a compiere scelte oculate alla luce della” Parola che cresce nella nostra vita e orienta la nostra missione”.
Il Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, commentando la lettera pastorale ha evidenziato come il documento invita a “svegliare le coscienze” e far luce anche sul bene che spesso rimane invisibile. Attraverso i “tavoli di ascolto e di confronto” sono state attivate le “unità di strada”; è stato fatto il censimento delle strutture abitative per i senza tetto, recuperando ben 80 alloggi. Resta ancora emergente la sicurezza nei luoghi di lavoro ed il grave primato della dispersione scolastica.
L’auspicio di indirizzare i fondi del PNRR per migliorare le strutture dei quartieri periferici, dotandoli di piazze, giardini, parchi, campi sportivi, sollecita l’urgenza di un’azione in rete tra i diversi enti istituzionali.
La Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, Carla Santocono, ha fatto riascoltare la voce di chi non ha voce, mettendo in luce le diffuse criticità sociali. La strategia da seguire sollecita un’accurata “prevenzione” che coinvolge la scuola nella sua azione di istruzione e formazione e la famiglia che secondo le nuove riforme modifica nel testo legislativo il termine “potestà genitoriale” con la formula di “responsabilità genitoriale” sollecitando un maggior coinvolgimento nell’educazione dei figli.
Sul tema scuola è intervenuta la dirigente Agata Pappalardo, direttore dell’Ufficio diocesano per la dispersione scolastica, di nuova istituzione. In collaborazione con la Prefettura, il Tribunale dei Minori e l’ASL sono stati attivati diversi progetti per superare la dispersione esplicita ed implicita, promovendo la formazione dei docenti per una scuola attiva, dinamica, coinvolgente, che mette al centro lo studente suscitando desiderio e motivazione.
La dott.ssa Alfia Milazzo, presidente della Fondazione “La città invisibile” ha descritto le molteplici iniziative messe in atto con i ragazzi dei quartieri periferici anche attraverso l’attivazione di una piccola orchestra e coro e nel corso del convegno sono stati eseguiti alcuni brani con Claudio Allatta, voce solista e la direzione del M° Semaias Botello
Scoprire e valorizzare i talenti, motivare una presenza attiva nel sociale e non cercare soltanto la “vetrina dei social”, attivare la scuola per i genitori, sono progetti e azioni che già nel piccolo sono stati messi in atto e con gratificanti successi.
In chiusura dei lavori il Procuratore della Repubblica , Carmelo Zuccaro, ha condiviso l’ottica di premiare il merito, valorizzare le periferie e integrare la giustizia e la legalità che danno voce ai più deboli che spesso restano silenti per timore, per carenza di cultura e di parole e per la scarsa fiducia nelle istituzioni.
Sono queste delle piccole gocce che diventeranno nel tempo ruscelli, fiumi e mare L’intreccio tra carità, solidarietà, legalità apre la via ad un reale cambiamento sociale capace di “risvegliare l’aurora”.
Giuseppe Adernò
Cultura
Compiti e funzioni del docente
queste parole Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dato avvio all’anno scolastico 2024-2025, ponendo al centro dell’azione didattica l’Educazione Civica, unica disciplina che porta ancora la denominazione di “Educazione”, termine che negli anni passati connotava tutte le materie scolastiche, convergenti nell’azione educativa e formativa dello studente, che si prepara ad essere “cittadino” attivo e responsabile al termine del percorso.
Il seminario di studio sul tema: “Compiti e funzioni del docente Referente dell’Educazione Civica” , promosso, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Catania, dalle Associazioni “CCcR. Consigli Comunali dei Ragazzi; Ambasciatori dell’Educazione Civica e UCIIM” offre una positiva occasione di riflessione sul modo di valorizzare la trasversalità della disciplina al fine di promuovere apprendimenti efficaci, e modificare il modo di pensare, di sentire e ai agire degli studenti.
Le nuove “Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica” offrono molteplici spunti operativi e nel corso del seminario, moderato da Mariella Chiantello, intervengono, dopo i saluti istituzionali della dirigente del Convitto Nazionale, Anna Spampinato; del provveditore, Emilio Grasso e dell’Assessore Andrea Guzzardi; il preside Giuseppe Adernò, presidente del CCdR; il prof. Antonio Fundarò, dell’Istituto Tecnico di Partinico; il prof. Alessio Annino dell’Università di Catania.
Le riflessioni dei relatori saranno arricchite dalle testimonianze di Letizia Spampinato e Sandro Torrisi, dell’Associazione CCdR e dagli interventi dei docenti che operano sul campo, proponendo innovative strategie didattiche che producono efficaci apprendimenti
Cultura
Picasso, lo straniero, viaggio nelle memorie
“Straniero”, è la condizione di un grande artista, Picasso, che attraverso le sue opere ha saputo plasmare la propria identità. La mostra a Palazzo Reale ne magnifica il percorso umano e artistico che comincia con una luce soffusa e calda, suoni indistinti, ritratti di volti appesi al soffitto e l’immagine di un giovane spagnolo che appare spaesato al suo arrivo a Parigi a inizio secolo.
Annie Cohen-Solal, storica e saggista, curatrice della mostra, conduce il visitatore nelle memorie di un grande artista attraverso l’esposizione di novanta opere, concesse dal Musée national Picasso-Paris di cui Cécile Debray è presidente.
A 50 anni dalla morte
A cinquant’anni dalla scomparsa di Picasso, la curatrice ne racconta la vita da un punto di vista inedito, mettendo in evidenza censure e persecuzioni ma anche influenze e passioni. I molteplici elementi presenti nelle sale contribuiscono ad accrescere, nel visitatore, un senso di smarrimento, si ha la sensazione di diventare subito “stranieri”, ai margini di un’unità spazio-temporale sospesa.
Si respira un malinconico senso di distacco quando ci si immerge nelle lettere della mamma di Picasso, lette e diffuse in sala da altoparlanti, e ancora spiccano le fotografie dell’artista insieme ai suoi amici, i documenti personali di un “anarchico”, i video di una realtà storica che non appartiene alla contemporaneità.
Durante questo percorso che anche sensoriale, il visitatore avverte la sensazione di sentirsi estraneo nella contemplazione di quadri, sculture, disegni e ceramiche di “un uomo che vede la realtà diversamente da come tutti la guardano”, così scrisse di Picasso Gertrude Stein, sua amica personale.
La mostra
La mostra è di grande impatto visivo, i pannelli espositivi sono ben curati, il percorso è intuitivo e conduce il visitatore verso un graduale coinvolgimento conoscitivo ed emotivo.
Il progetto segue la traiettoria artistica e politica di Picasso che si dimostra essere in linea con la città di Milano che “cresce e si afferma come grande polo culturale grazie alla capacità di accogliere chi è straniero”, ha dichiarato a margine dell’inaugurazione il sindaco Giuseppe Sala. È questa infatti la visione di una città che vuole offrire occasioni di espressione e di dialogo tra diverse culture, garantendo una crescita progressiva per l’individuo e la società.
Arianna Scinardo
Cultura
Nuova terminologia per indicare le persone disabili
Nella nota inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio di gabinetto del Ministero della disabilità sono indicate le nuove espressioni da utilizzare per indicare le persone disabili.
Al termine “handicappato” che metteva in evidenza il difetto e l’ostacolo, nel tempo è stato sostituito con “soggetto in situazione di handicaps” , poi ancora “soggetto diversamente abile, diversabile, disabile” , tentando di dare valenza e attenzione alla persona e alla diversità nelle manifestazioni di abilità.
Nell’art.4 del decreto legislativo 62/2024 sono indicate le diciture da usare :
“persona con disabilita” oppure in “condizione di disabilità” e poi ancora “persona con necessità di sostegno “ e, a seconda della gravità, si adoperano i termini: elevato- molto elevato – intensivo.
Viene ancora una volta messo in evidenza il concetto e l’espressione “persona” che, come recita, la Costituzione, è soggetto attivo della Comunità, portatore di dignità umana, di diritti e di doveri.
La centralità dello studente, valore guida della comunità scolastica, dovrà trovare adeguato spazio e rinforzo nella società e nella comunità cittadina.
A scuola il buon preside Capodanno, che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla “scuola per tutti” e all’integrazione dei disabili ci ha consegnato un’espressione carica di umanità e di attenzione pedagogica. Gli alunni che allora venivano definiti “handicappati” li indicava, senza etichette, e con saggezza e amorevolezza educativa: “alunni bisognosi di particolari attenzione”.
La società di oggi è chiamata ad essere protagonista di un cambio di passo epocale, perché oltre ad una terminologia rispettosa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, occorre superare e contrastare le manifestazioni che oscillano tra pietismo ed eroismo, e guardare alle abilità delle persone, non a quella che, al massimo, possiamo considerare una loro caratteristica.
Giuseppe Adernò
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