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Cultura

IN SERIES #2. Il multiplo d’artista,attualità e prospettive

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Una mostra di multipli e prototipi d’artista promossa e ordinata dall’Accademia di Belle Arti di Catania su concept e cura di Anna Guillot. Articolata in tre sezioni, la mostra include uno spaccato dell’Arte cinetica e programmata del Gruppo T degli anni ’60, un secondo nucleo relativo alle produzioni attuali di Maestri contemporanei ed un terzo segmento costituito dai prototipi di neodiplomati dell’Accademia catanese. La consulenza scientifica di Azalea Seratoni congiuntamente alla collaborazione del Museo Alessi, costituiscono il prezioso contributo per la sezione storica. Un particolare spaccato dell’Arte cinetica e programmata del Gruppo T degli anni ’60, costituito da una selezione delle riedizioni dei multipli originali di Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi e Grazia Varisco, prodotta dall’azienda Alessi e proveniente dal Museo Alessi di Omegna, costituisce il nucleo centrale di pregio storico della rassegna IN SERIES #2, la seconda dedicata ai multipli d’artista promossa dall’Accademia di Belle Arti di Catania su progetto e coordinamento di Anna Guillot.

In sinergia con la parte storica, la mostra prevede una seconda sezione relativa alle produzioni attuali, ovvero ai multipli e ai prototipi di dieci artisti della generazione successiva alla Optical art e ricerche programmate. Per tale sezione, Rosario Antoci, Tiziano Campi, Sauro Cardinali, Mario Consiglio, Iginio De Luca, Vittorio Messina, Natale Platania, Silvano Tessarollo, Ampelio Zappalorto, nonché la stessa Guillot, hanno definito produzioni ad hoc in collaborazione con l’azienda La Giusa NEXT, impresa leader nel campo della ricerca e sperimentazione di tecnologie e materiali rivolti all’architettura d’interni e alla produzione artistica.

Un ultimo segmento costituito dai prototipi di alcuni tra i migliori neodiplomati dell’Accademia catanese (del biennio specialistico Progettazione Artistica per l’Impresa) completa la rassegna. Sono: Carol Adornetto/Benedetta Monaco/Sebastiano Romano, Alessia Berbera/Maristella Zocco e Serena Gravina/Francesca Seminara, in collettivo, e Laura La Rosa, Davide Midiri e Mary Scalisi, da singoli.

Convegno 19 Ottobre, ore 16

Interverranno:

Orazio Licandro — Assessore ai Saperi, alla Bellezza condivisa e al Turismo del Comune di Catania

Virgilio Piccari — Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania

Giovanni Anceschi — Artista e teorico dell’arte, fondatore del Gruppo T

Azalea Seratoni — Storica dell’arte e curatrice

Anna Guillot — Artista e professore presso l’Accademia di Belle Arti di Catania

Rosario Antoci — Artista e professore presso l’Accademia di Belle Arti di Catania

Carmelo Nicosia — Artista, direttore dipartimento Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Catania

Maurizio Campo — Architetto, per Omphalos Architettura e La Giusa Nex

Orari mostra 10/13 – 16/19

Palazzo della Cultura

Via Vittorio Emanuele II, 121 I – 95100 Catania+39 (0) 7428006

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Cultura

Compiti e funzioni del docente

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queste parole Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dato avvio all’anno scolastico 2024-2025, ponendo al centro dell’azione didattica l’Educazione Civica, unica disciplina che porta ancora la denominazione di “Educazione”, termine che negli anni passati connotava tutte le materie scolastiche, convergenti nell’azione educativa e formativa dello studente, che si prepara ad essere “cittadino” attivo e responsabile al termine del percorso.

Il seminario di studio sul tema: “Compiti e funzioni del docente Referente dell’Educazione Civica” , promosso, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Catania, dalle Associazioni “CCcR. Consigli Comunali dei Ragazzi; Ambasciatori dell’Educazione Civica e UCIIM” offre una positiva occasione di riflessione sul modo di valorizzare la trasversalità della disciplina al fine di promuovere apprendimenti efficaci, e modificare il modo di pensare, di sentire e ai agire degli studenti.

Le nuove “Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica” offrono molteplici spunti operativi e nel corso del seminario, moderato da Mariella Chiantello, intervengono, dopo i saluti istituzionali della dirigente del Convitto Nazionale, Anna Spampinato; del provveditore, Emilio Grasso e dell’Assessore Andrea Guzzardi; il preside Giuseppe Adernò, presidente del CCdR; il prof. Antonio Fundarò, dell’Istituto Tecnico di Partinico; il prof. Alessio Annino dell’Università di Catania.

Le riflessioni dei relatori saranno arricchite dalle testimonianze di Letizia Spampinato e Sandro Torrisi, dell’Associazione CCdR e dagli interventi dei docenti che operano sul campo, proponendo innovative strategie didattiche che producono efficaci apprendimenti

 

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Cultura

Picasso, lo straniero, viaggio nelle memorie

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“Straniero”, è la condizione di un grande artista, Picasso, che attraverso le sue opere ha saputo plasmare la propria identità. La mostra a Palazzo Reale ne magnifica il percorso umano e artistico che comincia con una luce soffusa e calda, suoni indistinti, ritratti di volti appesi al soffitto e l’immagine di un giovane spagnolo che appare spaesato al suo arrivo a Parigi a inizio secolo.

Annie Cohen-Solal, storica e saggista, curatrice della mostra, conduce il visitatore nelle memorie di un grande artista attraverso l’esposizione di novanta opere, concesse dal Musée national Picasso-Paris di cui Cécile Debray è presidente.

A 50 anni dalla morte

A cinquant’anni dalla scomparsa di Picasso, la curatrice ne racconta la vita da un punto di vista inedito, mettendo in evidenza censure e persecuzioni ma anche influenze e passioni.  I molteplici elementi presenti nelle sale contribuiscono ad accrescere, nel visitatore, un senso di smarrimento, si ha la sensazione di diventare subito “stranieri”, ai margini di un’unità spazio-temporale sospesa.

Si respira un malinconico senso di distacco quando ci si immerge nelle lettere della mamma di Picasso, lette e diffuse in sala da altoparlanti, e ancora spiccano le fotografie dell’artista insieme ai suoi amici, i documenti personali di un “anarchico”, i video di una realtà storica che non appartiene alla contemporaneità.

Durante questo percorso che anche sensoriale, il visitatore avverte la sensazione di sentirsi estraneo nella contemplazione di quadri, sculture, disegni e ceramiche di “un uomo che vede la realtà diversamente da come tutti la guardano”, così scrisse di Picasso Gertrude Stein, sua amica personale.

La mostra

La mostra è di grande impatto visivo, i pannelli espositivi sono ben curati, il percorso è intuitivo e conduce il visitatore verso un graduale coinvolgimento conoscitivo ed emotivo.

Il progetto segue la traiettoria artistica e politica di Picasso che si dimostra essere in linea con la città di Milano che “cresce e si afferma come grande polo culturale grazie alla capacità di accogliere chi è straniero”, ha dichiarato a margine dell’inaugurazione il sindaco Giuseppe Sala. È questa infatti la visione di una città che vuole offrire occasioni di espressione e di dialogo tra diverse culture, garantendo una crescita progressiva per l’individuo e la società.

Arianna Scinardo

 

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Cultura

Nuova terminologia per indicare le persone disabili

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Nella nota inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio di gabinetto del Ministero della disabilità sono indicate le nuove espressioni da utilizzare per indicare le persone disabili.

Al termine “handicappato” che metteva in evidenza il difetto e l’ostacolo, nel tempo è stato sostituito con   “soggetto in situazione di handicaps” , poi  ancora “soggetto diversamente abile, diversabile, disabile” , tentando di dare valenza e attenzione alla persona e alla diversità nelle manifestazioni di abilità.

Nell’art.4 del decreto legislativo 62/2024  sono indicate le diciture da usare :

“persona con disabilita” oppure in “condizione di disabilità” e poi ancora “persona con necessità di sostegno “ e, a seconda della gravità, si adoperano i termini:  elevato- molto elevato – intensivo.

Viene ancora una volta messo in evidenza il concetto e l’espressione “persona” che, come recita, la Costituzione, è soggetto attivo della Comunità, portatore di dignità umana, di diritti e di doveri.

La centralità dello studente, valore guida della comunità scolastica, dovrà trovare adeguato spazio e rinforzo nella società e nella comunità cittadina.

A scuola il buon preside Capodanno, che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla “scuola per tutti” e all’integrazione dei disabili ci ha consegnato un’espressione carica di umanità e di attenzione pedagogica.  Gli alunni che allora venivano definiti “handicappati” li indicava, senza etichette, e con saggezza e amorevolezza educativa: “alunni bisognosi di particolari attenzione”.

La società di oggi è chiamata ad essere protagonista di un cambio di passo epocale, perché oltre ad una terminologia rispettosa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, occorre superare e contrastare le manifestazioni che oscillano tra pietismo ed eroismo, e guardare alle abilità delle persone, non a quella che, al massimo, possiamo considerare una loro caratteristica.

Giuseppe Adernò

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In Tendenza