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Cultura

In ricordo di Aylan Kurdi

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In ricordo di Aylan Kurdi: insieme a quel bambino sulla sabbia moriva anche l’Europa

La fotografia di quel bimbo senza vita a faccia in giù sulla spiaggia tra la schiuma delle onde, nella sua t-shirt rossa e nei suoi pantaloncini blu scuro, è oggi un ricordo

La fotografia di quel bimbo che giaceva senza vita a faccia in giù sulla spiaggia turca di Bodrum, tra la schiuma delle onde, nella sua t-shirt rossa e nei suoi pantaloncini blu scuro, è oggi un ricordo ormai lontano per tanti, non per me.

Sono immagini queste che non riesco a dimenticare e che vale la pena ricordare. Oggi viviamo in un mondo così fast, così veloce, che non ricordiamo neanche ciò che di più cruento avviene nel mondo. Oggi quell’immagine è solo un ricordo sbiadito. E le dichiarazioni, gli impegni scaturiti dalla vergogna per quel corpicino divenuto in poche ore simbolo ed emblema universale di una tragedia che aveva ormai travalicato il più terribile degli immaginari, sono ormai carta straccia.

Solo parole e ipocrisie cancellate dall’accordo sulla gestione dei migranti sottoscritto dai 28 stati europei a Bruxelles con la Turchia.

Aylan Kurdi aveva compiuto appena tre anni, quando la sua vita è stata spezzata in mare, al largo della Turchia da cui era partito a bordo di un gommone con la sua famiglia. Insieme a lui hanno perso la vita altre 11 persone, tra cui il fratello Galip che di anni ne aveva 5, e la madre.

Unico, disperato, superstite il padre, che non ha mai ottenuto lo status di rifugiato e che è tornato a Kobane, in Siria, da cui lui e i suoi cari erano fuggiti dal terrore della guerra e dell’avanzata dello Stato islamico.

La fotografia scattata da Nilufer Demir è divenuta, in poche ore, simbolo della crisi umanitaria legata all’immigrazione; quell’immagine ha costretto il mondo ad alzare lo sguardo sul dramma dei profughi che rischiano quotidianamente la vita pur di raggiungere un luogo che possa garantirgli un futuro, la speranza di una vita normale, lontano dagli orrori e dalle sofferenze delle loro terre.

Dopo la costruzione di nuovi muri, dall’Ungheria alla Macedonia, la chiusura della rotta balcanica, l’invio di navi da guerra per pattugliare l’Egeo e riportare indietro tutti quelli pronti ad attraversare quel tratto di mare, e l’approvazione del decreto sicurezza in Italia, l’Europa ha fatto un patto col diavolo, pur di difendere i propri confini.

Gli stati membri dell’Unione Europea fingono, però, di non sapere che nonostante i loro muri di sabbia, di cemento, di filo spinato e, in ultimo caso, di articoli legislativi, non riusciranno mai a bloccare i flussi migratori che, aiutati da mercanti di vite umane senza scrupoli, troveranno altre vie per raggiungere le coste di quel continente che ha basato la propria costituzione sul rispetto della dignità umana e su principi come la libertà, la democrazia, l’uguaglianza e lo stato di diritto.

Questi valori, che dovrebbero essere comuni agli Stati membri, per i padri costituenti erano i pilastri di una società fondata sul pluralismo, sull’inclusione, sulla non discriminazione, sulla tolleranza, sulla giustizia e sulla solidarietà.

Ma oggi l’Europa tradisce sé stessa, rinnegando quei principi. Su quella spiaggia a Bodrum, il 2 settembre 2015 è morta anche l’Europa. Si è persa l’ultima occasione per dimostrare di essere all’altezza della Storia e delle proprie fondamenta.

Cultura

Nuova terminologia per indicare le persone disabili

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Nella nota inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio di gabinetto del Ministero della disabilità sono indicate le nuove espressioni da utilizzare per indicare le persone disabili.

Al termine “handicappato” che metteva in evidenza il difetto e l’ostacolo, nel tempo è stato sostituito con   “soggetto in situazione di handicaps” , poi  ancora “soggetto diversamente abile, diversabile, disabile” , tentando di dare valenza e attenzione alla persona e alla diversità nelle manifestazioni di abilità.

Nell’art.4 del decreto legislativo 62/2024  sono indicate le diciture da usare :

“persona con disabilita” oppure in “condizione di disabilità” e poi ancora “persona con necessità di sostegno “ e, a seconda della gravità, si adoperano i termini:  elevato- molto elevato – intensivo.

Viene ancora una volta messo in evidenza il concetto e l’espressione “persona” che, come recita, la Costituzione, è soggetto attivo della Comunità, portatore di dignità umana, di diritti e di doveri.

La centralità dello studente, valore guida della comunità scolastica, dovrà trovare adeguato spazio e rinforzo nella società e nella comunità cittadina.

A scuola il buon preside Capodanno, che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla “scuola per tutti” e all’integrazione dei disabili ci ha consegnato un’espressione carica di umanità e di attenzione pedagogica.  Gli alunni che allora venivano definiti “handicappati” li indicava, senza etichette, e con saggezza e amorevolezza educativa: “alunni bisognosi di particolari attenzione”.

La società di oggi è chiamata ad essere protagonista di un cambio di passo epocale, perché oltre ad una terminologia rispettosa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, occorre superare e contrastare le manifestazioni che oscillano tra pietismo ed eroismo, e guardare alle abilità delle persone, non a quella che, al massimo, possiamo considerare una loro caratteristica.

Giuseppe Adernò

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Cultura

Nuovi ragazzi sindaci a Adrano

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Nuovi ragazzi sindaci a Adrano

auditorium dell’Istituto “Giuffrida  – La Mela”  ha avuto luogo l’insediamento del  Consiglio Comunale dei Ragazzi del nuovo istituto comprensivo , composto da 10 ragazzi della scuola primaria e 10 della scuola secondaria di primo grado.

Rebecca Romano

Nel corso della cerimonia introdotta dal Canto degli Italiani e dall’ingresso solenne della bandiera tricolore e del Costituzione, il sindaco uscente, Alfio Russo, ha relazionato sull’attività svolta nel corso del suo mandato, evidenziando che questa esperienza lo ho atto crescere nella cultura della partecipazione e della democrazia,

Ha deposto la fascia tricolore che è stata indossata dal nuovo sindaco eletto, Rebecca Romano, dopo aver recitato la formula del giuramento.

L’atto del giuramento è stato firmato dall’assessore all’istruzione Salvatore Italia, dalla preside Tiziana Baratta e dalla mamma,Vincenza Zuccarà, già vice sindaco del Comune.

Hanno quindi giurato il vice sindaco della scuola primaria, Carlotta Schilirò , il presidente del consiglio, Sofia Petralia,  gli assessori: Pietro Bulla, Damiano Petronio, Marta Leanza, Lorenzo Di Stefano , Erika Bua , Giulia La Mela, Carla La Malfa, Marta Mannino, Giuseppe Spitaleri.,

Nicholas Giuseppe Cerami

Sono stati eletti consiglieri: Luigi Basone, Bianca Ciletta, Raffaele Floresta, Alice Zermo, Matilde dell’Aquila, Karola La Mela, Pietro Leocata, Alberto Alongi, Emanuele Petronio, Carla Foti, Giulia Motta, Ludovica Perdicaro, Giosuè Signore, Francesco Caruso, Ginevra Portale, Carlotta Diolosà, Clarissa Diolosà, Martina Brio, Agatino Cottone.  

Analoga cerimonia si è svolta presso l’Istituto Paritario “Santa Lucia” e alla presenza dell’Assessore Salvatore Italia, di Padre Giuseppe Calambrogio, fondatore dell’Istituto, della dirigente Maria Brancato, il neosindaco, Nicholas Giuseppe Cerami ha recitato la formula del giuramento alla presenza dei compagni di scuola media e dei genitori. Dopo aver indossato la fascia tricolore ha presentato il programma di lavoro insieme agli assessori Rosy Ingrassia e Riccardo Coco. Sono stati eletti consiglieri: Salvatore Di Francesco, Emanuele Scalisi e Giuseppe Ludovico Santangelo.

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Laura Genitori, sindaco dei ragazzi

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TREMESTIERI  –  Il canto degli Italiani, l’ingresso del testo della Costituzione e della bandiera tricolore, ha dato inizio alla solenne cerimonia con la partecipazione  dal sindaco uscente, Lorenzo Frangiamore, il quale , dopo il saluto introduttivo,  ha illustrato il suo operato da sindaco dei ragazzi, elencando le esperienze vissute nel corso del suo mandato e, quindi,  ha deposto la fascia tricolore.

Dinnanzi al Direttore dell’Istituto, Luca Licciardello, alla Dirigente Angela Urzì, e del coordinatore nazionale dei CCR, preside Giuseppe Adernò, con grande emozione, la neo eletta, Laura Genitori  d’Arrigo, alunna della classe quinta primaria, ha recitato, con la mano sulla Costituzione, la formula di giuramento  “Giuro di essere fedele alla Repubblica ….  Mi impegno a collaborare per il bene della scuola, piccola città e per la crescita sociale e civile e della Comunità scolastica e cittadina” quindi ha baciato la bandiera, ha firmato la pergamena del giuramento  che è firmata dalle Autorità presenti e dai genitori come segno di convergenza educativa tra scuola e famiglia e, quindi, ha indossato la fascia tricolore.

Hanno quindi giurato coralmente il Vice Sindaco Elsa Blarasin, il presidente del Consiglio Chiara Longo e gli Assessori con i rispettivi consiglieri.

L’intera classe è stata coinvolta nell’esperienza elettorale   ed il Consiglio dei Ragazzi è costituito da: Assessore all’Istruzione: Fabiola La Rosa con Francesco Abate e Antonio Testa; alla Solidarietà: Carla Cinnirella con Giorgia Rendo e Daniele De Leo; alla Legalità: Giuseppe Murabito con Sergio Sparaventi Cilia e Karola Nicolosi; Al Cinema e spettacolo : Jolie Sarao con Martina Brunetto e Carla Sebastian; allo Sport: Vincenzo Giovanetti con Tommaso Lo Certo e Gabriele Gambino; allo Svago e Tempo libero: Massimo Calabrese con Rayahn Rahal e Jacopo Motta.

La neosindaco ha ringraziato il Direttore, la maestra di classe ed il coordinatore del progetto per la bella opportunità offerta, ha ringraziato i suoi elettori e ha illustrato il programma che intende sviluppare per una scuola sempre migliore e rispondente ai bisogni dei ragazzi.

Nella scuola-piccola città, il Sindaco, gli assessori e i consiglieri sono protagonisti attivi di proposte e di progetti finalizzati alla crescita culturale e sociale dell’intera comunità scolastica.

Il direttore Luca Licciardello ha evidenziato la valenza didattica del progetto di Educazione Civica   promosso 29 anni fa dal preside Giuseppe Adernò e che ora conta in Italia oltre 600 Consigli dei ragazzi ed ha ringraziato gli insegnanti Enza Schillaci,  e Antonio Amato per il lodevole impegno nel coordinare le attività del progetto, seguendolo con amorevole dedizione e cura educativa.

Molto soddisfatti i genitori degli eletti i quali hanno condiviso il progetto educativo della scuola che forma uomini, persone e cittadini.

Il preside Adernò ha rinnovato ai neoeletti l’impegno del C.P.S. sigla che sintetizza la Cultura e l’impegno nello studio, la Partecipazione attiva e democratica ed infine, utilizzando la metafora del “grembiule”, la dimensione del Servizio, perché la politica, ricerca del bene comune, è un servizio alla comunità scolastica e cittadina.

A conclusione della cerimonia, vera lezione di Educazione civica, il Sindaco dei ragazzi ha consegnato ad ogni rappresentante di classe l’organigramma del Consiglio dei Ragazzi, così da essere presenti in tutte le classi.

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In Tendenza