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I Traditori, spettacolo teatrale sulle stragi
Ci sono molti simboli e messaggi nascosti dietro i reperti che, come in un gabinetto della scientifica, vengono proiettati sul grande schermo del Teatro Massimo.
Come la fotografia della lettera che avvertiva l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino che il giudice Giovanni Falcone, aveva disposto degli accertamenti bancari su cinquanta imprenditori e costruttori in odore di mafia. I reperti sono elementi di una tradizionale spy story che potrebbe ispirare il migliore dei registi americani, eppure è tutto vero; la mafia spiava e svelava.
L’interpretazione è stata affidata ad un straordinario, Gigi Borruso, voce narrante a metà fra il giornalista di inchiesta simile a Carlo Lucarelli, in #Blunotte, e l’attore shakesperiano. Un lavoro che mette a dura prova la sua memoria nel ricordare tutti i passaggi di una sceneggiatura puntuale e dettagliata, scritta da due giornalisti di nera e giudiziaria del calibro di Palazzolo e Palazzotto.