Cinema
Goffredo felicissimo!
E’ un Fofi lucidissimo, da pochi giorni ha compiuto 80 anni. Molti lo considerano uno die più importanti intellettuali del nostro tempo. Giornalista, critico di cinema, letteratura e teatro, Fofi è sempre stato uno spirito libero, controcorrente, con un rapporto privilegiato con Palermo, dove ha vissuto in giovane età e dove, nel corso degli anni, ha scoperto talenti e artisti che oggi sono considerati tra le più importanti realtà del panorama culturale italiano. Così, il suo amico di sempre Franco Maresco, ha fatto si che il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, conferisse a Palazzo delle Aquile, la cittadinanza onoraria a Fofi. Al comune la cerimonia assieme all’assessore alla cultura Andrea Cusumano e al suo predecessore, oggi sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone. Ma l’incontro forse più atteso dai giovani e in particolare filmmakers al Centro Sperimentale di Cinematografia, ai Cantieri Culturali alla Zisa, dove Maresco e i suoi collaboratori più stretti, Francesco Guttuso e Giuliano la Franca, hanno organizzato una lectio magistralis sui 50 anni dalla morte del grande Totò, dal titolo: “Io e Totò: Goffredo Fofi racconta il Principe della risata”. Quasi due ore di storia del cinema e del teatro italiano dal periodo fascista a oggi, raccontati attraverso aneddoti e curiosità inedite, molte delle quali tramsesse a Fofi, da Franca Faldini, scomparsa lo scorso anno a luglio a 85 anni, con la quale ha scritto il saggio “L’uomo e la maschera”. Fofi, con straordinaria capacità di narrazione e lucida analisi critica ha raccontato la vita del grande Totò, dei suoi rapporti con registi e produttori ai quali ha fatto fare tanti soldi. Fofi si commuove quando racconta il finale del capolavoro di Pasolini, “Che cosa sono le nuvole” episodio del film Capriccio all’italiana, in quel frammento straordinario girato nella discarica con l’indimenticabile Ninetto Davoli. Una scena che rievoca Shakespeare e Bunuel. E poi del rapporto con Federico Fellini, Fofi ricorda la frase di Totò: “Signor Fellino, siete diventato un registone”. Rossellini temeva Totò, nella narrazione trova spazio anche “Dovè la liberta” con i testi di Vitaliano Brancati, in contrapposizione a quelli di Zavattini. Maresco incalza Goffredo Fofi nei ricordi e lo fa attraverso la proiezioni di alcune indimenticabili scene in cui Totò litiga con l’onorevole Trombetta che nella vita faceva l’ostetrico e Totò con una battuta gli disse: “ si fanno i soldi a vendere ostriche”. E ancora tante risate in sala quando Fofi riferisce che a Totò gli piacevano i soldi e la “pucchiacca”. Il principe della risata aveva un grande amore per i cani. Ha investito molti soldi per il canile municipale di Mantova. Non ha mai saputo chi fosse suo padre ed era ossessionato da questo pensiero per la pura di essere etichettato figlio di “nn”. Lo scrittore racconta l’inedita nascita della parole “mignotta” , nei tempi in cui si scriveva “M. Ignota” dove “m” stava per madre da qui la parola. Il titolo di principe lo comprò da un nobile decaduto, riferisce Fofi, e in sala ci si meraviglia molto. Cibo, sesso e spazio, li chiama le molle dell’arte di arrangiarsi di Totò. In “Orlando curioso” l’artista napoletano si presentò in scena vestito da Tarzan, perché sosteneva che l’attore doveva sapere improvvisare. Non sono mancati i riferimenti al fascismo; Mussolini quando abolì il “lei”, Totò chiamò uno spettacolo Galileo Galivoi. E’ stato un incontro intenso, quello avveuto alla scuola del cinema, in cui emergono tante facce dell’artista, a volte anche metafisico e surreale. Fofi racconta di Mario Castellani, storica spalla del Principe della risata quando gli disse: “è morto Diocleziano, Totò rispose: e quando? 2000 anni fa.. come passa il tempo..”. Palermo abbraccia questo grande intellettuale Goffredo Fofi, che appena diciottenne sposo le lotte di Danilo Dolci, e ricorda di avere intervistato un disoccupato palermitano che gli disse che faceva l’industriale, cioè si industriava a vivere. A Palermo, Goffredo è entrato in relazione con diverse generazioni di intellettuali e artisti, molti dei quali gli sono debitori per quanto ha fatto sostenendoli e promuovendoli. L’omaggio a Fofi si è concluso al Cinema De Seta, per l’evento speciale: “La mia Palermo”, nel corso del quale è stato proiettato il celebre documentario Cortile Cascino, realizzato nel 1961 da Robert Young e Michael Roemer. Un ritratto crudo e desolante della vita quotidiana nel popolare quartiere palermitano, che suscitò sgomento e indignazione tanto da avviare un dibattito che portò alla bonifica e alla dismissione dell’intero quartiere, dove lo stesso Fofi aveva deciso di vivere per un periodo sulla scia dell’impegno civile di Danilo Dolci. Dopo il film, Goffredo Fofi ha dialogato con Letizia Battaglia e Franco Maresco e altri amici palermitani.
Guarda la Lectio Magistralis, di Goffredo Fofi, intervistato da Franco Maresco, tenuta al centro Sperimentale di Cinematografia.
Arianna
Giornate professionali di cinema
Alle Giornate Professionali di Cinema – Next Generation si è tenuto il panel “FRANCIA E ITALIA: l’esercizio cinematografico dei due mercati a confronto”. L’incontro ha approfondito ulteriormente i punti toccati nel dialogo avviato durante la prima giornata della manifestazione, al fine di evidenziare come la collaborazione strategica tra esercizio e distribuzione possa generare innovazione e competitività e, soprattutto, come lo scambio virtuoso tra i due Paesi possa stimolare il raggiungimento di nuovi importanti traguardi.
Moderata da Simone Gialdini, Direttore generale ANEC, la discussione è stata nuovamente arricchita dagli interventi di protagonisti francesi e italiani, su tematiche rilevanti tra cui l’introduzione di un calendario unificato per le uscite. Infatti, in Italia manca uno strumento accessibile a tutta la filiera strutturato come quello francese, che offra il quadro completo delle uscite settimanali e mensili, con ampio anticipo.
Sull’importanza di questo strumento si è espresso Xavier Albert, Managing Director, Universal Pictures International, Italy and France, ricordando che, oltretutto, la Francia dispone di strumenti predittivi, come Cineforecast, grazie a cui è possibile compiere una serie di azioni: stimare il mercato, studiare la concorrenza o il target degli spettatori, in base ai film visti in sala.
Un panorama, quello francese, dunque, assai diverso da quello italiano, come sottolineato da Antonio Medici, Vice Presidente Unione Editori e Distributori ANICA, Amministratore delegato BIM, che ha ribadito che una delle differenze tra i mercati dei due Paesi europei consiste nel fatto che la Francia ha pensato, prima e più dell’Italia, al cinema come un sistema industriale. Sebbene la strada per gli italiani sia ancora lunga, tuttavia, l’adozione di strumenti condivisi potrebbe certamente migliorare e facilitare il lavoro delle distribuzioni.
Su strumenti e previsioni si è espresso, poi, Mario Lorini, Presidente ANEC, ricordando il ruolo di Cinetel, e riaffermando che Anec sta lavorando a un database utile a effettuare la valutazione del sistema di sale nazionale.
Anche nel corso di questo secondo panel, infine, sono state approfondite alcune buone pratiche adottate dalla Francia, possibili fonti di ispirazione e miglioramento per l’Italia, grazie a Marc-Olivier Sebbag, Délégué général · Fédération nationale des cinémas français, e a Richard Patry, Presidente Fédération nationale des cinémas français. In particolare, il primo ha discusso dell’importanza delle attività culturali per promuovere la partecipazione del pubblico francese al cinema, citando iniziative come la Primavera del Cinema e la Festa del Cinema, occasioni durante le quali ogni spettatore ha la possibilità di assistere ai film al costo ridotto di 5 euro. L’obiettivo chiaramente è quello di promuovere la partecipazione delle persone di ogni età, soprattutto dei più giovani, destinatari in Francia di un’attenta politica educativa voluta dal Governo. Come sottolineato da Patry, incoraggiare gli spettatori a recarsi nelle sale cinematografiche, raggiungendole facilmente (in Francia, per esempio, ogni spettatore ha a disposizione sale raggiungibili in un tempo massimo di 20 minuti), è una volontà che, peraltro, rende omaggio all’amore dei francesi per il grande schermo, da sempre legato ai loro ricordi più profondi e sentiti.
Le Giornate Professionali di Cinema, principale appuntamento dell’industria cinematografica, sono organizzate dall’ANEC in collaborazione con l’ANICA e si avvalgono del sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Sorrento, della Regione Campania, di SIAE con il patrocinio del MASE, dell’Ambasciata di Francia in Italia, del David di Donatello-Accademia del Cinema Italiano, di Cinema e Immagini per la Scuola; il partner tecnico ufficiale è Cinemeccanica ed il Main Media partner è Cinecittà News.
Sul sito ufficiale della manifestazione www.giornatedicinema.com è possibile consultare il calendario e programma delle convention.
Arianna
L’abbaglio, il nuovo film di Roberto Andò
Pubblicato il trailer de “L’Abbaglio“, il nuovo film di Roberto Andò con Toni Servillo, Ficarra e Picone, in uscita il 16 gennaio per 01 Distribution.
Sinossi – 1860. Giuseppe Garibaldi inizia da Quarto l’avventura dei Mille circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Tra i tanti militi reclutati ci sono due siciliani, Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, un illusionista. Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille iniziano a battersi con l’esercito borbonico, di cui è subito evidente la preponderanza numerica. In queste condizioni, per il generale appare pressoché impossibile far breccia nella difesa nemica e penetrare a Palermo. Ma quando è quasi costretto ad arretrare, Garibaldi escogita un piano ingegnoso. Affida una manovra diversiva al colonnello Orsini, che mette in piedi una colonna di feriti con uno sparuto gruppetto di militi, cui viene affidato il delicatissimo compito di far credere a Jean-Luc Von Mechel, comandante svizzero dell’esercito regio, che il generale stia battendo in ritirata all’interno dell’isola. Inizia così una partita a scacchi giocata sul filo dell’imponderabile, il cui esito finale sarà paradossale e sorprendente.
Arianna
Le Giornate del cinema per la scuola
Al via le Giornate nazionali del cinema per la scuola: l’inaugurazione con il Sottosegretario Borgonzoni
La senatrice aprirà lunedì 4 novembre le Giornate nazionali del cinema per la scuola 2024, promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura in collaborazione con Anec
Sarà la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ad aprire lunedì 4 novembre le Giornate nazionali del cinema per la scuola 2024, promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura in collaborazione con Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici), nell’ambito del Piano nazionale cinema e immagini per la scuola. Per il secondo anno consecutivo, docenti e dirigenti scolastici di tutta Italia si riuniranno a Palermo, presso i Cantieri Culturali alla Zisa, trasformati fino al 6 novembre in una grande “Città del cinema per la scuola”. Il programma prenderà avvio alle 15:00 con la cerimonia inaugurale al Cinema De Seta, promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura.
L’inaugurazione con il vice ministro
La cerimonia sarà aperta dai saluti del sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, e vedrà la partecipazione del direttore generale della Direzione Generale per la Comunicazione e le Relazioni Istituzionali del Mim, Giuseppe Pierro, e di Bruno Zambardino, referente per il Piano Nazionale Cinema per la Scuola presso la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mic, che illustreranno le novità del Piano Cips. Alle 16:30, avrà luogo la presentazione dei film in uscita destinati al pubblico scolastico, a cura di Circuito Cinema Scuola e delle case di produzione e distribuzione Universal Pictures e Warner Bros, che presenterà il suo ultimo film d’animazione: Buffalo Kids di Juan Jesús García Galocha e Pedro Solís García (Spagna 2024, 93′), uscito nelle sale il 31 ottobre.
Alle 20:30 si terrà l’evento di punta della prima giornata: la presentazione in anteprima nazionale del film Criature (Italia 2024) di Cécile Allegra, tratto dall’omonimo romanzo della stessa autrice e previsto nelle sale dal 5 dicembre. Al Cinema De Seta, lunedì sera, sarà presente la regista Cécile Allegra, accompagnata da un collegamento in diretta con l’attore protagonista Marco D’Amore, noto per il suo ruolo nella serie Gomorra.
Fonte: cinecittanews.it
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