Editoriali
Giovani sposi in crisi per la pandemia
Una ricerca condotta su scala nazionale ha fatto emergere dati davvero preoccupanti. Il campanello d’allarme lo hanno suonato gli avvocati matrimonialisti per bocca del loro presidente nazionale, l’avvocato Gian Ettore Gassani, il quale ha dichiarato che ”la pandemia ha creato l’emergenza familiare, non solo quella economica”. Nel 2020 c’è stato un aumento delle separazioni del 60% rispetto al 2019. Gli ha fatto eco Matteo Santini, il direttore scientifico del Centro Studi ricerche diritto alla famiglia e minori che ha dichiarato all’ANSA che sono aumentate le separazioni dovute alla convivenza forzata, identificandola come “fonte di tutti i problemi principali all’interno della coppia. Vivere sotto lo stesso tetto 24 ore su 24 comporta la rottura di quegli equilibri che la distanza spesso riesce a garantire. Per un uomo abituarsi a risiedere fra le mura domestiche, prendendosi in carico faccende mai svolte prima, forse non è semplice. Così come può essere arduo per una donna avere una presenza fissa in casa che aumenta le mansioni da compiere. Battibecchi e lamentele diventano il nuovo pane quotidiano”, ha dichiarato Santini. Alla crisi di coppia si associa il calo delle nascite; a dicembre 2020, nove mesi dopo la prima zona rossa, il numero dei nati a Palermo è di 378, in diminuzione del 25,4 per cento rispetto ai 507 del 2019. Per i matrimonialisti italiani, la convivenza forzata dovuta alla pandemia in questo senso forse ha aiutato a far emergere quei lati oscuri, nascosti, estremizzati da una situazione a cui non si era abituati. Fra le cause che hanno portato alla crescita delle separazioni vi è per il 40% l’infedeltà coniugale, anche virtuale, e per il 30% la violenza familiare. Tutti questi motivi hanno un elemento comune: la caduta di maschere preesistenti o di doppie vite, o l’emergenza di problemi molto più gravi. Dunque, si può ben dire che vi sono ragioni ben più profonde, insite nell’individuo e nella coppia che non possono essere ridotte al “lockdown”, ma che forse, proprio grazie al lockdown, si sono mostrate in tutta la sua interezza”. Nei giorni scorsi, intervistata dalla giornalista di Repubblica Palermo, Scarafia, l’avvocatessa Caterina Mirto, ha dichiarato: “coppie di giovani sposi, con figli piccoli ma anche senza figli, sono esplose e con fragore; la pandemia è come una guerra e tutte le relazioni vanno in tilt se non sono fondate su una forte maturità personale”. Molte delle coppie che si sono presentate alla porta del suo studio erano sposate da pochissimo, scrive la redattrice; esattamente le coppie che avrebbero dovuto fare i figli e che invece hanno passato il tempo a litigare. Senza aperitivo, senza palestra – continua Mirto – senza le maratone con amici e parenti dei fine settimana, le giovani coppie si sono ritrovate a fare i conti con le motivazioni alla base del loro legame.