Editoriali

La Sicilia non guarda ai giovani.

Published

on

E’quanto emerso da un incontro a Palermo organizzato da CGIL Sicilia. “Il mercato del lavoro offre poche opportunità, carenti sono le infrastrutturazioni sociali, in tanti scelgono di andare via. Da ora al 2030 ci saranno almeno 100 mila persone in meno nell’Isola e non solo per effetto della denatalità, ma anche dell’emigrazione. È un dato di fatto, ha dichiarato il rappresentante sindacale Alfio Mannino, che quello siciliano non sia un mercato del lavoro a misura di giovani. Tra difficoltà a trovare occupazion

SOFIA, BULGARIA – DECEMBER 07: A young Roma couple walk with suitcases outside the main bus station on December 7, 2013 in Sofia, Bulgaria. Restrictions on the freedom of Bulgarians and Romanians to work in the European Union are due to run out by December 31, though several EU leaders, including British Prime Minister David Cameron, are considering imposing temporary restrictions to cut the flow of Romanians and Bulgarians arriving in EU countries. Many EU nations have voiced concern over too many Bulgarians and Romanians arriving and applying for social benefits. Romania and Bulgaria are both EU members though their citizens do not yet receive the same rights as citizens of other EU nations. (Photo by Sean Gallup/Getty Images)

e, precarietà, bassi salari, diritti negati, i giovani e le giovani dell’isola spesso sono costretti a guardare altrove per trovare lavoro o finiscono col rimpinguare le fila dei Neet, di coloro cioè che né studiano né lavorano né seguono percorsi di formazione. Le assunzioni di giovani tra i 16 e i 29 anni in Sicilia, secondo i dati Istat tra il 2021 e il 2022 sono calate di 3.105 unità. Quelle complessive hanno registrato un + 5.700 assunzioni a tempo indeterminato, ma un – 5.779 dei tempi determinati. Le nuove assunzioni – spiegano alla Cgil – sono in realtà trasformazioni di rapporti di lavoro in un mercato del lavoro statico. Nell’isola complessivamente meno di un contratto su 7 è a tempo indeterminato. Tra i giovani prevalgono i contratti precari, a somministrazione, di apprendistato, i tempi determinati. C’è anche una sacca di lavoro nero e senza diritti. Secondo i dati Istat relativi al 2021, la disoccupazione giovanile si attesta in Sicilia al 24%, in pratica. Molti giovani finiscono tra le file dei Neet che nell’Isola si attestano a quota 40,1% (nel Nord- Est sono il 18%), percentuale che sale al 56% se si guarda alla sola componente femminile (studio della Cgil). “Sono necessari interventi strutturali per lo sviluppo, creando un’apposita agenzia – dice Alfio Mannino – guardando alle vocazioni dell’isola e ai percorsi di transizione ecologica. Noi chiediamo anche un piano straordinario di assunzioni nella pubblica amministrazione che sconta oggi un vuoto di organico di oltre 40 mila unità. Bisogna contemporaneamente investire per una istruzione e formazione di qualità, puntando sui settori innovativi”. La speranza è nel PNRR, l’amministrazione dello Stato sconta una carenza stimata in quasi il 30 per cento della pianta organica. Così, dopo decenni di assunzioni congelate, si tenta di sopperire alla vistosa carenza di personale. Queste assunzioni hanno come obiettivo la ricerca dell’efficienza della macchina amministrativa in vista dell’attuazione degli interventi legati al piano di resilienza. Si corre ai ripari per rimpolpare l’organico statale e svecchiarlo con un piano di reclutamento che prevede l’immissione di migliaia di figure amministrative e tecniche, sia laureate che diplomate. In particolare, saranno assunti dirigenti, funzionari, segretari di legazione, assistenti amministrativi, tecnici e informatici, direttori, cancellieri, medici, ispettori, operatori e altri profili. Colmare i vuoti in organico non sarà semplice: la pubblica amministrazione non attrae più come un tempo, soprattutto i profili ad elevata specializzazione, a causa della distanza da casa e di stipendi troppo bassi rispetto a quelli offerti dai privati.

Click to comment

In Tendenza

Exit mobile version