Editoriali

Cari giovani voi non siete il futuro, siete il presente!

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E’ questa la conclusione del discorso che papa Francesco, ha fatto ai giovani economisti, attraverso un videomessaggio, al termine del secondo evento di “Economy of Francesco”. Collegati in streaming da 44 Paesi i giovani hanno affrontato temi come la lotta alla povertà, l’istruzione, l’ambiente, capisaldi per dare un’anima all’economia. Ecco una parte del discorso del santo padre: “A voi, giovani, rinnovo il compito di rimettere la fraternità al centro dell’economia. Mai come in questo tempo sentiamo la necessità di giovani che sappiano, con lo studio e con la pratica, dimostrare che una economia diversa esiste. Non scoraggiatevi: lasciatevi guidare dall’amore del Vangelo, che è la molla di ogni cambiamento e ci esorta a entrare dentro le ferite della storia e risorgere. Lasciatevi lanciare con creatività nella costruzione di tempi nuovi, sensibili alla voce dei poveri e impegnatevi a includerli nella costruzione del nostro futuro comune. Il nostro tempo, per l’importanza e l’urgenza che ha l’economia, ha bisogno di una nuova generazione di economisti che vivano il Vangelo dentro le aziende, le scuole, le fabbriche, le banche, dentro i mercati. Seguite la testimonianza di quei nuovi mercanti che Gesù non scaccia dal tempio, perché siete suoi amici e alleati del suo Regno. Cari giovani, fate emergere le vostre idee, i vostri sogni e attraverso di essi portate al mondo, alla Chiesa e ad altri giovani la profezia e la bellezza di cui siete capaci. Voi non siete il futuro, voi siete il presente. Un altro presente. Il mondo ha bisogno del vostro coraggio, ora. Grazie!”. Quanta bellezza e intensità nelle parole di Francesco, che si distaccano dai teologismi e vanno dritti al cuore di coloro i quali vogliono affrontare il futuro con uno sguardo diverso, per nulla proteso verso la ricerca del profitto a tutti i costi, calpestando spesso la dignità dell’altro.  Il denaro come strumento e non come fine! Le parole del papa ribaltano le spietate logiche finanziarie della borsa, si rivolgono a chi non ha il cuore indurito dal cinismo e dall’egoismo, ma al contrario vuole creare benessere diffuso ribaltando ogni logica di profitto. E se è vero che una economia diversa esiste, va insegnata nelle scuole e nelle università per preparare i giovani del futuro. Si parla sempre più di economia sociale, caratterizzata dalle attività senza scopo di lucro e di utilità sociale realizzate dalle organizzazioni di terzo settore che nel loro agire sono mosse da principi quali la reciprocità e la democrazia. Nel manifesto della Direzione Generale del Terzo settore e della Responsabilità sociale delle imprese si parla infatti di promozione e sviluppo di tutte quelle  organizzazioni del Terzo settore con attività, progetti e iniziative realizzate in ambito nazionale, comunitario (programmazione Fondo Sociale Europeo 2014-2020) dalle realtà del terzo settore in collaborazione con: Amministrazioni centrali, Enti territoriali, Organismi comunitari e internazionali, scuole, università, imprese.

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