Editoriali

Giovani d’azzardo!

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Gambling, ovvero gioco d’azzardo ne sono sempre più coinvolti i giovani. Chi lo pratica porta con sé un rischio che, in particolare gruppi di persone ad alta vulnerabilità, può sfociare in una vera e propria dipendenza comportamentale (Gioco d’Azzardo Patologico – GAP). Secondo gli esperti, questa condizione è ormai riconosciuta come un disturbo compulsivo complesso e cioè una forma comportamentale patologica che può comportare gravi disagi per la persona, derivanti dall’incontrollabilità del proprio comportamento di gioco, e contemporaneamente la possibilità di generare gravi problemi sociali e finanziari oltre che entrare in contatto con organizzazioni criminali del gioco illegale, anche e soprattutto con quelle dell’usura. È stato calcolato che in Italia sono circa 2 milioni le persone a rischio ludopatia, assieme all’abbassamento dell’età tra coloro che iniziano a scommettere. Sempre sul nostro territorio, si registra la forte popolarità delle macchine da gioco di ultima generazione, vendute in numero tre volte superiore rispetto agli Stati Uniti, e le stime evidenziano che l’Italia detiene il 23% del mercato mondiale del gioco online. Succede quindi che personaggi senza scrupoli non esitano a offrire bonus in denaro a quei ragazzi che avrebbero disertato la scuola per entrare nella sala giochi. La ludopatia coinvolge un numero sempre crescente di cittadini, anche a causa delle continue aperture di sale da giochi o ricevitorie, che invitano a scommettere somme di denaro, principalmente sull’enorme gamma di eventi sportivi internazionali. Al momento non ci sono regole certe, ma è stato accertato il rischio reale di un sovraindebitamento da parte di chi gioca e che spesso deve ricorrere ad amici e parenti e conoscenti, fino al rischio quasi scontato di cadere nella rete degli usurai. Studi clinici ed epidemiologici condotti da importanti organizzazioni scientifiche, hanno dimostrato come il gambling sia una malattia guaribile, e come un’arma efficace si possa trovare nella prevenzione. E’ proprio in questa direzione che enti pubblici e privati, in un momento di grave crisi come questo, possono agire su quanti tentano la fortuna pensando di svoltare economicamente. I più vulnerabili sono gli adolescenti e gli anziani. La prevenzione dunque negli istituti superiori per fare emergere il talento nei giovani, fare crescere in loro l’autostima, e fare prendere loro consapevolezza delle loro piene capacità, per costruire il proprio futuro.

 

 

 

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