Cultura
Mons. Gaetano Zito, “Apripista del cammino Sinodale”
Presentazione del volume di Pino Scorciapino: “Gaetano Zito, Parroco di periferia, intellettuale storico della Chiesa” edito dal Comune di Troina
E’ questo il messaggio che l’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina, ha consegnato ai partecipanti all’incontro di presentazione del libro di Pino Scorciapino, pubblicato a cura del Comune di Troina a due anni dalla morte, in occasione dell’intitolazione del piazzale antistante la Chiesa di San Silvestro, per ricordare la memoria dell’illustre cittadino, sacerdote, scrittore, educatore, archivista, cappellano, guida, e come si legge nel titolo “ parroco di periferia, intellettuale storico della Chiesa”.
Le numerose testimonianze che hanno seguito l’intervento del sindaco di Troina, Fabio Venezia, hanno tracciato il profilo storico e teologico di Mons. Gaetano Zito, da 27 anni, cappellano del Monastero delle Benedettine di Via Crociferi, vox clamanantis della devozione a Sant’Agata, intesa come imitazione delle sue virtù.
Il già corposo curriculum vitae di 54 pagine dell’intellettuale della Chiesa di Catania, cultore di storia delle Chiese di Sicilia, del Beato Dusmet, della festa di Sant’Agata, diventa ora un testo guida da leggere, quasi un “bignami” della storia catanese, ricco di documentazioni e di riferimenti da sviluppare per dare seguito a questo “primo tentativo”, disegno base di un mosaico, che nel tempo potrà avere ancor più sviluppo e vivacità di colori e d’immagini.
La serata del 17 dicembre, data che ricorda l’anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Gaetano, celebrata nella Cattedrale di Catania il 1977 dall’Arcivescovo Mons. Domenico Picchinenna, è stata condotta dal giornalista e amico Luigi Ronsisvalle, nella barocca chiesa del monastero di San Benedetto.
Sfogliando le pagine del libro, che “racconta con acuta sensibilità e asciutta sobrietà linguistica la vivace infanzia, le inquietudini negli anni della formazione liceale a Troina, la vocazione sacerdotale, gli studi a Roma, il ministero pastorale a Catania, ” come ha indicato Mons. Salvatore Consoli, vengono segnati i campi di azione, di lavoro e di servizio: la parrocchia di Monte Po, lo Studio Teologico “San Paolo”, l’Archivio storico della Diocesi, il monastero delle Benedettine.
Dalla lettura del testo appare ben evidente non solo il profilo biografico, ma ancor più la sua ricca e profonda umanità.
Il testo raccoglie anche il testamento spirituale, l’omelia del 25° anniversario di sacerdozio (17 dicembre 2002) ed ancora un mosaico d’interviste, di articoli, di pubblicazioni che innalzano quasi un monumento al sacerdote prematuramente scomparso il 10 ottobre 2019 ed il suo funerale in una Cattedrale stracolma di fedeli e amici di variegata estrazione sociale e culturale, definito “unico”. ne è stato un segno evidente.
Mons. Consoli ha tracciato le linee dell’autopercezione teologica: “Ciò che so fare viene da Dio”; “ ho realizzato ciò che il buon Dio mi chiede ed ha voluto per me” ed ancora della “percezione ecclesiale” di grande amore per la Chiesa di Catania, che ha desiderato sempre più bella.
L’Imam della Comunità islamica di Catania Abdelhafid Kheit, ha definito Mons Zito: “uomo del dialogo” aperto all’interazione culturale multireligiosa e multietnica; Arianna Rotondo, ricercatrice di Storia del Cristianesimo delle Chiese all’Università di Catania, ne ha tracciato il profilo di docente, maestro di metodologia e di ricerca storica, mettendo in luce i sui talenti ed il “carisma della voce dell’abbraccio”; Suor Maria Cecilia La Mela a nome della Comunità monastica, l’ha presentato come “uomo armonico”, padre e guida spirituale, operaio nella chiesa: “cattedrale di fede” e nell’archivio: “cattedrale di conoscenza e di sapienza”, unendo nel numero 27 gli anni di episcopato del Beato Card Dusmet e gli anni di cappellania del monastero donati da Mons. Zito.
Il commosso ringraziamento ai numerosi amici intervenuti da parte della sorella Antonella Zito ha concluso la presentazione del volume, che la benedizione dell’Arcivescovo ha consacrato come rito di memoria e di affettuosa vicinanza nel costante ricordo e Luigi Ronsisvalle ne ha valorizzato la ricca dimensione di “incontro che lascia un segno” e del protagonismo di un “abbraccio” che lo rende ancora presente.
“Ho incontrato un uomo, cresce la mia umanità”. Quanti hanno avuto la fortuna di incontrare Mons. Zito, “sacerdote di tutti”, sono cresciuti in umanità, cultura e impegno di vita cristiana.
Giuseppe Adernò
Cultura
Picasso, lo straniero, viaggio nelle memorie
“Straniero”, è la condizione di un grande artista, Picasso, che attraverso le sue opere ha saputo plasmare la propria identità. La mostra a Palazzo Reale ne magnifica il percorso umano e artistico che comincia con una luce soffusa e calda, suoni indistinti, ritratti di volti appesi al soffitto e l’immagine di un giovane spagnolo che appare spaesato al suo arrivo a Parigi a inizio secolo.
Annie Cohen-Solal, storica e saggista, curatrice della mostra, conduce il visitatore nelle memorie di un grande artista attraverso l’esposizione di novanta opere, concesse dal Musée national Picasso-Paris di cui Cécile Debray è presidente.
A 50 anni dalla morte
A cinquant’anni dalla scomparsa di Picasso, la curatrice ne racconta la vita da un punto di vista inedito, mettendo in evidenza censure e persecuzioni ma anche influenze e passioni. I molteplici elementi presenti nelle sale contribuiscono ad accrescere, nel visitatore, un senso di smarrimento, si ha la sensazione di diventare subito “stranieri”, ai margini di un’unità spazio-temporale sospesa.
Si respira un malinconico senso di distacco quando ci si immerge nelle lettere della mamma di Picasso, lette e diffuse in sala da altoparlanti, e ancora spiccano le fotografie dell’artista insieme ai suoi amici, i documenti personali di un “anarchico”, i video di una realtà storica che non appartiene alla contemporaneità.
Durante questo percorso che anche sensoriale, il visitatore avverte la sensazione di sentirsi estraneo nella contemplazione di quadri, sculture, disegni e ceramiche di “un uomo che vede la realtà diversamente da come tutti la guardano”, così scrisse di Picasso Gertrude Stein, sua amica personale.
La mostra
La mostra è di grande impatto visivo, i pannelli espositivi sono ben curati, il percorso è intuitivo e conduce il visitatore verso un graduale coinvolgimento conoscitivo ed emotivo.
Il progetto segue la traiettoria artistica e politica di Picasso che si dimostra essere in linea con la città di Milano che “cresce e si afferma come grande polo culturale grazie alla capacità di accogliere chi è straniero”, ha dichiarato a margine dell’inaugurazione il sindaco Giuseppe Sala. È questa infatti la visione di una città che vuole offrire occasioni di espressione e di dialogo tra diverse culture, garantendo una crescita progressiva per l’individuo e la società.
Arianna Scinardo
Cultura
Nuova terminologia per indicare le persone disabili
Nella nota inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio di gabinetto del Ministero della disabilità sono indicate le nuove espressioni da utilizzare per indicare le persone disabili.
Al termine “handicappato” che metteva in evidenza il difetto e l’ostacolo, nel tempo è stato sostituito con “soggetto in situazione di handicaps” , poi ancora “soggetto diversamente abile, diversabile, disabile” , tentando di dare valenza e attenzione alla persona e alla diversità nelle manifestazioni di abilità.
Nell’art.4 del decreto legislativo 62/2024 sono indicate le diciture da usare :
“persona con disabilita” oppure in “condizione di disabilità” e poi ancora “persona con necessità di sostegno “ e, a seconda della gravità, si adoperano i termini: elevato- molto elevato – intensivo.
Viene ancora una volta messo in evidenza il concetto e l’espressione “persona” che, come recita, la Costituzione, è soggetto attivo della Comunità, portatore di dignità umana, di diritti e di doveri.
La centralità dello studente, valore guida della comunità scolastica, dovrà trovare adeguato spazio e rinforzo nella società e nella comunità cittadina.
A scuola il buon preside Capodanno, che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla “scuola per tutti” e all’integrazione dei disabili ci ha consegnato un’espressione carica di umanità e di attenzione pedagogica. Gli alunni che allora venivano definiti “handicappati” li indicava, senza etichette, e con saggezza e amorevolezza educativa: “alunni bisognosi di particolari attenzione”.
La società di oggi è chiamata ad essere protagonista di un cambio di passo epocale, perché oltre ad una terminologia rispettosa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, occorre superare e contrastare le manifestazioni che oscillano tra pietismo ed eroismo, e guardare alle abilità delle persone, non a quella che, al massimo, possiamo considerare una loro caratteristica.
Giuseppe Adernò
Cultura
Nuovi ragazzi sindaci a Adrano
Nuovi ragazzi sindaci a Adrano
auditorium dell’Istituto “Giuffrida – La Mela” ha avuto luogo l’insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi del nuovo istituto comprensivo , composto da 10 ragazzi della scuola primaria e 10 della scuola secondaria di primo grado.
Nel corso della cerimonia introdotta dal Canto degli Italiani e dall’ingresso solenne della bandiera tricolore e del Costituzione, il sindaco uscente, Alfio Russo, ha relazionato sull’attività svolta nel corso del suo mandato, evidenziando che questa esperienza lo ho atto crescere nella cultura della partecipazione e della democrazia,
Ha deposto la fascia tricolore che è stata indossata dal nuovo sindaco eletto, Rebecca Romano, dopo aver recitato la formula del giuramento.
L’atto del giuramento è stato firmato dall’assessore all’istruzione Salvatore Italia, dalla preside Tiziana Baratta e dalla mamma,Vincenza Zuccarà, già vice sindaco del Comune.
Hanno quindi giurato il vice sindaco della scuola primaria, Carlotta Schilirò , il presidente del consiglio, Sofia Petralia, gli assessori: Pietro Bulla, Damiano Petronio, Marta Leanza, Lorenzo Di Stefano , Erika Bua , Giulia La Mela, Carla La Malfa, Marta Mannino, Giuseppe Spitaleri.,
Sono stati eletti consiglieri: Luigi Basone, Bianca Ciletta, Raffaele Floresta, Alice Zermo, Matilde dell’Aquila, Karola La Mela, Pietro Leocata, Alberto Alongi, Emanuele Petronio, Carla Foti, Giulia Motta, Ludovica Perdicaro, Giosuè Signore, Francesco Caruso, Ginevra Portale, Carlotta Diolosà, Clarissa Diolosà, Martina Brio, Agatino Cottone.
Analoga cerimonia si è svolta presso l’Istituto Paritario “Santa Lucia” e alla presenza dell’Assessore Salvatore Italia, di Padre Giuseppe Calambrogio, fondatore dell’Istituto, della dirigente Maria Brancato, il neosindaco, Nicholas Giuseppe Cerami ha recitato la formula del giuramento alla presenza dei compagni di scuola media e dei genitori. Dopo aver indossato la fascia tricolore ha presentato il programma di lavoro insieme agli assessori Rosy Ingrassia e Riccardo Coco. Sono stati eletti consiglieri: Salvatore Di Francesco, Emanuele Scalisi e Giuseppe Ludovico Santangelo.
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