Teatro
Francesco Pannofino in scena Al Massimo con i: “Suoceri albanesi”
Definirla una commedia brillante forse è un pò riduttivo , ma il tutto esaurito che si registra come sempre, sotto la direzione artistica di Aldo Morgante, al teatro Al Massimo di Palermo, è la conferma di una stagione virtuosa, che sa regalare al pubblico momenti di grande leggerezza e spensieratezza. Se all’accoglienza di uno splendido teatro (il contenitore) si aggiunge, di settimana in settimana, uno spettacolo (il contenuto) che non tradisce le aspettative, in termini di cast e di scrittura, il mix diventa perfetto. Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, coppia ormai stabile anche nella vita, sono attori di mestiere e gestiscono il palco con grande professionalità e bravura. Lo spettacolo fa tappa a Palermo, dopo il grande successo di critica e di pubblico della scorsa stagione, toccando 50 città, 86 repliche, 50.000 spettatori e una lunga serie di “sold-out”. In questo quadro della borghesia romana firmato da Gianni Clementi, probabilmente il personaggio più pittoresco è il carpentiere albanese Igli (Maurizio Pepe); sogna la Mercedes, anche di seconda mano, la casa a Roma e in Albania, ma odia le persone di colore perché non “c’hanno voja de fa gnente”. Quello di Igli è davvero un personaggio riuscito che entra in scena dopo alcuni cambi a luci spente ma con una scenografia fissa e minimalista, un po’ retrò, con elementi di scena come il computer, datato di vent’anni. I protagonisti sono loro, Lucio (Francesco Pannofino) e Ginevra (Emanuela Rossi), vivono il dramma della figlia adolescente insoddisfatta, Camilla (Elisabetta Clementi), che va su tutte le furie quando il padre le rompe la piastra per i capelli. Lui è un assessore comunale che fu attivista dei giovani comunisti della FGCI, le chef, convinta di una cucina alternativa che avrà scarso successo in casa. E poi c’è l’erborista Benedetta (Silvia Brogi), single, sempre in crisi che sembra di avere trovato a 40 anni suonati la sua anima gemella nel colonnello, vicino di casa (Andrea Lolli), viaggiatore e globe trotter con la fissazione dello Yoga all’alba, ma che si rivelerà omosessuale. Ma quando i due albanesi entrano in casa per una riparazione al bagno, la ragazza Camilla si innamora del fratello di Igli, l’albanese Lucian (Filippo Laganà). Da qui è un crescendo di risate, luoghi comuni e ci scappa anche una gravidanza indesiderata. Dal pubblico tanti commenti per una serie di situazioni che accadono ogni giorno a chiunque nel complicato rapporto genitori – figli adolescenti, marito – moglie. Pannofino è strepitoso, e trascinato dall’euforia del pubblico palermitano si lascia andare anche in qualche parolaccia mi…. dal tipico sapore nostrano. La storia di questa commedia per la regia di Claudio Boccaccini è convincente ha ritmo fino alla fine.