Musica
Francesco Maria Martorana.
Nato a Palermo il 13/11/1984, ho intrapreso lo studio della chitarra all’età di nove anni per dedicarmi, nel tempo, alle musiche popolari del mondo sia dal punto di vista etnomusicologico che da quello pratico, cominciando a studiare altri strumenti a corda quali la mandola ottava irlandese, il cuatro venezuelano e la guitarra portuguesa tipica del fado del Portogallo. Alla musica portoghese, alla quale sono approdato dopo un’approfondita esperienza di bossa nova brasiliana col M°Boris Vitrano, ho dedicato la mia più recente attività entrando a far parte del conjunto del fadista Marco Poeta; lo stesso fadista mi ha voluto al suo fianco in diverse occasioni quali il primo concerto realizzato nel Salento per la commistione tra la pizzica pugliese ed il fado, la diretta radiofonica nazionale su Radio2 da Senigallia (AN), il I Festival Internazionale del Fado di Perugia (a cui hanno preso parte i grandi fadisti portoghesi Pedro Lisboa, Tina Santos e Antonio Chainho, oltre che Fausto Cigliano, Enzo Gragnaniello ed altre personalità della musica popolare), le diverse edizioni dello spettacolo “La Straniera” da T.S.Elliot con le voci recitanti d’eccezione di Alessandro Preziosi e Giancarlo Giannini. Convinto, nonostante le continue ricerche di affinità e differenze tra i popoli, che “non esiste forma d’Arte autentica che non si compenetri nei caratteri della propria terra”, ho collaborato per dieci anni con il gruppo folklorico “I Casteldaccesi e la Corte del Duca” con cui ha suonato in occasione di diversi eventi di rilievo internazionale in Italia e in Portogallo. Ho, inoltre, realizzato una serie di concerti per il Teatrino delle tradizioni popolari “Ditirammu” di Palermo. Nel lungo percorso per diventare un operatore culturale, non smetto di seguire corsi di perfezionamento – come quelli del Festival Internazionale della chitarra diretto dal M°Claudio Marcotulli -, sono studente di Lettere e Filosofia e opero in ambito letterario e teatrale, proponendo, in seno alla sua attività concertistica svolta in varie regioni d’Italia e all’Estero, spettacoli che prevedono un apporto drammaturgico. Con il poeta Tommaso Romano, il M°Mario Modestini e l’attrice Stefania Blandeburgo, sono fondatore della Compagnia delle Sedie Volanti per la quale ho curato la direzione artistica del progetto “Acquerelli dello Scirocco”. Da qualche anno, ormai, la passione per la musica argentina mi ha portato ad impegnarmi in diversi progetti come il “Tinta Tango”, con la cantante Cinzia Lo Pinto, la violinista Roberta Miano ed il bandoneonista e fisarmonicista Pier Paolo Petta, ed il “Maquillaje”, progetto teatrale dedicato alle musiche di Astor Piazzolla realizzato in duo con la violinista Laura Privitera. E poi mi piace tutto quello che è vero, sanguigno!!! Guardate il Blog per i miei progetti attuali!
Cinema
The Blue Planet, musica su immagini di G.Scinardo
Short film inspired by The Blue Planet My entrance for Hans Zimmer Month Scoring Challenge #HansZimmerMonth #SpitfireAudio @Spitfire Audio @Hans Zimmer
Cultura
Gianni Gebbia in scena a Palazzo Riso con l’audiodramma
In Evidenza
Lautari e Francesca Incudine finalisti delle targhe Tenco
LAUTARI E FRANCESCA INCUDINE
TRA I FINALISTI SICILIANI ALLE PRESTIGIOSE TARGHE TENCO
I Lautari, con il loro album Fora Tempu, e Francesca Incudine, con il brano Zinda, sono due degli artisti siciliani finalisti nelle cinquine delle Targhe Tenco – il maggiore riconoscimento italiano riservato alla canzone d’autore – rispettivamente nelle sezioni “Miglior album in dialetto” e “Migliore canzone”.
A stabilirlo è stata una giuria di oltre 300 giornalisti che ora voteranno nuovamente, fino al 5 luglio, per decretare i vincitori assoluti delle varie categorie.
FORA TEMPU (Italysona) dei Lautari, l’ottavo album di questa band catanese di culto, è un invito a prendersi i propri tempi in un’era in cui tutto si misura con l’efficienza e il guadagno. “Ci piace pensare a quel che facciamo – dicono i membri del gruppo – come a un lavoro artigianale che sta scomparendo, come, per esempio, quello dei liutai di una volta (a Catania c’era una grande tradizione di liuteria) che per costruire una chitarra o un mandolino impiegavano anni, ma che alla fine potevano davvero garantire che il lavoro era fatto bene”.
E per sottolineare la natura genuina della loro opera, alla fine del booklet scrivono: “In questo disco non sono stati usati strumenti finti o di natura elettronica. Tutti gli strumenti sono stati maltrattati tanto da farli suonare a dovere”.
Formazione longeva e apprezzata da pubblico e critica, molto attiva sia in Italia che all’estero, i Lautari (Puccio Castrogiovanni, Gionni Allegra, Marco Corbino, Salvatore Assenza e Salvo Farruggio) da trentacinque anni si muovono nel solco della tradizione popolare e del suo rinnovamento, con un progetto che prevede non solo la ricerca e la rielaborazione di canti siciliani ma anche la composizione di brani inediti nel rispetto dei motivi e delle forme tradizionali.
Per anni al fianco di Carmen Consoli, il gruppo può vantare anche collaborazioni con artisti del calibro di Goran Bregovic e, in campo teatrale, Gabriele Lavia, Franco Zeffirelli, Giorgio Albertazzi e Peppe Barra.
FORA TEMPU contiene undici brani, con testi firmati per la maggior parte da Gionni Allegra e Puccio Castrogiovanni e musiche composte dall’intera band, con due eccezioni: PEDDI NOVA che vede la firma di Cesare Basile e VOLARE, brano di chiusura con il testo di Nino Bellia.
IL VIDEO:
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