Cultura
Studenti della Turchia ospiti a Motta S Anastasia
Mentre giungono le notizie del tragico terremoto che ha colpito la Turchia, un gruppo di studenti del Nord della Turchia, non colpita dal terremoto, sono ospiti dei ragazzi dell’Istituto “G. D’Annunzio” di Motta S Anastasia nell’ambito del progetto Erasmus + “Everyone is someone” che coinvolge studenti della Polonia, Grecia, Estonia e Lituania.
Accompagnati dai docenti, i 22 studenti anche di ginnasio e liceo dal 6 al 10 febbraio hanno vissuto un’originale esperienza di apprendimento.
Il dirigente Giancarlo Garozzo e i docenti dello staff: il referente Davide Amore, e gli insegnanti Laudani, Gimmillaro ,Gullo, Aiello, Mastrantonio e Mazzaglia, hanno preparato una speciale accoglienza al Castello di Motta con l’armonia degli sbandieratori e le colorate bandiere dei tre rioni e, con il coinvolgimento dei genitori, gli ospiti hanno gustato le deliziose specialità siciliane.
La visita alla Città di Catania: Piazza Duomo, Monastero dei Benedettini, Castello Ursino, ha avuto, grazie all’intervento del preside Giuseppe Adernò, una particolare solennità nell’incontro istituzionale in Prefettura. Accolti dal Prefetto, Maria Carmela Librizzi, la quale ha rivolto un pensiero speciale alle popolazioni della Turchia e della Siria, colpiti del terremoto, gli studenti hanno appreso nozioni dell’ordinamento del Governo italiano, e del compito specifico della Prefettura nel territorio provinciale.
Una seconda visita istituzionale è stata presso il Palazzo degli Elefanti e gli ospiti hanno ammirato gli eleganti saloni del Municipio e nella sala del Consiglio comunale, il presidente del Consiglio, Sebastiano Anastasi, ha illustrato le caratteristiche della città di Catania, il mare, la montagne, l’arte, la cultura.
Con ammirevole competenza e proprietà linguistica il sindaco dei ragazzi, Alice Coletta, ha svolo il compito di traduttrice e interprete degli interventi nei confronti degli ospiti.
La visita alla città di Taormina, nonostante il tempo poco clemente, ha consentito agli studenti stranieri di conoscere una porzione di Sicilia e sono rimasti ammirati dell’imponenza dell’Etna fumante e ammantata di neve.
A causa dell’allerta meteo non è stato possibile svolgere il programma previsto per la giornata conclusiva con la socializzazione dei progetti e delle attività didattiche ed in particolare del Consiglio Comunale dei Ragazzi, avviato proprio nella scuola di Motta 30 anni fa ed il corso ad indirizzo musicale.
Ogni incontro arricchisce e fa crescere la nostra umanità i ragazzi stranieri hanno molto apprezzato il sistema scolastico italiano e i ragazzi della scuola di Motta S Anastasia hanno vissuto una bella settimana di scuola, in modo diverso dall’ordinario, e sempre ricca di nuovi apprendimenti culturali e sociali.
Cultura
I 165 anni di JOHN DEWEY
L’Istituto JOHN DEWEY ricorda il 165 anniversario del grande filosofo e pedagogista
Il 20 ottobre si ricordano i 165 anni dalla nascita di John Dewey, a Burlington, nello stato del Vermont, ancora oggi riconosciuto come uno dei più importanti intellettuali statunitensi del suo tempo, eclettico e influente.
Ricordare la sua data di nascita (1859) significa fare memoria della lezione di pedagogia attiva che qualifica l’apprendimento degli studenti, i quali “imparano facendo”.
Nel volume “Il mio credo pedagogico” (1897) John Dewey propone il modello della “scuola-laboratorio” e della “scuola attiva”, adottato dalla scuola montessoriana, che mette al centro l’alunno, il quale forma la sua personalità anche attraverso l’occupazione in lavori manuali, con l’aiuto dell’insegnante e interagendo coi compagni.
Di tutto il tempo che si trascorre a scuola, delle tante ore di lezione impartite dagli insegnanti, agli alunni rimane il 20% di ciò che si sente; il 30% di ciò che si vede, con l’apporto delle immagini e delle nuove tecnologie; il 50% di ciò che si fa, adottando la proposta pedagogica di Dewey attraverso il “learning by doing”.
Il fare dà concretezza al sapere e consolida l’apprendimento e quando si lavora in gruppo, adottando il “cooperative learning”, si arriva all’80% di apprendimento efficace
John Dewey, nel contesto di una società in mutamento, comprese che l’educazione per la garanzia per crescita umana e sociale e, per venire incontro ai ragazzi dei quartieri poveri di Chicago trasformo la classe in “laboratorio”.
Scompaiono i banchi, con le loro postazioni individuali, sostituiti da tavoli per il lavoro collettivo, scompaiono le materie di studio, sostituite da attività che nascono dagli interessi degli alunni e ne motivano l’approfondimento e la ricerca.
Il maestro scende dalla cattedra, e si fa facilitatore degli apprendimenti degli alunni “guardando tutti e osservando ciascuno” e dalla lezione tradizionale, trasmissiva di contenuti e di regole, si passa all’aula laboratorio, nella quale gli studenti imparano “vedendo fare” e mettono in azione gli apprendimenti divenendo essi stessi protagonisti del “saper fare” attori e costruttori di manufatti che documentano quanto appreso, e con soddisfazione vedono realizzato un prodotto da essi stessi costruito, potenziando l’autostima e l’impegno a crescere e migliorare nello sviluppo di nuove abilità che, ben esercitate, diventeranno competenze.
La classe diventa una piccola comunità, società embrionale, dove si imparano non nozioni astratte, ma cose concrete che si vedono e si fanno.
Le attività pratiche sono svincolate dalla pressione economica e diventano espressione della capacità e dell’intelligenza sociale che matura in ogni studente.
La trasmissione dei saperi, l’incontro con le conoscenze, si completa con il “saper fare”, espressione visibile di un apprendimento efficace, che contribuisce alla modifica del comportamento dello studente nel modo di pensare, sentire e agire,
orientato al “saper essere” del domani della scuola, nell’orizzonte della formazione integrale della singola persona e del futuro cittadino.
John Dewey ha insegnato a considerare la scuola come “il luogo per sperimentare l’agire dell’individuo, il suo relazionarsi con gli altri” e l’educazione viene orientata “nella prospettiva del bene comune e quindi della democrazia”.
La scuola diventa altresì “laboratorio di democrazia”, dove si realizzano anche progetti di partecipazione attiva da parte degli studenti, mediante il “Consiglio Comunale dei ragazzi” nella scuola-piccola città, società democratica embrionale, palestra di democrazia e di cittadinanza attiva, luogo privilegiato di sviluppo sociale in direzione democratica.
“Scuola senza classi”, “Scuola senza zaino” sono le formule dell’innovazione che le tre scuole d’Italia, intitolate a John Dewey, hanno attivato a Catania, a Torino e a San Martino in Pensilis, in provincia di Campobasso, come “scuola del pensiero intelligente”, “scuola progressiva”
L’aver intitolato l’Istituto al grande pedagogista americano testimonia la condivisione e la scelta di un metodo e se ne colgono costantemente i benefici, registrando i positivi risultati conseguiti dagli studenti.
È in cantiere presso l’Università di Catania l’organizzazione di un convegno per celebrare l’evento del 165° anniversario di John Dewey.
Giuseppe Adernò
Cultura
Concorso Nicholas Green 2024
CONCORSO “NICHOLAS GREEN” 2024
Premiazione all’Istituto Cannizzaro nel trentesimo anniversario
el gesto ha commosso l’Italia e ha determinato un vero effetto Nicholas che ha segnato un forte sviluppo alla diffusione della cultura della donazione degli organi In Italia e negli anni successivi all’uccisione di Nicholas i tassi di donazione di organi in Italia sono triplicati, come in nessun altro Paese al mondo. La Regione siciliana con la Legge 15/95, ha promosso , infatti, un concorso, assegnando dei premi in denaro alle scuole delle nove provincie dell’Isola, al fine di diffondere tra i giovani puntuali informazioni sulla donazione La cultura della donazione passa anche attraverso l’annuale concorso che coinvolge gli studenti a riflettere e maturare una particolare sensibilità alla cultura del dono . Tra gli studenti che hanno partecipato al concorso, si registra un reale mutamento nel modo di pensare e di sentire il problema della donazione degli organi e ciascuno diventa “alfiere” di un così nobile valore sociale e culturale, annotando il “Si” o il “Non so” nella carta di identità, così da poter essere dei potenziali donatori.
La commissione provinciale, composta dall’Avv. Salvatrice Feccia, Presidente regionale AIDO;
Angela Maria Giuliano, dell’Ufficio scolastico provinciale; Giorgio Gall, docente presso l‘Istituto Cannizzaro di Catania; Maria Rosaria Alessi, docente di Arte e Immagine presso I.C. “Pizzigoni-Carducci” di Catania; Sebastiano Benedetto Leone , Docente di Scienze e Tecnologie informatiche presso I.I.S. “Fermi-Guttuso” di Giarre, ha esaminato le numerose produzioni letterarie e artistiche inviate dalle scuole di ogni ordine grado ed ha assegnato i seguenti premi:
Per la Scuola Primaria sono stati premiati: Amalia Garofalo, I.C. “Basso” Scordia, book rilegato “Nicholas, una vita eterna”; due alunni dell’Istituto “Carlo Albero Dalla Chiesa” San Giovanni La Punta autori del plastico : “Mani che offrono la vita” Alessandro Calì e Tommaso Vinciguerra; la classe VA dell’Istituto “G. Fava” di Mascalucia: manufatto pittorico; “Un dono importante”.
Per la Secondaria di I grado: Giorgia Signorelli dell’ I.C. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” San Giovanni La Punta con “Lettera a Nicholas” ; Giovanni Battiati dell’Istituto “Padre Allegra” di Valverde: plastico “Dona un organo, affinché una nuova vita possa sbocciare”; Sofia Capizzi dell’Istituto Dusmet. Doria: fumetto “Nicholas Green”
Della scuola Secondaria di II grado sono stati premiati: Laviani Sipione del Convitto “Cutelli” per la lirica “Mai uno senza l’altro” e due studenti dell’Istituto Cannizzaro: Daniele Russo, autore di un brano musicale “Una parte di noi” e Manuel Coco per il video-intervista “Voci di solidarietà”
Alla cerimonia di premiazione, che ha avuto luogo martedì 10 ottobre, presso l’Istituto “Cannizzaro” di Catania, hanno partecipato: il provveditore Emilio Grasso; Rosalba Laudani, docente referente del Concorso Nicholas Green, presso l’Ufficio VII -Ambito Territoriale di Catania; Giusy Mondella dirigente dell’Istituto “Cannizzaro” di Catania; la presidente regionale AIDO, avv. Salvatrice Feccia, la quale ha illustrato le motivazioni e le procedure collegate all’esercizio del “dono”, illustrando anche lo sviluppo della donazione degli organi in Sicilia; Biagia Finocchiaro la quale ha descritto l’esperienza di trapiantata di cornea ed il preside Giuseppe Adernò, tra i primi promotori del concorso e della Giornata Regionale della Donazione, il quale ha portato il messaggio di saluto di Mister Reginald Green, papà del piccolo Nicholas, il quale con la moglie Margaret è tornato in Sicilia il 29 settembre per ricordare il trentesimo anniversario del piccolo Nicholas.
Cultura
“Concerto con i Poveri”
Vaticano: il 7 dicembre “Concerto con i Poveri” con Hans Zimmer
Nato nel 2015 da un’idea di Riccardo Rossi e Gualtiero Ventura e organizzato da Nova Opera con la Direzione Artistica del Maestro monsignor Frisina, il “Concerto con i Poveri” negli anni si e’ affermato come un evento artistico unico nel suo genere, un appuntamento di solidarieta’ e vicinanza; un viaggio musicale per celebrare la bellezza e la carita’ attraverso il linguaggio universale dell’arte. L’evento e’ Patrocinato dal Dicastero per il Servizio della Caritfwa’ – Elemosineria Apostolica, dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal Pontificio Istituto di Musica Sacra. Le quattro edizioni precedenti hanno visto la partecipazione di alcuni tra i massimi esponenti del panorama musicale internazionale, tra i quali i direttore d’orchestra Daniel Oren e Speranza Scappucci ed i compositori Ennio Morricone e Nicola Piovani, oltre a prestigiose collaborazioni come quella dell’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma, il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, L’Orchestra del Teatro Verdi di Salerno, l’Orchestra Italiana del Cinema e l’orchestra Roma Sinfonietta. La partecipazione del pubblico al “Concerto con i Poveri” e’ con biglietto di invito, previa la compilazione obbligatoria del modulo disponibile dal 18 novembre sul sito internet ufficiale dell’evento (www.concertoconipoveri.org). I biglietti di invito, inviati tramite e-mail, conterranno un QR code univoco che dovra’ essere mostrato in forma digitale o cartacea al controllo accessi il giorno stesso dell’evento. (AGI)
-
Cocker4 anni ago
Il cocker tanto famoso quanto intelligente
-
In Evidenza5 anni ago
Biagio Conte: “Non vince il virus, Dio è più forte”
-
In Evidenza5 anni ago
Sicilia: zero decessi e zero pazienti in terapia intensiva
-
Cinema6 anni ago
Cinema e Massoneria un binomio misterioso e sorprendente
-
Cocker8 anni ago
Il cocker è fra i cani più oziosi del mondo
-
Editoriali16 anni ago
L’invidia è la vendetta dell’incapace
-
Cultura8 anni ago
Le stanze ferite: diario di viaggio nella Real Casa dei matti
-
Cocker9 anni ago
Irish setter, cocker spaniel e cavalier king: “I cani rossi adottati prima degli altri”