Sale a 9 il bilancio delle vittime del virus cinese simile alla Sars mentre il numero di casi accertati nel Paese sale a 440. “C’è la possibilità di una mutazione virale e di una ulteriore diffusione della malattia”, ha avvertito il vice ministro Li Bin della Commissione sanitaria nazionale cinese, durante una conferenza stampa.
La Commissione ha annunciato misure straordinarie per contenere la diffusione del virus, con centinaia di persone in viaggio in Cina per le festività dell”anno lunare‘. La Sars, tra il 2002 e il 2003, uccise quasi 800 persone.
Il nuovo virus, con focolaio nella città cinese di Wuhan, è stato individuato anche in altri Paesi asiatici (Thailandia, Corea del Sud, Giappone e Taiwan) mentre gli Stati Uniti hanno confermato martedì il primo caso. Mercoledì c’è in programma una riunione straordinaria dell’Organizzazione mondiale della Sanità per stabilire se il virus rappresenta un’emergenza globale.
Intanto, il Partito Comunista Cinese ha avvertito i funzionari locali di non nascondere i casi dell’epidemia, come avvenuto durante l’epidemia di Sars nel 2002-2003. “Chiunque deliberatamente ritardi o nasconda di riportare casi per il proprio interesse sarà inchiodato al pilastro dell’infamia per l’eternità”, ha avvertito la Commissione per gli Affari Politici e Legali del Pcc dal proprio account social, citato dal South China Morning Post.
Nel messaggio, l’organo del Pcc invita i funzionari alla trasparenza per evitare i rumors e ridurre i timori dei cittadini, citando l’epidemia di Sars dei primi anni Duemila, segnata da ritardi e occultamenti dei casi che hanno colpito la credibilità del governo e la stabilita’ sociale. “Ingannare noi stessi peggiorerà soltanto l’epidemia”, conclude il messaggio, “e renderà un disastro naturale controllabile un disastro umano estremamente costoso”.
Un primo caso sospetto è stato registrato in Australia. Un uomo di Brisbane, che ha famiglia in una zona vicino a Wuhan e che ha manifestato problemi respiratori di ritorno da un viaggio nella città, è stato sottoposto a test medici per accertare la presenza del coronavirus. Lo ha confermato la chief health officer dello Stato australiano del Queensland, Jeanette Young, specificando che l’uomo si trova in isolamento nella propria abitazione. “Abbiamo fatto test su di lui e stiamo aspettando i risultati”, ha detto la dirigente sanitaria citata dai media australiani.
Intanto quindici membri dello staff ospedaliero della città sono state infettate dal coronavirus all’origine della malattia. Lo hanno comunicato le autorità sanitarie di Wuhan dal proprio account Weibo, la piattaforma di social network più utilizzata in Cina, all’indomani della prima conferma della trasmissibilià del virus da uomo a uomo.
Oltre ai quindici casi accertati, di cui uno in condizioni critiche, anche un sedicesimo membro dello staff medico è sospettato di avere contratto il virus ed è stato anch’egli ricoverato in quarantena come i suoi colleghi.
Il Capodanno lunare che comincia in questi giorni rischia di diventare il canale di diffusione più temibile della patologia. La Farnesina ha emesso un avviso a chi viaggia nella provincia dello Hubei, dove si trova Wuhan, in cui chiede a chiunque sia entrato in contatto con animali e presenti sintomi influenzali di contattare un medico. Dalla provincia meridionale cinese dello Yunnan, dove si trova in visita di ispezione, il presidente cinese, Xi Jinping, ha chiesto “controlli efficaci” per frenare l’epidemia e ha sottolineato la necessità di “mettere al primo posto la salute e la vita delle persone”.
La Commissione Nazionale per la Sanità cinese ha reso noto di avere inviato una squadra di esperti a Wuhan e di avere rafforzato le misure di prevenzione e controllo in vista delle festività del capodanno cinese, quando centinaia di milioni di persone viaggiano in tutto il Paese. La situazione è ancora “prevedibile e controllabile”, secondo la Commissione, che aggiunge, però, che la fonte del coronavirus non è stata trovata. Singapore, intanto, ha rafforzato i controlli sui viaggiatori che entrano nella città-Stato asiatica dalla Cina mentre l’amministrazione di Hong Kong ha annunciato che chiederà ai viaggiatori in arrivo da Wuhan di compilare un modulo sullo stato di salute all’arrivo all’aeroporto.