Cultura
“Ci hanno nascosto Danilo Dolci”
Cosa accomuna un maestro elementare, Giuseppe Maurizio Piscopo, 40 anni trascorsi nelle scuole, spesso più difficili, a insegnare ai bambini la cultura della non violenza e l’impegno per la giustizia sociale, con l’intellettuale Danilo Dolci, anche lui educatore, che fra gli anni ’50 e ’60 scelse la Sicilia per promuovere il suo pensiero soprattutto alle giovani generazioni?
E’ inevitabile, per chi conosce bene il poliedrico Piscopo, che è anche compositore e musicista, che il titolo che ha voluto dare alla sua ultima “creatura” editoriale: “Ci hanno nascosto Danilo Dolci”, pubblicato da Navarra editore, pensare che può essere una provocazione del nostro tempo. La sua è stata una ricerca sul campo, prima di scrivere questo prezioso volume, ha girato tante biblioteche non riuscendo quasi mai a trovare i libri di Dolci, autore di più di 80 pubblicazioni di cui 25 di poesie. Cita “Chi gioca solo” il volume di 328 pagine, pubblicato per la prima volta nel 1966 da Einaudi. Un’opera ancora oggi attuale che analizza le dinamiche sociali e politiche della Sicilia del dopoguerra, con particolare attenzione al fenomeno mafioso e alle sue connessioni con il potere politico. Piscopo si interroga come mai in Italia non c’è traccia del volume e nessuno ne parla mentre si continua a leggere in Inghilterra e in America? Danilo Dolci affermava che “Chi gioca solo non perde mai”, riprendendo un antico proverbio siciliano, e scrive: “Una delle risposte più illuminanti è condensata nel significato locale della parola “associazione”, che significa molto molto spesso “associazione a delinquere”: tutti coloro non vogliono dunque correre rischi, non mirano certo volentieri ad associarsi.”
Il pensiero di Dolci
Piscopo ci fa riscoprire con questo libro la bellezza del pensiero di Dolci, contro chi in tutti questo anni lo ha voluto oscurare, da qui il sogno di farlo inserire nei piani didattici dalla scuola elementare all’università. Oggi i giovani si infiammano contro la guerra, Dolci ha dimostrato che la nonviolenza non è rimanere passivi, anzi, significa sprigionare una forza attiva e potente per il cambiamento sociale. Riprendendo gli scritti, Piscopo evidenzia quella partecipazione popolare capace di costruire una democrazia dal basso. Approccio ancora attuale se si pensa ai giganteschi numeri di chi sceglie di non andare a votare perché disilluso dalla politica.
Il libro
Il libro evidenzia bene la lotta di Dolci contro la povertà, la mafia e le disuguaglianze sociali, temi ancora di grande attualità che affliggono il mondo. Ecco perché ci ricorda l’importanza di impegnarsi per una società più giusta e inclusiva. Ma tornando all’attività di maestro elementare svolta da Piscopo, i suoi bambini di un tempo, sono gli adulti di oggi e qualcuno lo ha pure associato alla maieutica di Socrate, la stessa tecnica utilizzata a Borgo Parrini da Dolci che mirava a fare emergere la consapevolezza e la creatività dei giovani, promuovendo in loro lo sviluppo personale e comunitario.
Dolci considerava l’educazione come uno strumento fondamentale per la crescita individuale e sociale. La sua attenzione all’educazione come motore di cambiamento è ancora attuale per formare cittadini consapevoli e responsabili. Lo conosce bene Piscopo il documentario realizzato da due ex studenti della sede siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia, Leandro Picarella e Giovanni Rosa, dal titolo: “Dio delle Zecche”. In questo lavoro i giovani cineasti raccontano la figura, la storia, le opere di Danilo Dolci, attraverso il viaggio che il figlio più giovane, En, percorre dalla Svezia, Paese in cui è cresciuto, fino a Trappeto. Un viaggio per luoghi e persone, ma soprattutto un viaggio attraverso il tempo, alla ricerca della memoria perduta di un intero paese. Una memoria fatta di lotte, di scioperi alla rovescia, di marce per la pace. Una memoria nonviolenta.
Il libro “Ci hanno nascosto Danilo Dolci” con l’introduzione di Salvatore Ferlita e la post fazione di Amico Dolci, contiene interviste inedite e diverse fotografie concesse da Giuseppe Leone e Melo Minnella, alcune tratte dall’ archivio del Centro per lo Sviluppo Creativo “Danilo Dolci”. L’autore, assieme a Pier Paolo Petta, esegue con la fisarmonica la colonna sonora “Spine Sante”, trascritta da Gioacchino Zimmardi. Una vera chicca e un buon motivo per acquistare il libro.
Ivan Scinardo
Cultura
Mario Cocco primo sindaco dei ragazzi
Originale lezione di Educazione Civica al Palazzo Minoriti
Mario Cocco primo sindaco dei ragazzi dell’Istituto “Quirino Maiorana” di Catania
Nel corso di una solenne cerimonia, per la prima volta nell’aula consiliare della Città Metropolitana, al Palazzo Minoriti, Mario Cocco, primo sindaco dei ragazzi dell’Istituto “Quirino Maiorana” ha recitato la formula di giuramento impegnandosi “a collaborare per il bene scuola piccola città e per la crescita sociale e civile della Comunità scolastica”.
La cerimonia ha avuto inizio con l’Inno d’Italia, l’ingresso della bandiera tricolore e del testo della Costituzione.
Con il patrocinio della Città Metropolitana, il Capo di Gabinetto, Gianluca Emmi ha presentato i saluti del Sindaco Enrico Trantino ed ha introdotto la cerimonia il vice prefetto vicario, dott.ssa Maria Giovanna Conti , accogliendo il giuramento del Sindaco dei ragazzi, Mario Cocco, del Vice Sindaco Giacomo Rizzo, della Presidente del Consiglio Sofia Centorbi.
Grande l’emozione degli studenti nel sentirsi protagonisti attivi di una speciale “lezione di Educazione Civica”, svolta nel prestigioso contesto dell’aula consiliare, alla presenza anche dei genitori che hanno molto apprezzato gli interventi degli assessori nei singoli settori: Marco Leonardi alla cultura, Sebastiano Longo all’ambiente, Delia De Zan all’inclusione e alle pari opportunità, Enea Ferreira Cruz allo sport.
I consiglieri eletti sono: Clara Franco, Edoardo Smedile, Alessio Trovato ,Elena Scuderi, Alessandro Pino, Giacomo Bevilacqua, Andrea Quedreago, Miriam Mammo e Giada Santocono.
Un vivo apprezzamento per la lodevole iniziativa è stato espresso dalla Dirigente Gisella Barbagallo, dai docenti: Anna Arcidiacono e Mariagrazia Amico, ed dal papà del sindaco dei ragazzi, il quale insieme alla moglie ha firmato l’atto di giuramento, quale segno di condivisione del progetto che coinvolge la scuola e la famiglia.
Un particolare ringraziamento è stato indirizzato ai docenti che hanno coordinato e guidato la realizzazione del progetto che in questa prima fase ha coinvolto soltanto le classi seconde e tutti insieme hanno dimostrato competenza e impegno.
Il preside Giuseppe Adernò, promotore del progetto, ha rinnovato ai neo eletti l’impegno del CPS, sigla che sintetizza la Cultura e l’impegno nello studio, la fedeltà alla Costituzione; la Partecipazione attiva e democratica ed infine, utilizzando la metafora della “tuta dell’operaio”, la dimensione del Servizio, perché la politica, ricerca del bene comune, è un servizio alla comunità scolastica e cittadina e va vissuta con la gioia e con l’entusiasmo di un sogno da realizzare insieme per un futuro migliore.
Gli auguri di Buone feste, anche a nome del Prefetto, Maria Carmela Librizzi, da parte del viceprefetto vicario Maria Giovanna Conti, hanno concluso l’originale giornata scolastica.
Cultura
Sofia Sapienza sindaco dei ragazzi
Con viva emozione Sofia Sapienza, alunna della classe seconda ha solennemente giurato di impegnarsi “ a collaborare per il bene della scuola, piccola città e per la crescita sociale e civile della Comunità scolastica e cittadina ”
Il giuramento con la mano destra sul testo della Costituzione, seguito dal bacio della bandiera tricolore , è stato accolto nella sala consiliare dal Sindaco di Scordia Francesco Barchitta , dal vice Sindaco Gaetano Calandra, dall’assessore all’istruzione Valentina Tringali e dalla dirigente Valeria Bombace.
Hanno giurato il vicesindaco Lorenzo Renda, gli Assessori Maia Barresi, Anna Tambone, Vittoria Motta e Ilaria Di Guardo poi ancora la presidente del Consiglio, Elsa Tambone e i Consiglieri: Michelangelo Russo, Giulia Valenti, Cristian Di Stefano, Maria Frazzetto, Michele Verde
L’atto di giuramento è stato firmato dalle Autorità presenti ed anche dai genitori di Sofia, come segno di condivisione e collaborazione educativa che unisce la scuola e la famigli
Nel discorso di ringraziamento Sofia Sapienza ha elencato i progetti presentati nel corso della campagna elettorale, ringraziando le Autorità cittadine , la dirigente , le docenti e i genitori che hanno condiviso questo progetto didattico per la formazione della cittadinanza attiva.
Con ricchezza di riflessioni e puntuali progetti sono intervenuti gli assessori eletti e quindi gli amministratori della Città hanno espresso plauso per l’iniziativa in linea con la recente Legge Regionale n. 19 del 22 maggio 2024 con la quale si sollecita l’attivazione del Consiglio comunale dei Ragazzi in tutti i Comuni dell’Isola.
Scordia si colloca tra i comuni virtuosi, avendo attivato il progetto nelle due scuole del Primo grado di istruzione.
Un particolare ringraziamento è stato indirizzato dalla Dirigente Bombace , al preside Giuseppe Adernò, ideatore del progetto e coordinatore dei CCR; alle professoresse Mariella Centamore, Elisabetta Ossino, Antonia La Torre.
Particolarmente significativo è stato il messaggio di essere “VIP” applicando i principi dei Valori. dell’Istruzione e della Personalità, traguardo finale del percorso scolastico e formativo
Cultura
Matilde Capizzi, sindaco dei ragazzi dell’Istituto John Dewey
Originale lezione di Educazione civica al Palazzo degli elefanti.
Un concorso per il “bollino blu di qualità- città pulita” per i bar, ristoranti negozi e chioschi che occupano il suolo pubblico.
Una nuova primavera per Catania
Giuro di essere fedele alla Repubblica…. di osservare lealmente le leggi dello Stato. M’impegno a collaborare per il bene della scuola, piccola città e per la crescita sociale e civile della Comunità scolastica“, sono queste le parole che Matilde Capizzi, alunna di quarta primaria, dell’Istituto Paritario “John Dewey “ ha pronunciato con emozione nella splendida sala consiliare di Palazzo degli Elefanti, prima di indossare la fascia tricolore di “sindaco dei ragazzi”
Nel corso della solenne cerimonia, coordinata dal preside Giuseppe Adernò, ideatore del progetto e presidente dell’Associazione dei Consigli Comunali dei Ragazzi, sono stati evidenziati segni e simboli di Educazione Civica: la Costituzione, il bacio della bandiera, la fascia tricolore, l’atto di giuramento firmato dalle Autorità presenti ed anche dai genitori, come segno di collaborazione tra scuola e famiglia nella condivisone del progetto didattico
E’ la prima volta che l’Istituto John Dewey, scuola paritaria ad indirizzo internazionale, realizza il progetto del Consiglio comunale dei Ragazzi e gli alunni della classe quarta, fortemente emozionati sono stati protagonisti di una lezione di Educazione civica.
Alla presenza del vice presidente vicario del Consiglio Riccardo Pellegrino, dell’assessore all’Istruzione Andrea Guzzardi, dei responsabili della scuola Martina Formosa e Mariagrazia Puglisi, e dei i genitori il sindaco Matilde Capizzi, il vice sindaco Matteo Angiolucci, il presidente del Consiglio, Mattia Biagianti, hanno esposto programmi e progetti da realizzare a scuola e in città.
Particolarmente significativa la proposta di un concorso che coinvolge i bar, ristoranti e chioschi e occupano il suolo pubblico al fine di assegnare il “bollino blu di qualità, città pulita” ai titolari degli esercizi commerciali cha mantengono pulito e decoroso lo spazio pubblico occupato.
Il sindaco dei ragazzi ha nominato gli assessori: Chiara Asero, all’ambiente e alla custodia del creato: Annaflavia Augusto, alla solidarietà e alla gentilezza; Manuel Morillo allo sport, Antonio Pampallona alla cultura e all’istruzione e Vittorio Virgilio alla musica e all’armonia.
Il presidente del Consiglio, Mattia Biagianti ha presentato i consiglieri: Andrea Giuffrida, Nathaniel Broomal e Thomas Romano.
Insieme, tutti i ragazzi, anche se ancora piccoli, sono come le rondini e annunciano per la città di Catania una nuova primavera di cittadinanza attiva e responsabile.
Giuseppe Adernò
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