InSalute (Dott.E.Alagna)

Covid-19, necessario cambiare strategia

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Ho isolato e quarantenato centinaia di persone in questi due anni di pandemia, molte delle quali nell’ultimo anno vaccinatesi con seconda o terza dose, risultate adesso positive al Covid-19.

Ebbene queste persone hanno una sintomatologia simil-influenzale: raffreddore, mal di gola o una vera e propria forma influenzale che dura non più di 3-4 giorni.

Nulla a che vedere con la forma di Covid di cui sentiamo parlare in TV o leggiamo nei giornali. Nulla a che fare con il Covid dei soggetti non vaccinati.

Mi chiedo, dunque, quanto sia giusto continuare a tracciare, isolare, quarantenare; nei presidi territoriali che seguo, Salemi Gibellina e Vita, tra non molto, non vi saranno più attività aperte. Ciascuno dei lavoratori di classi (di lavoro) diverse sarà in quarantena/isolamento.
Quanto è corretto mettere in atto le stesse misure di un anno fa? Quanto è corretto continuare a disporre tamponi e quarantene?
Quanto è corretto mettere in atto le stesse misure per soggetti vaccinati e non vaccinati?

Quanto è corretto sottoporre i credenti al vaccino a quarte e quinte dosi se non si pensa a vaccinare prima tutti gli adulti e il mondo intero? Quanto è corretto rimodulare interi ospedali in reparti Covid dedicati con personale sottratto alle normali attività sanitarie?

Quanto è corretto disporre le diverse zone gialle arancioni e rosse sulla base degli ospedalizzati senza distinguere i malati veri dai soggetti positivi asintomatici?

Non possiamo più affrontare questa emergenza con le stesse metodologie. È fondamentale un cambio di passo. Abbiamo oltre l’80% della popolazione generale che è protetta. Chi non si è ancora sottoposto alla vaccinazione dovrebbe farlo in fretta, ma se non ha ancora capito o voluto capire l’importanza del vaccino difficilmente lo farà senza l’OBBLIGATORIETÀ.
Caro presidente del consiglio Mario Draghi Premier, occorre, SENZA SE E SENZA MA, disporre l’OBBLIGATORIETÀ VACCINALE.

Quanto mi ha turbato vedere infinite code nelle farmacie il giorno di Santo Stefano per fare un tampone!
Con oltre 50000 casi al giorno destinati a diventare molti di più nelle prossime settimane, dobbiamo vivere in maniera diversa la convivenza con il virus. Chi è malato deve stare a casa, come sempre si sarebbe dovuto fare per le malattie infettive contagiose e dobbiamo finire con il tracciamento; sarebbe molto utile invece disporre IL LOCKDOWN PER I NON VACCINATI. Non possiamo continuare a mettere in quarantena e in isolamento forzato decine di persone (i contatti) per ogni tampone positivo.

Il rischio, continuando così e’ trovarci tra pochissimo con milioni di persone isolate e in quarantena.
Usciamo dalla visione del Covid come malattia devastante e entriamo nella fase endemica con una malattia più gestibile (nei vaccinati) costruendo regole diverse, e disponendo metodologie diverse per soggetti vaccinati e per soggetti non vaccinati. Altrimenti sarà durissima.

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