Editoriali

Una miserabile follia; riflessioni su Corinaldo

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Questa frase è stata presa da un post che il noto gruppo musicale dei Negramaro ha pubblicato all’indomani della tragedia di Corinaldo in provincia di Ancona in cui hanno perso la vita 5 ragazzi tra i 14 e i 17 anni e una mamma che accompagnava la figlia nella discoteca Lanterna azzurra. Un bilancio pesante con oltre un centinaio di feriti, di cui una decina in gravi condizioni. I Negramaro scrivono: “Un risveglio terribile! Ancona piange sei vittime giovanissime perse in una notte di quelle che doveva essere una festa. E morire per una festa non rientra in nessun genere musicale o “idol generation” che tenga. E’ solo una fottuta miserabile follia”. E lanciano un hastag: #nelcuoreognunodivoiragazzi. E ancora uno dei migliaia di commenti in rete: “Con certe bestie in giro servono servizi d’ordine preparati e inflessibili. Tragedie simili possono e devono essere evitate. Emanuele Filiberto ha scritto: “da un concerto si torna senza voce non senza vita”. Non è tornata a casa Eleonora Girolimini, 39 anni, di Senigallia, madre di 4 figli. Aveva deciso, come fanno molti genitori, di accompagnare in quella maledetta discoteca la figlia di otto anni al concerto del rapper Sfera Ebbasta. Una decisione che si è tradotta in tragica fatalità; proteggere la propria figlia troppo piccola per un evento di adolescenti. Gli spunti di riflessione sono tanti, da questa tragedia emerge una omologazione adolescenziale che spinge i giovani a seguire mode e tendenze a volte inconsapevoli. Psicologi e sociologi lo chiamano gruppo dei pari che ha il potere di influenzare i comportamenti e le attitudini. Può essere considerato come un’agenzia di socializzazione in grado di formare opinioni e orientare il comportamento dei singoli. Gli esperti sostengono che quando gli adolescenti iniziano a sentire il bisogno di evadere dal cerchio –  che sentono troppo ristretto – della famiglia e della scuola, per cercare un proprio mondo individuale più autonomo, il gruppo offre loro accoglienza, protezione e riconoscimento per la nuova identità che essi vanno formando. Questo estraniarsi dalla famiglia ed unirsi ad un gruppo che sia affine a loro ed al loro essere adolescenti, li aiuta a non sentirsi più figli o allievi, ma individui liberi di sperimentare nuove regole, nuovi modi di relazionarsi, nuove dimensioni, le quali, molto spesso, difficilmente si possono esprimere totalmente e in piena libertà in ambienti come la famiglia e la scuola. Il gruppo dei pari è un mondo diverso rispetto alla famiglia e concerne la libertà di espressione di sé stessi e il diritto di esprimere il proprio pensiero e farlo valere. E’ come se si perdesse l’identità individuale. Succede così che molti ragazzini si ammassano a seguire un leader musicale senza una ragione vera, ma quel che è grave  e inquietante è che i bambini vogliono crescere troppo in fretta e tentare di dimostrare di essere più grandi e fare cose da grandi.

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