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Cinema e clima, la rassegna

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Il festival, che mira a scandagliare e sensibilizzare il complesso e sfaccettato rapporto tra l’umanità e il clima che cambia, propone la rassegna insieme all’Associazione Trame e in collaborazione con il Festival du Film Vert.

La rassegna si articola in quattro serate tematiche: Il Volto del Cambiamento Climatico, Effetti e Soluzioni, Serata corti: Arte e Sperimentazione sulla Crisi Climatica, e Rinnovare la Narrativa. Attraverso una selezione di film e una serata dedicata ai cortometraggi, che affrontano il rapporto dell’umanità con l’ambiente e il clima da prospettive diverse e con approcci artistici e sperimentali variegati, Cinema e clima vuole offrire spunti di riflessione e di ispirazione per un futuro più sostenibile.
Ogni serata sarà aperta da un breve momento introduttivo sui temi del film e del festival.

Il 15 gennaio 2025 alle 20:30 la rassegna si apre con un primo appuntamento, dal titolo Il Volto del Cambiamento Climatico.

Il programma

In programma “Siccità” di Paolo Virzì, ambientato in una Roma sconvolta da tre anni di siccità. Il film esplora l’intreccio tra il collasso climatico e l’aridità emotiva dei personaggi, impegnati nella ricerca di una redenzione. Virzì lo descrive come una “preghiera per la salvezza,” dove la connessione tra i protagonisti lascia intravedere un barlume di speranza.

Il 22 gennaio 2025 sempre alle 20:30, invece, per la serata dal titolo Effetti e Soluzioni sarà proiettato il documentario “Apocalypse Plan B” di Caitlin Starowicz e Mark Starowicz. Un’analisi approfondita su due approcci contrapposti per combattere il cambiamento climatico: la geoingegneria e la rigenerazione naturale. Con interventi di geoingegneri che propongono interventi diretti sulla natura per ridurre l’impatto solare e di climatologi che sostengono invece azioni rigenerative, oltre che di vari esperti come Vandana Shiva, il film esplora le implicazioni scientifiche, filosofiche e pratiche di queste scelte.

Sarà invece dedicata ai cortometraggi la serata del 29 gennaio 2025 alle 20:30, che si intitola Arte e Sperimentazione sulla Crisi Climatica.
Tra i corti selezionati: “The Ice Builders“, che racconta come le comunità ladakhi costruiscano ghiacciai artificiali per contrastare la crisi idrica; stralcio da Glacier Dreams, un’opera multimediale di Refik Anadol che combina new media art multisensoriale, machine learning e studi ambientali; “The The Good Story“, sul successo delle zone di protezione marina nell’Adriatico; Vai avanti: il corto che ci esorta alla responsabilità ambientale, realizzato nell’ambito del progetto Nei panni di un film-maker, un atelier estivo proposto dal WWF in collaborazione con RSI EDU e Locarno Kids nel 2024. infine “Refugia, Where life will persist“, ambientato sull’isola giapponese di Yakushima, celebre per le sue cascate, la biodiversità unica e gli antichi alberi Yaku Sugi. Il corto, attraverso le voci di chi protegge questo santuario naturale – come il custode della foresta Tessei Shiba e la sound artist Nadine Schutz – riflette sull’interconnessione tra uomo e natura e sulla necessità di preservare luoghi simbolo della resilienza della vita.

Ospiti dell’incontro saranno i registi Francesco Clerici, co-autore di “The Ice Builders“, e Alberto Molinari, uno dei registi di “The Good Story“, che condivideranno le loro esperienze e visioni sul rapporto tra cinema e cambiamento climatico.

La rassegna si concluderà il 5 febbraio alle 20:30 con il tema Rinnovare la Narrativa e la proiezione di “Captain Fantastic” di Matt Ross. Una riflessione su natura e società attraverso la storia di una famiglia che vive isolata nei boschi, costretta poi a confrontarsi con il materialismo della società moderna. Il film solleva interrogativi sulla sostenibilità e sull’importanza di offrire alternative ai modelli dominanti di progresso.
In calce le sinossi dei film

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