Cinema
Anche l’industria del cinema in profonda crisi
Il periodo d’oro è stato quello del secondo dopoguerra, c’era si la crisi, quando ancora la televisione non era diffusa nelle case delle famiglie. Allora le persone che si recavano al cinema erano anche sette o otto volte quelle di oggi, ed esso rappresentava senza dubbio una delle principali fonti d’intrattenimento.
La crisi
Una crisi che equivale ad una vera e propria calamità per un intero settore, con fatturati che precipitano e prospettive di ripresa molto, molto lontane. Servono quindi interventi immediati a sostegno dell’intero settore culturale per contenere il pesantissimo impatto che l’emergenza sta avendo sulle imprese e sui lavoratori.
L’appello di Cipolletta
Lo chiede Innocenzo Cipolletta, presidente di Confindustria Cultura Italia (CCI), Federazione Italiana dell’Industria Culturale che riunisce le associazioni dell’editoria (AIE), della musica (AFI, FIMI, PMI), del cinema e audiovisivo (ANICA, APA, UNIVIDEO) e servizi per la valorizzazione del patrimonio culturale (AICC), in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, al ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, e al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli