Editoriali

La chiave di tutto è una buona comunicazione

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Lo ha detto Francesco Vaia, direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, partecipando a uno speciale Adnkronos Salute dedicato al disagio psicologico dei giovani italiani. “Per affrontare al meglio il disagio psicologico che stanno vivendo i ragazzi dopo la pandemia serve “una alleanza scuola-famiglia-sanità con un coordinamento nazionale e istituzionale e un tavolo interministeriale e interdisciplinare a Palazzo Chigi”, ha detto l’insigne cattedratico.  Bisogna tornare a dialogare con i nostri giovani – rimarca il direttore – anche sui social che, se utilizzati bene, possono essere il mezzo strategico per vincere le sfide del futuro: contrasto al bullismo e cyberbullismo, educazione sessuale, stili di vita salutari, antibiotico-resistenza. La chiave di tutto è una buona comunicazione – sottolinea – come abbiamo imparato dalla pandemia”.  Gli studiosi sono tutti daccordo che l’adolescenza è la fase della vita di un essere umano più difficile; avvengono grandi cambiamenti che, oltre a coinvolgere in prima persona i ragazzi, chiamano in causa i genitori, spesso impreparati a comprendere le loro peculiari esigenze. La difficoltà maggiore è nel trovare un punto di contatto con il figlio sempre più proiettato in una dimensione rivendicata di autonomia e indipendenza consapevole della trasformazione fisica, e psicologica che lo porterà a pieno titolo a entrare nel mondo degli adulti. Ecco perché è fondamentale per i genitori aiutare i figli adolescenti in questa delicata fase di passaggio. Molti psicologi ritengono fondamentale il dialogo soprattutto nelle scelte che i ragazzi devono prendere, creare quindi un canale di comunicazione sempre aperto evitando imposizioni. Il primo consiglio che viene dato ai genitori è dunque quello di passare il doppio del tempo ad ascoltare piuttosto che parlare. Prendersi del tempo da trascorrere insieme a tuo figlio. Gli adolescenti sono spesso impegnati con la scuola, gli amici ed altri interessi, ma si possono sempre trovare dei momenti adatti per conversare con loro bandendo gli smartphone. La psicologa Simona Lauri, sostiene che l’adolescenza è un periodo in cui i giovani spesso lottano con i vissuti che sperimentano ed il bisogno di sentirsi amati da un lato e dimostrare la loro autonomia dall’altro. In ogni caso non bisogna perdere occasione per manifestare loro amore e affetto, celebrare i loro successi, perdonare gli errori, ascoltarli quando hanno un problema e mostrare interesse per come intendono risolverli. Spesso i genitori sono portati a imporre il loro pensiero, seppur giusto e frutto di una esperienza maturata negli anni, ma non sempre gli adolescenti sono pronti a recepire favorevolmente le indicazioni che vengono dai grandi ecco perché è opportuno fermarsi a riflettere prima di dire no di fronte alle richieste dei figli.

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