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Cultura

La risposta al dilagare del bullismo

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Le indicazioni proposte dal Ministro Valditara per restituire alla scuola la dimensione educativa e formativa sono state lette con diversi tipi di occhiali.

Intese come norme restrittive, sono apparse autoritarie, invece appare ben evidente il richiamo all’autonomia della singola istituzione scolastica e le indicazioni nazionali vanno lette come suggerimenti e guida di possibili scelte da fare in relazione ai diversi contesti e alle particolari situazioni e circostanze che caratterizzano l’evento da esaminare.

Gli obiettivi guida dei provvedimenti da adottare: Ripristino della cultura del rispetto; Affermazione dell’autorevolezza dei docenti e Riporto della serenità nelle scuole, sono condivisi e non solo dagli operatori scolastici; anche le famiglie si sentono coinvolte in questi eventi che creano disagio e scompensi alla regolarità e all’armonia della vita scolastica.

ministro Giuseppe Valditara

Gli studenti

Gli studenti, per la maggior parte, sono il riflesso dell’educazione e dello stile di vita che si respira in famiglia, ma spesso vengono condizionati dal gruppo che si frequenta e da una spiccata voglia di opposizione a tutto e a tutti. I ragazzi di oggi hanno tutto e non sono contenti”.

La scuola è una comunità, non può essere equiparata ad una caserma, ma i principi e i valori della buona educazione non dovrebbero essere messi in discussione.

I regolamenti d’Istituto dettano precise norme di comportamento che necessitano la conoscenza e la condivisione da parte di tutti i componenti della Comunità scolastica. In molti Istituti vengono presentati e discussi in assemblea con gli studenti che diventano in tal modo protagonisti nelle decisioni da assumere e nelle proposte attuative da concordare per un efficace e sereno svolgimento della vita scolastica, nel rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno e ancor meglio nel rispetto dei ruoli specifici che caratterizzano gli studenti, i docenti e i genitori.

Come ha scritto Paulo Freire: “Il voto in condotta non dovrebbe essere un fine, ma un mezzo per educare alla responsabilità e alla consapevolezza” e quindi come “mezzo” va usato in maniera opportuna e adeguata alle circostanze.

La proposta dell’esame di riparazione di Educazione Civica  a settembre per coloro ai quali viene assegnato il 6 in condotta, secondo alcuni viene considerato un richiamo all’importanza non  tanto di una materia di studio, trasversale a tutte le discipline, bensì un richiamo a quel corretto comportamento che dovrebbe scaturire dall’efficacia dell’apprendimento che modifica “il modo di pensare, di sentire e di agire” dello studente e diventa ancor più efficace se supportato da esempi e testimonianze da parte degli adulti.

Certe azioni di bullismo o comportamenti non consoni al corretto vivere civile sono, infatti, espressione di un ribaltamento   del progetto dell’uomo in piedi, secondo l’ordine: pensiero, sentimento, azione (testa, cuore, membra) e mettendo al primo posto l’azione si agisce senza pensare , quasi si cammina a testa giù e piedi in aria  e si provocano gravi danni agli altri e a se stessi.

Prove tecniche di Educazione Civica

Quale aspetto dell’Educazione Civica va riparato a settembre? Con quale criterio e sistema?

Non credo sarà sufficiente studiare gli articoli della Costituzione, e tutti gli altri settori educativi: salute, benessere, legalità, galateo, rispetto delle regole educazione stradale, ambientale come potranno essere recuperate?

Applicando il principio pedagogico del “learning by doing” proposto da John Dewey, potrebbe essere efficace la descrizione illustrativa di un racconto-evento-rappresentazione in cui i personaggi mettono in azione comportamenti corretti all’insegna del rispetto, della legalità e dell’armonia sociale.

Nell’esperienza di attività didattica sul bullismo è risultato di gran lunga più efficace di tante lezioni teoriche la messa in scena della simulazione di un processo in cui i ragazzi stessi hanno svolto il compito di giudice, pubblico ministero, avvocato difensore, giuria, colpevole e vittima.

L’atto di bullismo è stato stigmatizzato e l’apprendimento è stato efficace nella modifica degli stili di comportamento. Anzi, ancora di più, il ragazzo che allora svolgeva il ruolo di giudice, è oggi avvocato e ammesso al concorso di magistratura.

Il fare diventa espressione del pensare e nella scuola è bene che i ragazzi imparino ad “agire senza mai smettere di pensare”.

Giuseppe Adernò

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Cultura

Catania, Concerto nella Chiesa San Giuliano

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Il 40° Anniversario del FEC: Fondi Ecclesiali di Culto appartenenti allo Stato,  è stato celebrato con un concerto sinfonico nella  splendida cornice della Chiesa di San Giuliano, sede dell’ Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, facente parte dell’inestimabile patrimonio del Fondo – istituito con la legge 20 maggio 1985 n 122, attuativa di un Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede, avente come finalità la conservazione, la manutenzione e la tutela del ricco patrimonio artistico degli edifici di culto di grandissimo pregio.

Sono intervenuti: l’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, il Prefetto Maria Carmela Librizzi ; il Questore dott. Giuseppe Bellassai;  il Comandante della Direzione Marittima Sicilia Contrammiraglio Antonio Ranieri; il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Generale Antonino Raimondo; il Comandante Provinciale dei Carabinieri Generale Salvatore Altavilla; il Comandante dell’Aeronautica Militare Colonnello Stefano Spreafico; il Vice Sindaco dott. Paolo La Greca.

Tra i presenti anche il Direttore generale del FEC, Prefetto Alessandro Tortorella il quale ha voluto evidenziare che anche la Chiesa di San Giuliano fa parte dell’inestimabile patrimonio del Fondo, originale per la pianta circolare.

Protagonisti sono stati gli Allievi dell’ Orchestra Sinfonica Giovanile del Liceo Musicale Statale “G. Turrisi Colonna”, presente la Dirigente Scolastica Emanuela Gutkowski, insieme a docenti e solisti: Baritono Salvo Todaro, Tenore Davide Benigno, Soprani Carmen Barone e Lusinè Tishinyan, il Sossof onista Alfio Russo e gli Allievi solisti Rachele Bondici, i quali guidati dalla bacchetta di Fabio Raciti hanno incantato il numeroso pubblico con l’ esecuzione di Musiche Sacre e Sinfoniche di Charpentier, Bellini, Caccini, Bizt, Puccini e Mascagni.

All’ evento, condotto da Salvo La Rosa, hanno preso parte anche 70 bambini del Coro di voci bianche della Chiesa di San Biagio preparati dalla Prof. Linda Giuntalia, i quali, accompagnati dall’ Orchestra hanno intonato l’ Inno Nazionale e cantato l’Inno del Giubileo “Pellegrini di Speranza”.

L’ Arcivescovo Mons. Luigi Renna ha espresso inoltre gli auguri di buon compleanno e parole di ringraziamento al Prefetto Maria Carmela Librizzi per l’ impegno istituzionale e il lavoro svolto con passione al servizio di tutta la Provincia Catanese.

Giuseppe Adernò

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Cultura

Premio Carlo Mazzacurati

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Si svolgerà a Vicenza il 12 e 13 aprile, la seconda edizione del premio, dedicato al regista padovano, prodotto dal Cinema Odeon di Vicenza e dalla Scuola di Cinema #carlomazzacurati, in collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo, che premia il Miglior Personaggio tra quelli dei film usciti nelle sale cinematografiche nell’ultima stagione.
 
Verrà inoltre assegnata una Menzione Speciale al Film Nascosto. Il Premio Carlo Mazzacurati ha un approccio nuovo e indipendente concentrandosi sui caratteri cinematografici che nascono da un’ispirazione artistica pura, non necessariamente protagonisti, ma figure che rimangono credibili nel loro insieme, dando la stessa importanza all’idea, alla scrittura, al casting, alla direzione, all’interpretazione fino ai costumi e il trucco. La menzione speciale al Film Nascosto vuole invece individuare il film italiano che più degli altri avrebbe meritato maggiore diffusione, attenzione e pubblico. (Press Raffaella Spizzichino)
 
Guarda l’intervista a: Marina Zangirolami Mazzacurati (organizzatrice Premio Carlo Mazzacurati)
 
 
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Cinema

Lo spiraglio film festival

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Torna a Roma dal 10 al 13 aprile 2025, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo la quindicesima edizione de “Lo Spiraglio” Filmfestival della salute mentale. Diretto da Federico Russo per la parte scientifica e da Franco Montini per quella artistica e organizzato dal Dipartimento Salute Mentale della ASL Roma 1 e ROMA CAPITALE.

Il festival, che quest’anno premia il regista e sceneggiatore Paolo Genovese, è ormai un appuntamento fondamentale per capire, pensare e conoscere a fondo il mondo della salute mentale. (press: Raffaella Spizzichino), https://www.lospiragliofilmfestival.org

Guarda l’intervista al Direttire artistico Franco Montini

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In Tendenza