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Cinema

Barbera:”Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

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VENEZIA – Il giorno dopo la premiazione di Venezia 73 fa molto discutere, sulle pagine dei quotidiani e nei social, la durata monstre del Leone d’oro The Woman Who Left, 226 minuti. “Quattro ore con Lav Diaz sono una passeggiata”, replica il direttore della Mostra Alberto Barbera e non scherza, visto che il precedente film del regista filippino che vinse a Berlino l’Orso d’argento durava 485 minuti. “Sono convenzioni del secolo scorso, se misuriamo le cose con il tempo, la durata di un film, non capiamo il cinema contemporaneo – aggiunge Barbera, incontrando i giornalisti sulla terrazza del Palazzo del cinema, in un Lido già in disarmo – c’è tutto un pubblico abituato a vedere lunghissime serie tv in streaming tutte insieme per decine di ore, basti pensare al successo di Netflix. Vorrà dire che The Woman Who Left si andrà a cercare quel pubblico nelle piattaforme tv”. Al momento il film di Lav Diaz non è in trattative con distributori italiani. Ma per Barbera: “La lunghezza è l’ultimo dei problemi, Lav Diaz non è un autore facile”.

Per il direttore della Mostra il verdetto di quest’anno è quanto mai equilibrato: “Ci sono film che era giusto far vedere, film d’autore e altri con la capacità sempre in ambito autoriale di dialogare con il grande pubblico”, dice alludendo a Nocturnal Animals di Tom Ford, Jackie di Pablo Larrain, La La Land di Chazelle. Il tentativo di “conciliare il grande cinema d’autore con il pubblico è la missione del Festival”, aggiunge Barbera. Contatti per la distribuzione ci sono anche per The Bad Batch (Netflix?), mentre sono già targati Academy Two sia Frantz, sia Reparer les vivants.

Italia a mani vuote, a parte il primo premio di Orizzonti per Liberami di Federica Di Giacomo, che conferma la vitalità del documentario. “E’ un Esorcista senza effetti speciali ma con uguale tensione”, sottolinea Barbera. “Dal Leone d’oro a Sacro GRA non ha più senso mantenere la distinzione storica tra documentari e fiction, la contaminazione è continua, il documentario usa elementi narrativi e il cinema di finzione incorpora materiale del cinema in presa diretta sulla realtà. In Liberami c’è una tensione narrativa che non viene mai meno”. La vittoria di Federica Di Giacomo, inoltre, riporta una regista italiana sul podio, dopo Roberta Torre nel lontano 1997.

Più in generale sulla nostra selezione: “Il cinema italiano non vive una stagione felice, abbiamo fatto per questo scelte rischiose, anche perché i film dei grandi maestri non erano ancora pronti, pensando più alle tendenze che ai valori assoluti”. Tornate le star e tanti film americani – “segno del grande prestigio di questo festival”, commenta il presidente della Biennale, Paolo Baratta. “Tre film di fila che hanno vinto l’Oscar – aggiunge Barbera – sono stati lanciati qui: gli americani si sono resi conto che venire a Venezia, per quanto costi più di Toronto, è un buon investimento ed un ottimo trampolino internazionale. Poi vanno anche a Toronto perché è importante per il mercato domestico. Comunque stanno già pensando a quali film portare l’anno prossimo”. Baratta sottolinea la centralità della Mostra, che crea valore. “Lav Diaz è nato alla Mostra di Venezia, Tom Ford è nato alla Mostra di Venezia e Konchalovsky è nato alla Mostra di Venezia. La centralità di questa mostra è sotto gli occhi di tutti e la varietà dei premiati corrisponde alla varietà dei film presentati”, afferma. Mentre Barbera conferma che per l’ex aequo sul Leone d’argento alla regia la giuria di Mendes ha chiesto di poter agire in deroga al regolamento “perché ritenevano Konchalovsky ed Escalante entrambi meritevoli del premio. D’altronde succede ed è già successo qui come a Cannes”.

Tornano con segni positivi anche i numeri di bilancio. Gli accreditati di Venezia 73 sono stati +5,14%, gli abbonamenti +10,63%, i biglietti venduti +16,75% per un totale poco sopra i 50 mila tagliandi. Appuntamento per la 74ma edizione al 30 agosto 2017.  (Fonte Cinecittà news – Articolo di Cristiana Paternò)

attends the photocall of 'Liberami' during the 73rd Venice Film Festival at Palazzo del Casino on September 7, 2016 in Venice, Italy.

Cinema

Giornate professionali di cinema

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Alle Giornate Professionali di Cinema – Next Generation si è tenuto il panel “FRANCIA E ITALIA: l’esercizio cinematografico dei due mercati a confronto”. L’incontro ha approfondito ulteriormente i punti toccati nel dialogo avviato durante la prima giornata della manifestazione, al fine di evidenziare come la collaborazione strategica tra esercizio e distribuzione possa generare innovazione e competitività e, soprattutto, come lo scambio virtuoso tra i due Paesi possa stimolare il raggiungimento di nuovi importanti traguardi.

Moderata da Simone Gialdini, Direttore generale ANEC, la discussione è stata nuovamente arricchita dagli interventi di protagonisti francesi e italiani, su tematiche rilevanti tra cui l’introduzione di un calendario unificato per le uscite. Infatti, in Italia manca uno strumento accessibile a tutta la filiera strutturato come quello francese, che offra il quadro completo delle uscite settimanali e mensili, con ampio anticipo.
Sull’importanza di questo strumento si è espresso Xavier Albert, Managing Director, Universal Pictures International, Italy and France, ricordando che, oltretutto, la Francia dispone di strumenti predittivi, come Cineforecast, grazie a cui è possibile compiere una serie di azioni: stimare il mercato, studiare la concorrenza o il target degli spettatori, in base ai film visti in sala.

Un panorama, quello francese, dunque, assai diverso da quello italiano, come sottolineato da Antonio Medici, Vice Presidente Unione Editori e Distributori ANICA, Amministratore delegato BIM, che ha ribadito che una delle differenze tra i mercati dei due Paesi europei consiste nel fatto che la Francia ha pensato, prima e più dell’Italia, al cinema come un sistema industriale. Sebbene la strada per gli italiani sia ancora lunga, tuttavia, l’adozione di strumenti condivisi potrebbe certamente migliorare e facilitare il lavoro delle distribuzioni.
Su strumenti e previsioni si è espresso, poi, Mario Lorini, Presidente ANEC, ricordando il ruolo di Cinetel, e riaffermando che Anec sta lavorando a un database utile a effettuare la valutazione del sistema di sale nazionale.

Anche nel corso di questo secondo panel, infine, sono state approfondite alcune buone pratiche adottate dalla Francia, possibili fonti di ispirazione e miglioramento per l’Italia, grazie a Marc-Olivier Sebbag, Délégué général · Fédération nationale des cinémas français, e a Richard Patry, Presidente Fédération nationale des cinémas français. In particolare, il primo ha discusso dell’importanza delle attività culturali per promuovere la partecipazione del pubblico francese al cinema, citando iniziative come la Primavera del Cinema e la Festa del Cinema, occasioni durante le quali ogni spettatore ha la possibilità di assistere ai film al costo ridotto di 5 euro. L’obiettivo chiaramente è quello di promuovere la partecipazione delle persone di ogni età, soprattutto dei più giovani, destinatari in Francia di un’attenta politica educativa voluta dal Governo. Come sottolineato da Patry, incoraggiare gli spettatori a recarsi nelle sale cinematografiche, raggiungendole facilmente (in Francia, per esempio, ogni spettatore ha a disposizione sale raggiungibili in un tempo massimo di 20 minuti), è una volontà che, peraltro, rende omaggio all’amore dei francesi per il grande schermo, da sempre legato ai loro ricordi più profondi e sentiti.

Le Giornate Professionali di Cinema, principale appuntamento dell’industria cinematografica, sono organizzate dall’ANEC in collaborazione con l’ANICA e si avvalgono del sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Sorrento, della Regione Campania, di SIAE con il patrocinio del MASE, dell’Ambasciata di Francia in Italia, del David di Donatello-Accademia del Cinema Italiano, di Cinema e Immagini per la Scuola; il partner tecnico ufficiale è Cinemeccanica ed il Main Media partner è Cinecittà News.
Sul sito ufficiale della manifestazione www.giornatedicinema.com è possibile consultare il calendario e programma delle convention.

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L’abbaglio, il nuovo film di Roberto Andò

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Pubblicato il trailer de “L’Abbaglio“, il nuovo film di Roberto Andò con Toni Servillo, Ficarra e Picone, in uscita il 16 gennaio per 01 Distribution.

Sinossi – 1860. Giuseppe Garibaldi inizia da Quarto l’avventura dei Mille circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Tra i tanti militi reclutati ci sono due siciliani, Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, un illusionista. Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille iniziano a battersi con l’esercito borbonico, di cui è subito evidente la preponderanza numerica. In queste condizioni, per il generale appare pressoché impossibile far breccia nella difesa nemica e penetrare a Palermo. Ma quando è quasi costretto ad arretrare, Garibaldi escogita un piano ingegnoso. Affida una manovra diversiva al colonnello Orsini, che mette in piedi una colonna di feriti con uno sparuto gruppetto di militi, cui viene affidato il delicatissimo compito di far credere a Jean-Luc Von Mechel, comandante svizzero dell’esercito regio, che il generale stia battendo in ritirata all’interno dell’isola. Inizia così una partita a scacchi giocata sul filo dell’imponderabile, il cui esito finale sarà paradossale e sorprendente.

 

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Le Giornate del cinema per la scuola

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Al via le Giornate nazionali del cinema per la scuola: l’inaugurazione con il Sottosegretario Borgonzoni

La senatrice aprirà lunedì 4 novembre le Giornate nazionali del cinema per la scuola 2024, promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura in collaborazione con Anec

Sarà la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ad aprire lunedì 4 novembre le Giornate nazionali del cinema per la scuola 2024, promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura in collaborazione con Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici), nell’ambito del Piano nazionale cinema e immagini per la scuola. Per il secondo anno consecutivo, docenti e dirigenti scolastici di tutta Italia si riuniranno a Palermo, presso i Cantieri Culturali alla Zisa, trasformati fino al 6 novembre in una grande “Città del cinema per la scuola”. Il programma prenderà avvio alle 15:00 con la cerimonia inaugurale al Cinema De Seta, promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura.

L’inaugurazione con il vice ministro

La cerimonia sarà aperta dai saluti del sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, e vedrà la partecipazione del direttore generale della Direzione Generale per la Comunicazione e le Relazioni Istituzionali del Mim, Giuseppe Pierro, e di Bruno Zambardino, referente per il Piano Nazionale Cinema per la Scuola presso la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mic, che illustreranno le novità del Piano Cips. Alle 16:30, avrà luogo la presentazione dei film in uscita destinati al pubblico scolastico, a cura di Circuito Cinema Scuola e delle case di produzione e distribuzione Universal Pictures e Warner Bros, che presenterà il suo ultimo film d’animazione: Buffalo Kids di Juan Jesús García Galocha e Pedro Solís García (Spagna 2024, 93′), uscito nelle sale il 31 ottobre.

Alle 20:30 si terrà l’evento di punta della prima giornata: la presentazione in anteprima nazionale del film Criature (Italia 2024) di Cécile Allegra, tratto dall’omonimo romanzo della stessa autrice e previsto nelle sale dal 5 dicembre. Al Cinema De Seta, lunedì sera, sarà presente la regista Cécile Allegra, accompagnata da un collegamento in diretta con l’attore protagonista Marco D’Amore, noto per il suo ruolo nella serie Gomorra.

Fonte: cinecittanews.it

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