Cinema
Conversazione su Tiresia, di Andrea Camilleri
Il mito di Tiresia porta con sé un fascino perenne, ha esercitato un ascendente alchemico sin da Omero e Sofocle, passando per Cesare Pavese, Virginia Woolf, Ezra Pound, solo per citare alcuni autori che non hanno potuto fare a meno di trattarlo: tra loro, ultimo in ordine di tempo, Andrea Camilleri, 93 anni appena compiuti lo scorso 6 settembre.
“Questo spettacolo nasce da una scommessa: eravamo con Roberto Andò, un pomeriggio di un anno fa, e ci dicemmo che sarebbe stato bello fare qualcosa con Andrea. Aveva 92 anni, aveva perso la vista, impossibile pensare di portarlo addirittura a Siracusa. Riferii comunque a Camilleri la cosa e dopo un lungo ‘silenzio siciliano’, e dopo un giorno, mi disse: ‘so cosa farò a Siracusa, farò Tiresia’. Per tre mesi ha studiato, ha imparato a memoria 25 pagine di manoscritto – pubblicato a breve da Sellerio – e da qui siamo poi andati con grande gioia al Teatro Greco, un contesto di emozione enorme, con 4000 mila persone strabiliate e ammutolite a tal punto da lasciar sentire il frinire delle cicale”, con queste parole Valentina Alferj, curatrice del progetto, e da sedici anni collaboratrice di Camilleri, ha spiegato la nascita dell’idea.
Conversazione su Tiresia è un film di un’ora e mezza che corrisponde al monologo che Andrea Camilleri ha scritto e recitato lo scorso 11 giugno al Teatro Greco di Siracusa: “volevo fare Tiresia perché volevo affrontarmi”, ha spiegato il maestro. “Stare da solo su quel palcoscenico, cieco, e parlare per circa un’ora e mezza, è una grossa sfida, che volevo fare a me stesso. Ho chiesto così di trovarmi tutto il materiale possibile su Tiresia: dopo 20 giorni avevo quattro faldoni e ho scoperto che Tiresia, che incontriamo per la prima volta nell’Odissea, ha percorso tutta la letteratura mondiale da allora ai giorni nostri, in migliaia di testi. Purtroppo, quelli che cito sono solo un terzo di quelli che ho avuto tra le mani. Ma sono riuscito a organizzare il discorso, a trovare il tono soprattutto, che era per me la cosa più importante, un tono da conversazione tra amici”.
E tono è una delle parole che più sono tornate da parte di chi ha concorso a realizzare il film, per il co-regista (teatrale) Roberto Andò: “Il tono è una peculiarità di Andrea, come scrittore e come uomo: è un narratore straordinario. Lui si è messo in gioco, quasi in pericolo, con il proprio corpo. È un’occasione, questo film, per intrattenersi con qualcosa di molto speciale, non solo perché si tratta di un ritratto di Andrea Camilleri, ma anche perché è una testimonianza su temi che interesseranno le persone più disparate. Andrea si è sottoposto alla disciplina dell’attore, ha fatto le prove con regolarità. La sua grande performance nasce dalla disciplina, ma sempre con la sfida alla voglia di farcela, per questo lo trovo un attore ideale, i grandi non sono capricciosi”.
Il musicista Roberto Fabbriciani, in scena sul palco con Camilleri, a proposito di tono ha spiegato di averne cercato uno “che accompagnasse la musicalissima voce di Andrea. Ho cercato un suono eterno, con uno strumento arcaico come il flauto. Ho cercato di duettare con lui con le note, ma sempre restando almeno un gradino più basso del suo tono”. Un duetto che Andrea Camilleri ha molto tenuto a celebrare: “il flauto di Fabbriciani mi ha arricchito molto, non abbiamo provato tanto perché ci siamo capiti sin dal primo giorno, lo ringrazio per la sua eleganza”.
C’è un’altra parola, oltre a ‘tono’, che ritorna nel racconto di questo film: eterno, un lemma usato tanto dal musicista, quanto più ancora da Andrea Camilleri, che ha approfondito spiegando di aver scelto proprio: “Tiresia perché, malgrado la cecità, riesce a vedere passato e futuro: io stesso ero in questa nuova dimensione e da quando ho perso la vista vedo le cose più chiaramente, ho pensato che fosse un personaggio che potevo affrontare attraverso la menomazione. A 90 anni sono diventato cieco e mi è venuta la curiosità di sfiorare l’eternità”. Un’eternità a cui anche il luogo, il Teatro Greco di Siracusa, ha concorso a dare eco: “Ci sono dei luoghi magici”, ha detto Camilleri. “Sono come delle navi spaziali, che si muovono nel tempo: sono cattedrali o vecchi teatri, e se ci mettete piede sopra è come metterlo su un’astronave. La commozione di stare seduto su un palco dove sai che c’è stato Eschilo è stata profonda, è stata l’eternità”.
La nave spaziale, un’immagine che ritorna anch’essa, nella testimonianza di Stefano Vicario, co-regista con Roberto Andò: “Faccio da anni questo mestiere: questa è stata una cosa assolutamente diversa, ho sentito di essere testimone di un evento, cosa che non accade quasi mai nel mio mestiere. Mi sono dovuto forzare a fare il mio mestiere e a non restare solo incantato, a bocca aperta. È stato come scendere da quella sorta di navicella spaziale che può sembrare la regia con i suoi monitor, per arrivare in una dimensione altra”.
Di un Tiresia che nel suo mito porta anche il maschile e il femminile, universi distanti e complici, Andrea Camilleri ha aggiunto infine un pensiero molto attuale, dedicato alle donne: “Penso sia arrivato il momento di cedere le armi alle donne. Penso sia l’ora che il mondo venga dominato dal modo di pensare femminile, non per forza mammifero: si pensi alla signora Margaret Thatcher o alla signora May. Le donne sono la grande matrice dell’universo, qualcosa significa. Credo siano più disposte al pro bono pacis: a Siracusa, parlando del cervello femminile, ho solo scherzato, il discorso è molto più serio”.
Il film, realizzato e distribuito da Palomar e Nexo Digital, esce in sala come evento il 5-6-7 novembre, in 250/300 sale d’Italia, in seguito diverrà un progetto dedicato al mondo scolastico. (Fonte: Cinecittà news)
Cinema
Giornate professionali di cinema
Alle Giornate Professionali di Cinema – Next Generation si è tenuto il panel “FRANCIA E ITALIA: l’esercizio cinematografico dei due mercati a confronto”. L’incontro ha approfondito ulteriormente i punti toccati nel dialogo avviato durante la prima giornata della manifestazione, al fine di evidenziare come la collaborazione strategica tra esercizio e distribuzione possa generare innovazione e competitività e, soprattutto, come lo scambio virtuoso tra i due Paesi possa stimolare il raggiungimento di nuovi importanti traguardi.
Moderata da Simone Gialdini, Direttore generale ANEC, la discussione è stata nuovamente arricchita dagli interventi di protagonisti francesi e italiani, su tematiche rilevanti tra cui l’introduzione di un calendario unificato per le uscite. Infatti, in Italia manca uno strumento accessibile a tutta la filiera strutturato come quello francese, che offra il quadro completo delle uscite settimanali e mensili, con ampio anticipo.
Sull’importanza di questo strumento si è espresso Xavier Albert, Managing Director, Universal Pictures International, Italy and France, ricordando che, oltretutto, la Francia dispone di strumenti predittivi, come Cineforecast, grazie a cui è possibile compiere una serie di azioni: stimare il mercato, studiare la concorrenza o il target degli spettatori, in base ai film visti in sala.
Un panorama, quello francese, dunque, assai diverso da quello italiano, come sottolineato da Antonio Medici, Vice Presidente Unione Editori e Distributori ANICA, Amministratore delegato BIM, che ha ribadito che una delle differenze tra i mercati dei due Paesi europei consiste nel fatto che la Francia ha pensato, prima e più dell’Italia, al cinema come un sistema industriale. Sebbene la strada per gli italiani sia ancora lunga, tuttavia, l’adozione di strumenti condivisi potrebbe certamente migliorare e facilitare il lavoro delle distribuzioni.
Su strumenti e previsioni si è espresso, poi, Mario Lorini, Presidente ANEC, ricordando il ruolo di Cinetel, e riaffermando che Anec sta lavorando a un database utile a effettuare la valutazione del sistema di sale nazionale.
Anche nel corso di questo secondo panel, infine, sono state approfondite alcune buone pratiche adottate dalla Francia, possibili fonti di ispirazione e miglioramento per l’Italia, grazie a Marc-Olivier Sebbag, Délégué général · Fédération nationale des cinémas français, e a Richard Patry, Presidente Fédération nationale des cinémas français. In particolare, il primo ha discusso dell’importanza delle attività culturali per promuovere la partecipazione del pubblico francese al cinema, citando iniziative come la Primavera del Cinema e la Festa del Cinema, occasioni durante le quali ogni spettatore ha la possibilità di assistere ai film al costo ridotto di 5 euro. L’obiettivo chiaramente è quello di promuovere la partecipazione delle persone di ogni età, soprattutto dei più giovani, destinatari in Francia di un’attenta politica educativa voluta dal Governo. Come sottolineato da Patry, incoraggiare gli spettatori a recarsi nelle sale cinematografiche, raggiungendole facilmente (in Francia, per esempio, ogni spettatore ha a disposizione sale raggiungibili in un tempo massimo di 20 minuti), è una volontà che, peraltro, rende omaggio all’amore dei francesi per il grande schermo, da sempre legato ai loro ricordi più profondi e sentiti.
Le Giornate Professionali di Cinema, principale appuntamento dell’industria cinematografica, sono organizzate dall’ANEC in collaborazione con l’ANICA e si avvalgono del sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Sorrento, della Regione Campania, di SIAE con il patrocinio del MASE, dell’Ambasciata di Francia in Italia, del David di Donatello-Accademia del Cinema Italiano, di Cinema e Immagini per la Scuola; il partner tecnico ufficiale è Cinemeccanica ed il Main Media partner è Cinecittà News.
Sul sito ufficiale della manifestazione www.giornatedicinema.com è possibile consultare il calendario e programma delle convention.
Cinema
L’abbaglio, il nuovo film di Roberto Andò
Pubblicato il trailer de “L’Abbaglio“, il nuovo film di Roberto Andò con Toni Servillo, Ficarra e Picone, in uscita il 16 gennaio per 01 Distribution.
Sinossi – 1860. Giuseppe Garibaldi inizia da Quarto l’avventura dei Mille circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Tra i tanti militi reclutati ci sono due siciliani, Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, un illusionista. Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille iniziano a battersi con l’esercito borbonico, di cui è subito evidente la preponderanza numerica. In queste condizioni, per il generale appare pressoché impossibile far breccia nella difesa nemica e penetrare a Palermo. Ma quando è quasi costretto ad arretrare, Garibaldi escogita un piano ingegnoso. Affida una manovra diversiva al colonnello Orsini, che mette in piedi una colonna di feriti con uno sparuto gruppetto di militi, cui viene affidato il delicatissimo compito di far credere a Jean-Luc Von Mechel, comandante svizzero dell’esercito regio, che il generale stia battendo in ritirata all’interno dell’isola. Inizia così una partita a scacchi giocata sul filo dell’imponderabile, il cui esito finale sarà paradossale e sorprendente.
Cinema
Le Giornate del cinema per la scuola
Al via le Giornate nazionali del cinema per la scuola: l’inaugurazione con il Sottosegretario Borgonzoni
La senatrice aprirà lunedì 4 novembre le Giornate nazionali del cinema per la scuola 2024, promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura in collaborazione con Anec
Sarà la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ad aprire lunedì 4 novembre le Giornate nazionali del cinema per la scuola 2024, promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura in collaborazione con Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici), nell’ambito del Piano nazionale cinema e immagini per la scuola. Per il secondo anno consecutivo, docenti e dirigenti scolastici di tutta Italia si riuniranno a Palermo, presso i Cantieri Culturali alla Zisa, trasformati fino al 6 novembre in una grande “Città del cinema per la scuola”. Il programma prenderà avvio alle 15:00 con la cerimonia inaugurale al Cinema De Seta, promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura.
L’inaugurazione con il vice ministro
La cerimonia sarà aperta dai saluti del sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, e vedrà la partecipazione del direttore generale della Direzione Generale per la Comunicazione e le Relazioni Istituzionali del Mim, Giuseppe Pierro, e di Bruno Zambardino, referente per il Piano Nazionale Cinema per la Scuola presso la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mic, che illustreranno le novità del Piano Cips. Alle 16:30, avrà luogo la presentazione dei film in uscita destinati al pubblico scolastico, a cura di Circuito Cinema Scuola e delle case di produzione e distribuzione Universal Pictures e Warner Bros, che presenterà il suo ultimo film d’animazione: Buffalo Kids di Juan Jesús García Galocha e Pedro Solís García (Spagna 2024, 93′), uscito nelle sale il 31 ottobre.
Alle 20:30 si terrà l’evento di punta della prima giornata: la presentazione in anteprima nazionale del film Criature (Italia 2024) di Cécile Allegra, tratto dall’omonimo romanzo della stessa autrice e previsto nelle sale dal 5 dicembre. Al Cinema De Seta, lunedì sera, sarà presente la regista Cécile Allegra, accompagnata da un collegamento in diretta con l’attore protagonista Marco D’Amore, noto per il suo ruolo nella serie Gomorra.
Fonte: cinecittanews.it
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