Ieri ho partecipato al teatro Santa Cecilia di Palermo all’edizione 2023-24 del Premio Francese. E’ stato un incontro toccante quello con Edoardo Purgatori, figlio di Andrea, grande giornalista e scrittore, che ho avuto l’onore di conoscere e apprezzare per il suo impegno di giornalista investigativo, in occasione della scrittura del libro Cinema#Giornalismo, e in particolare dell’inchiesta sul disastro di Ustica: Il film Il muro di Gomma, fu scritto proprio dalle indagini di Purgatori. Durante la manifestazione, è stato conferito il Premio Francese alla memoria di Andrea Purgatori. Il figlio Edoardo attore di grande talento, ha dialogato con il collega giornalista Felice Cavallaro. È stata sottolineata la pertinenza tra l’attività di Andrea Purgatori, il suo modo di intendere il giornalismo, e il tema dell’edizione di quest’anno. «Fare il giornalista-giornalista – secondo Edoardo Purgatori – implica il contatto umano. Bisogna guardare negli occhi gli interlocutori, cosa che mio padre ha fatto. Lui ha semplicemente raccontato i fatti. Non è facile quando si è soli e quando i riflettori non sono puntati sull’accaduto».
Le motivazioni del Premio Francese alla memoria di Andrea Purgatori sono state lette da Felice Cavallaro, componente della Commissione: «Portato via da una rapida malattia nel luglio 2023, il nome di Andrea Purgatori resta impresso nell’albo d’oro del giornalismo per l’impegno civile che lo ha contraddistinto in tante inchieste. A cominciare da quella sulla strage di Ustica, una tenace battaglia combattuta contro i depistaggi e “il muro di gomma”. Cronista al Corriere della Sera nella Roma del delitto Pasolini e delle rivolte dei movimenti extraparlamentari, ha poi lasciato il segno nel cinema con le sue sceneggiature, in libreria con saggi e romanzi, in tv con approfonditi reportage».