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Cinema

Alessandro Haber a Salina per ricevere il premio Troisi. La mia vita per il teatro!

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Il palco è la sua vita, gli è rimasto fedele per oltre 50 anni, con il mezzo più dirompente: la parola. Ospite dell’edizione 2017 di Marefestival a Salina, sotto la direzione artistica del vulcanico Massimiliano Cavaleri, Haber, ha ricevuto quest’anno il prestigioso premio dedicato alla memoria del grande attore partenopeo Massimo Troisi. Per due giorni, Haber, in varie circostanze, ha raccontato frammenti del suo percorso artistico, scivolando talvolta anche sulla sua vita personale. Prima di ricevere il premio, sul palco della piazza di Malfa, Haber e il noto comico di Striscia la notizia, Ezio Greggio, hanno divertito il pubblico con battute esilaranti. Haber ha ricordato gli anni della sua infanzia vissuta a Tel Aviv, fino a 9 anni, è lì che ha iniziato a recitare, prendendo spunto dalla vita reale. Costringeva sempre i suoi genitori ad assistere alle sue bizzarre performance. Il suo rapporto con i libri nella prima fase della sua crescita è stato conflittuale. Non amava molto la scuola; aveva però le idee chiare sul suo futuro: fare l’attore, convinto più che mai che la scoperta e la conoscenza sono importantissime nell’arte della recitazione, ecco perché in età adulta ha iniziato a leggere e studiare tanto. La svolta a 17 anni, quando, trasferitosi con suo padre da Israele, ha visto il suo primo spettacolo teatrale: “Chi ha paura di Virginia Wolf”, rimanendo stregato da quell’attore straordinario che fu Enrico Maria Salerno. “In quella occasione, dice Haber, scoprii che c’era un altro modo di esprimersi, appunto il teatro; da allora non l’ho mai abbandonato. Non ho mai saltato una stagione, ho sempre alternato il teatro con il cinema. Nel teatro mi sento autore e proprietario di ciò che faccio, mentre il cinema dipende molto da un regista che fa il bello e il cattivo; non si ha mai la percezione di ciò che stai facendo, a partire dal controllo dell’inquadratura. Nel teatro è come se su un foglio bianco scrivi qualcosa che prima non c’era e poi vedi il personaggio che si evolve lentamente. Tutto questo non succede nel cinema dove devi essere sempre pronto e girare scene diverse. A teatro una storia parte dall’inizio e si va fino alla fine. Il momento che amo di più nel mio lavoro sono le prove; durante le repliche il personaggio cresce, si arricchisce di tante piccole cose che prima non c’erano. Se vai a vedere uno spettacolo l’anno successivo vedi tanti cambiamenti”.

Haber era a Salina con la compagna e la figlia di 13 anni Celeste, a cui non rinuncerebbe mai e non “la baratterebbe con nulla”, dice soddisfatto, mentre gli si illuminano gli occhi guardandola seduta in prima fila. “Non mi sono mai sposato, con la vita che faccio non potrei mai dedicarmi alla famiglia”. I suoi ricordi vanno indietro, nel 1967 quando ottenne la parte di Rospo nel film “La Cina è vicina”, di Marco Bellocchio. “Lui mi manca da morire”, dice con la voce rotta dall’emozione, come se Bellocchio non ci fosse più in realtà ha tenuto qualche mese fa una lezione di regia alla scuola di cinema di Palermo. E poi Mario Monicelli, che ha fatto la storia del cinema italiano e la collaborazione con Pupi Avati che gli offre il primo ruolo da protagonista, quello di Lele in Regalo di Natale. “A me piace giocare a fare il mestiere di attore di cinema. Ci sono piccoli ruoli che ho sempre alternato con quelli principali; ruoli minori ma meravigliosi. In teatro ho sempre fatto il primo ruolo”.

Il pubblico applaude quando sul grande schermo appare l’immagine di Paolo Villaggio. “Al di là del set l’ho frequentato nella sua vita privata. Era una persona generosa. Era un uomo speciale”. Haber si è cimentato in ruoli drammatici e comici; in Fantozzi subisce ancora”, nei panni di un chirurgo molto particolare, ma anche l’indimenticabile interpretazione del vedovo Paolo che, all’inizio di Amici Miei , atto II, finisce vittima del professor Sassaroli, il grande Sdolfo celi,  che finge di essere stato per anni l’amante della sua defunta moglie, Adelina. “Nanni Loi mi è mancato molto presto, ho fatto con lui 3 film, dice Alessandro Haber. Una volta c’era il cinema, oggi il cinema viene fruito in maniera diversa. La tv ha rubato molti spettatori, il rito della sala non morirà. A me non piacciono effetti speciali, mi piacciono le storie, i raconti”. Quando viene proiettata sul maxischermo la foto del cantautore Francesco De Gregori, Haber racconta il suo rapporto con la musica che considera una forma di espressione fondamentale per un’artista; “sono fermamente convinto che un attore debba mettersi in gioco, passare da una forma all’altra con curiosità e sentimento. Anni fa una catena di eventi ha portato De Gregori a sentire una registrazione di me che cantavo ed è rimasto sbalordito al punto da scrivere una canzone per me, “La Valigia dell’Attore”, da cui prese le mosse il disco omonimo, che vide coinvolti altri attori”. Una valigia che Haber non ha mai smesso di portare con se.

Ninni Bruschetta, Alessandro Haber

 

 

Arianna

Giornate professionali di cinema

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Alle Giornate Professionali di Cinema – Next Generation si è tenuto il panel “FRANCIA E ITALIA: l’esercizio cinematografico dei due mercati a confronto”. L’incontro ha approfondito ulteriormente i punti toccati nel dialogo avviato durante la prima giornata della manifestazione, al fine di evidenziare come la collaborazione strategica tra esercizio e distribuzione possa generare innovazione e competitività e, soprattutto, come lo scambio virtuoso tra i due Paesi possa stimolare il raggiungimento di nuovi importanti traguardi.

Moderata da Simone Gialdini, Direttore generale ANEC, la discussione è stata nuovamente arricchita dagli interventi di protagonisti francesi e italiani, su tematiche rilevanti tra cui l’introduzione di un calendario unificato per le uscite. Infatti, in Italia manca uno strumento accessibile a tutta la filiera strutturato come quello francese, che offra il quadro completo delle uscite settimanali e mensili, con ampio anticipo.
Sull’importanza di questo strumento si è espresso Xavier Albert, Managing Director, Universal Pictures International, Italy and France, ricordando che, oltretutto, la Francia dispone di strumenti predittivi, come Cineforecast, grazie a cui è possibile compiere una serie di azioni: stimare il mercato, studiare la concorrenza o il target degli spettatori, in base ai film visti in sala.

Un panorama, quello francese, dunque, assai diverso da quello italiano, come sottolineato da Antonio Medici, Vice Presidente Unione Editori e Distributori ANICA, Amministratore delegato BIM, che ha ribadito che una delle differenze tra i mercati dei due Paesi europei consiste nel fatto che la Francia ha pensato, prima e più dell’Italia, al cinema come un sistema industriale. Sebbene la strada per gli italiani sia ancora lunga, tuttavia, l’adozione di strumenti condivisi potrebbe certamente migliorare e facilitare il lavoro delle distribuzioni.
Su strumenti e previsioni si è espresso, poi, Mario Lorini, Presidente ANEC, ricordando il ruolo di Cinetel, e riaffermando che Anec sta lavorando a un database utile a effettuare la valutazione del sistema di sale nazionale.

Anche nel corso di questo secondo panel, infine, sono state approfondite alcune buone pratiche adottate dalla Francia, possibili fonti di ispirazione e miglioramento per l’Italia, grazie a Marc-Olivier Sebbag, Délégué général · Fédération nationale des cinémas français, e a Richard Patry, Presidente Fédération nationale des cinémas français. In particolare, il primo ha discusso dell’importanza delle attività culturali per promuovere la partecipazione del pubblico francese al cinema, citando iniziative come la Primavera del Cinema e la Festa del Cinema, occasioni durante le quali ogni spettatore ha la possibilità di assistere ai film al costo ridotto di 5 euro. L’obiettivo chiaramente è quello di promuovere la partecipazione delle persone di ogni età, soprattutto dei più giovani, destinatari in Francia di un’attenta politica educativa voluta dal Governo. Come sottolineato da Patry, incoraggiare gli spettatori a recarsi nelle sale cinematografiche, raggiungendole facilmente (in Francia, per esempio, ogni spettatore ha a disposizione sale raggiungibili in un tempo massimo di 20 minuti), è una volontà che, peraltro, rende omaggio all’amore dei francesi per il grande schermo, da sempre legato ai loro ricordi più profondi e sentiti.

Le Giornate Professionali di Cinema, principale appuntamento dell’industria cinematografica, sono organizzate dall’ANEC in collaborazione con l’ANICA e si avvalgono del sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Sorrento, della Regione Campania, di SIAE con il patrocinio del MASE, dell’Ambasciata di Francia in Italia, del David di Donatello-Accademia del Cinema Italiano, di Cinema e Immagini per la Scuola; il partner tecnico ufficiale è Cinemeccanica ed il Main Media partner è Cinecittà News.
Sul sito ufficiale della manifestazione www.giornatedicinema.com è possibile consultare il calendario e programma delle convention.

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Arianna

L’abbaglio, il nuovo film di Roberto Andò

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Pubblicato il trailer de “L’Abbaglio“, il nuovo film di Roberto Andò con Toni Servillo, Ficarra e Picone, in uscita il 16 gennaio per 01 Distribution.

Sinossi – 1860. Giuseppe Garibaldi inizia da Quarto l’avventura dei Mille circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Tra i tanti militi reclutati ci sono due siciliani, Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, un illusionista. Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille iniziano a battersi con l’esercito borbonico, di cui è subito evidente la preponderanza numerica. In queste condizioni, per il generale appare pressoché impossibile far breccia nella difesa nemica e penetrare a Palermo. Ma quando è quasi costretto ad arretrare, Garibaldi escogita un piano ingegnoso. Affida una manovra diversiva al colonnello Orsini, che mette in piedi una colonna di feriti con uno sparuto gruppetto di militi, cui viene affidato il delicatissimo compito di far credere a Jean-Luc Von Mechel, comandante svizzero dell’esercito regio, che il generale stia battendo in ritirata all’interno dell’isola. Inizia così una partita a scacchi giocata sul filo dell’imponderabile, il cui esito finale sarà paradossale e sorprendente.

 

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Arianna

Le Giornate del cinema per la scuola

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Al via le Giornate nazionali del cinema per la scuola: l’inaugurazione con il Sottosegretario Borgonzoni

La senatrice aprirà lunedì 4 novembre le Giornate nazionali del cinema per la scuola 2024, promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura in collaborazione con Anec

Sarà la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ad aprire lunedì 4 novembre le Giornate nazionali del cinema per la scuola 2024, promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura in collaborazione con Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici), nell’ambito del Piano nazionale cinema e immagini per la scuola. Per il secondo anno consecutivo, docenti e dirigenti scolastici di tutta Italia si riuniranno a Palermo, presso i Cantieri Culturali alla Zisa, trasformati fino al 6 novembre in una grande “Città del cinema per la scuola”. Il programma prenderà avvio alle 15:00 con la cerimonia inaugurale al Cinema De Seta, promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura.

L’inaugurazione con il vice ministro

La cerimonia sarà aperta dai saluti del sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, e vedrà la partecipazione del direttore generale della Direzione Generale per la Comunicazione e le Relazioni Istituzionali del Mim, Giuseppe Pierro, e di Bruno Zambardino, referente per il Piano Nazionale Cinema per la Scuola presso la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mic, che illustreranno le novità del Piano Cips. Alle 16:30, avrà luogo la presentazione dei film in uscita destinati al pubblico scolastico, a cura di Circuito Cinema Scuola e delle case di produzione e distribuzione Universal Pictures e Warner Bros, che presenterà il suo ultimo film d’animazione: Buffalo Kids di Juan Jesús García Galocha e Pedro Solís García (Spagna 2024, 93′), uscito nelle sale il 31 ottobre.

Alle 20:30 si terrà l’evento di punta della prima giornata: la presentazione in anteprima nazionale del film Criature (Italia 2024) di Cécile Allegra, tratto dall’omonimo romanzo della stessa autrice e previsto nelle sale dal 5 dicembre. Al Cinema De Seta, lunedì sera, sarà presente la regista Cécile Allegra, accompagnata da un collegamento in diretta con l’attore protagonista Marco D’Amore, noto per il suo ruolo nella serie Gomorra.

Fonte: cinecittanews.it

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