Connect with us

Cultura

La nave della Ong ha disegnato un cuore nel mare

Published

on

La rotta della Ocean Viking

Diversi portali di Tracciamento del traffico marittimo hanno segnalato la rotta dell’Ocean Viking che, in navigazione tra Malta e Lampedusa, ha disegnato un cuore

L’Ocean Viking, tra Malta e Lampedusa, ha disegnato un cuore nella sua traiettoria
La nave Ocean Viking che, da 12 giorni, è in stallo nel braccio di mare tra Malta e l’Italia, con 356 migranti a bordo, ha tracciato una rotta a forma di cuore in mezzo al Mediterraneo.

Per osservarla serve utilizzare un’applicazione, come Marine Traffic, che fornisce informazioni in tempo reale sui movimenti delle navi, una sorta di fotografia istantanea della rotta di un’imbarcazione. È possibile in taluni casi, anche osservare la rotta precedentemente percorsa dall’imbarcazione ed ecco così che appare il cuore.

Un atto dimostrativo, che ha richiesto quasi 3 ore di manovre, per chiedere «umanità» e un porto sicuro.

La manovra è iniziata poco dopo mezzanotte della notte scorsa, proprio mentre l’Open Arms attraccava al porto di Lampedusa e procedeva allo sbarco dei migranti, dopo la decisione della Procura di Agrigento. La Ocean Viking è la nave delle Ong Sos Mediterranee e Medici senza frontiere, che da più di 10 giorni staziona nella zona di mare compresa tra Linosa, a nord di Lampedusa, e Malta, in attesa di ottenere un porto sicuro per lo sbarco.

A bordo ha 356 migranti soccorsi in tre differenti operazioni in acque internazionali a poche miglia dalla Libia, di cui 103 sono bambini e minori. La Francia, nel dodicesimo giorno di stallo della Ocean Viking, ha promesso di accogliere un gruppo di persone, purché lo sbarco avvenga in uno dei porti più vicini alla nave.

Medici Senza Frontiere, intanto, ha ribadito con urgenza la richiesta di un porto sicuro per le 356 persone salvate nel Mediterraneo. ‘‘Il clima a bordo è sempre più teso. Uomini, donne e bambini continuano a vivere in uno spazio ristretto”, ha raccontato Luca Pigozzi, medico volontario a bordo della nave.

La maggior parte dei sopravvissuti racconta di avere subito violenze in Libia e mostra i segni delle torture. Ci sono anche le vittime del conflitto armato in Libia, feriti di guerra che vengono curati nella clinica a bordo.

«Nel mezzo del Mediterraneo, con i giorni che passano quasi tutti uguali, le persone stanno perdendo la cognizione del tempo, faticano perfino ad identificare gli orari per mangiare o per pregare – ha spiegato Pigozzi – È difficile per loro capire ciò che sta accadendo, proviamo a spiegarlo con l’aiuto del nostro mediatore culturale».

La sera è uno dei momenti più delicati, ha raccontato: «Riuscire a trovare un posto sul ponte dove tutti possano dormire non è facile. Sono più di 10 giorni che 356 persone sono bloccate in mare. Questo è vergognoso oltre che disumano».

Un’Europa irresponsabile sta criminalizzando il soccorso in mare. Eppure, nonostante la propaganda sui porti chusi e il respingimento delle ong, la realtà ci dice un’altra cosa: la rotta mediterranea rimane la più navigata e la più letale al mondo. Il Mediterraneo è, ad oggi, il più grande cimitero del mondo.

Questo approccio è fuorviante e non è in linea con il diritto internazionale umanitario. Al contrario le politiche migratorie restrittive contribuiscono ad aggravare le vulnerabilità dei migranti e servono solo ad aumentare il traffico di persone. Si tratta di un tentativo politico europeo di criminalizzare gli attori umanitari che forniscono servizi salvavita indispensabili per proteggere la vita e la dignità degli esseri umani.

Questo clima di odio serve solo ad aumentare i sentimenti di razzismo e di xenofobia, dilaganti ormai nell’intera comunità europea.

Cultura

Picasso, lo straniero, viaggio nelle memorie

Published

on

“Straniero”, è la condizione di un grande artista, Picasso, che attraverso le sue opere ha saputo plasmare la propria identità. La mostra a Palazzo Reale ne magnifica il percorso umano e artistico che comincia con una luce soffusa e calda, suoni indistinti, ritratti di volti appesi al soffitto e l’immagine di un giovane spagnolo che appare spaesato al suo arrivo a Parigi a inizio secolo.

Annie Cohen-Solal, storica e saggista, curatrice della mostra, conduce il visitatore nelle memorie di un grande artista attraverso l’esposizione di novanta opere, concesse dal Musée national Picasso-Paris di cui Cécile Debray è presidente.

A 50 anni dalla morte

A cinquant’anni dalla scomparsa di Picasso, la curatrice ne racconta la vita da un punto di vista inedito, mettendo in evidenza censure e persecuzioni ma anche influenze e passioni.  I molteplici elementi presenti nelle sale contribuiscono ad accrescere, nel visitatore, un senso di smarrimento, si ha la sensazione di diventare subito “stranieri”, ai margini di un’unità spazio-temporale sospesa.

Si respira un malinconico senso di distacco quando ci si immerge nelle lettere della mamma di Picasso, lette e diffuse in sala da altoparlanti, e ancora spiccano le fotografie dell’artista insieme ai suoi amici, i documenti personali di un “anarchico”, i video di una realtà storica che non appartiene alla contemporaneità.

Durante questo percorso che anche sensoriale, il visitatore avverte la sensazione di sentirsi estraneo nella contemplazione di quadri, sculture, disegni e ceramiche di “un uomo che vede la realtà diversamente da come tutti la guardano”, così scrisse di Picasso Gertrude Stein, sua amica personale.

La mostra

La mostra è di grande impatto visivo, i pannelli espositivi sono ben curati, il percorso è intuitivo e conduce il visitatore verso un graduale coinvolgimento conoscitivo ed emotivo.

Il progetto segue la traiettoria artistica e politica di Picasso che si dimostra essere in linea con la città di Milano che “cresce e si afferma come grande polo culturale grazie alla capacità di accogliere chi è straniero”, ha dichiarato a margine dell’inaugurazione il sindaco Giuseppe Sala. È questa infatti la visione di una città che vuole offrire occasioni di espressione e di dialogo tra diverse culture, garantendo una crescita progressiva per l’individuo e la società.

Arianna Scinardo

 

Continue Reading

Cultura

Nuova terminologia per indicare le persone disabili

Published

on

 

Nella nota inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio di gabinetto del Ministero della disabilità sono indicate le nuove espressioni da utilizzare per indicare le persone disabili.

Al termine “handicappato” che metteva in evidenza il difetto e l’ostacolo, nel tempo è stato sostituito con   “soggetto in situazione di handicaps” , poi  ancora “soggetto diversamente abile, diversabile, disabile” , tentando di dare valenza e attenzione alla persona e alla diversità nelle manifestazioni di abilità.

Nell’art.4 del decreto legislativo 62/2024  sono indicate le diciture da usare :

“persona con disabilita” oppure in “condizione di disabilità” e poi ancora “persona con necessità di sostegno “ e, a seconda della gravità, si adoperano i termini:  elevato- molto elevato – intensivo.

Viene ancora una volta messo in evidenza il concetto e l’espressione “persona” che, come recita, la Costituzione, è soggetto attivo della Comunità, portatore di dignità umana, di diritti e di doveri.

La centralità dello studente, valore guida della comunità scolastica, dovrà trovare adeguato spazio e rinforzo nella società e nella comunità cittadina.

A scuola il buon preside Capodanno, che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla “scuola per tutti” e all’integrazione dei disabili ci ha consegnato un’espressione carica di umanità e di attenzione pedagogica.  Gli alunni che allora venivano definiti “handicappati” li indicava, senza etichette, e con saggezza e amorevolezza educativa: “alunni bisognosi di particolari attenzione”.

La società di oggi è chiamata ad essere protagonista di un cambio di passo epocale, perché oltre ad una terminologia rispettosa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, occorre superare e contrastare le manifestazioni che oscillano tra pietismo ed eroismo, e guardare alle abilità delle persone, non a quella che, al massimo, possiamo considerare una loro caratteristica.

Giuseppe Adernò

Continue Reading

Cultura

Nuovi ragazzi sindaci a Adrano

Published

on

Nuovi ragazzi sindaci a Adrano

auditorium dell’Istituto “Giuffrida  – La Mela”  ha avuto luogo l’insediamento del  Consiglio Comunale dei Ragazzi del nuovo istituto comprensivo , composto da 10 ragazzi della scuola primaria e 10 della scuola secondaria di primo grado.

Rebecca Romano

Nel corso della cerimonia introdotta dal Canto degli Italiani e dall’ingresso solenne della bandiera tricolore e del Costituzione, il sindaco uscente, Alfio Russo, ha relazionato sull’attività svolta nel corso del suo mandato, evidenziando che questa esperienza lo ho atto crescere nella cultura della partecipazione e della democrazia,

Ha deposto la fascia tricolore che è stata indossata dal nuovo sindaco eletto, Rebecca Romano, dopo aver recitato la formula del giuramento.

L’atto del giuramento è stato firmato dall’assessore all’istruzione Salvatore Italia, dalla preside Tiziana Baratta e dalla mamma,Vincenza Zuccarà, già vice sindaco del Comune.

Hanno quindi giurato il vice sindaco della scuola primaria, Carlotta Schilirò , il presidente del consiglio, Sofia Petralia,  gli assessori: Pietro Bulla, Damiano Petronio, Marta Leanza, Lorenzo Di Stefano , Erika Bua , Giulia La Mela, Carla La Malfa, Marta Mannino, Giuseppe Spitaleri.,

Nicholas Giuseppe Cerami

Sono stati eletti consiglieri: Luigi Basone, Bianca Ciletta, Raffaele Floresta, Alice Zermo, Matilde dell’Aquila, Karola La Mela, Pietro Leocata, Alberto Alongi, Emanuele Petronio, Carla Foti, Giulia Motta, Ludovica Perdicaro, Giosuè Signore, Francesco Caruso, Ginevra Portale, Carlotta Diolosà, Clarissa Diolosà, Martina Brio, Agatino Cottone.  

Analoga cerimonia si è svolta presso l’Istituto Paritario “Santa Lucia” e alla presenza dell’Assessore Salvatore Italia, di Padre Giuseppe Calambrogio, fondatore dell’Istituto, della dirigente Maria Brancato, il neosindaco, Nicholas Giuseppe Cerami ha recitato la formula del giuramento alla presenza dei compagni di scuola media e dei genitori. Dopo aver indossato la fascia tricolore ha presentato il programma di lavoro insieme agli assessori Rosy Ingrassia e Riccardo Coco. Sono stati eletti consiglieri: Salvatore Di Francesco, Emanuele Scalisi e Giuseppe Ludovico Santangelo.

Continue Reading

In Tendenza