Connect with us

Cinema

I nastri d’argento a Taormina

Published

on

E come ogni famiglia allargata, anche questa è abitata da personaggi eclettici e tenuta insieme da una padrona di casa che conosce tutti e tutto di tutti (qui l’instancabile Laura Delli Colli), capace di confermare ogni anno quel clima di allegra rimpatriata che per una sera non vuol sentir parlare di crisi, crollo degli incassi e Netflix .
Così persino la standing ovation al patriarca che accoglie Renato Carpentieri miglior attore per la “Tenerezza” viene subito sdrammatizzata: «Grazie, grazie» dice il premiato invitando tutti a sedersi: «son tanti di quegli anni che lavoro in teatro e cinema onestamente, che adesso questa cosa, in questo bel posto mi ci voleva proprio».
Altra la conferma arriva dall’ultimo rampollo della famiglia, il giovane Andrea De Sica miglior regista esordiente per “Quelli della notte” quando racconta raggiante come il primo nastro della sua vita lo vide bambino a casa del nonno, il quale l’aveva ricevuto per “Sciuscià”.Poi, si scopre che PierfrancescoFavino è vicino di casa della famiglia di Nino Manfredi , che si frequentano abitualmente, anche se non è per questo che ora riceve l’omonimo premio per “Moglie e marito” dalle mani della ancor bella ed elegantissima 85enne Erminia Ferrari in Manfredi.
Più famiglia di così…C’ è anche lo zio d’America che arriva in smoking bianco sulle note di “Quando quando” . E’ un Tony Renis abbronzato, con lenti fumé e codino, venuto a ritirare un vecchio premio speciale che non ha ancora preso in quanto ormai vive a Hollywood (dal look, si vede). Ma è stato così bene a Taormina che tornerà per i Nastri dell’anno prossimo e promette (o minaccia) che per il suo ottantesimo compleanno ci canterà di nuovo “dimmi quando tu verrai”.
Sul palco a condurre le danze c’è l’esile Andrea Delogu in chiffon bianco che scivola da un ospite all’altro, leggera come Campanellino. Conosce attori e registi personalmente, amici di casa e di suo marito, Francesco Montanari (il fantastico Libanese di “Romanzo Criminale”).
Per questo per esempio, Andrea sa bene che Gabriele Muccino ( Premio Hamilton) è fissato con Instagram e coi social, ma quando lo dice a voce alta, lui diventa un po’ rosso; per questo punzecchia e tratta da collega Alessandro Borghi che presto vedremo nei panni di conduttore nelle cerimonie del festival a Venezia e che qui invece viene omaggiato di un migliore attore non protagonista per ben due film ( “Fortunata” e “Il più grande sogno”). Per questo con una punta di impertinenza, può chiedere a Carla Signoris (miglior attrice non protagonista) se è meglio essere moglie di Toni Servillo in “ Lasciati andare” o moglie di Crozza nella vita. E lei sta al gioco, rispondendo con stereotipato sorriso: «Recitare con Servillo è un grande onore e avere accanto un uomo come Crozza tutti i giorni è meraviglioso». Poi aggiunge. «Tanto meraviglioso che se qualcuno vuol provare, per qualche giorno, lo presto volentieri».
Matrimoni per amore…sale sul palco Francesco Montanari. E lì in qualità di protagonista, a ritirare il Premio Speciale dedicato al Lavoro e vinto dal durissimo film di Daniele Vicari “Sole cuore amore”. Premio in mano, Montanari rende omaggio a tutte quelle coraggiose donne che con schiena dritta affrontano la durezza di una crisi personale e sociale ma prima di lasciare la scena non resiste a dire alla sua giovane moglie conduttrice “tu stasera sei bellissima”. Segue romantico applauso.
Le famiglie son fatte così, si commuovono di fronte ai giovani sposi e alla più bella perdonano tutto. Se poi si chiama Monica Bellucci si finisce per accettare persino un vestito di pesante pizzo nero nude look, che non avrebbe osato neanche Barbara Steele in un film di Bava. Ma la statuaria Bellucci nel Teatro Greco rimesso a nuovo post G7 , è un trionfo di mediterraneo splendore che legittima ogni cosa, compresi i suoi sgrammaticati francesismi tipo «Ringrazio per questa riconoscenza» . E il pubblico applaude lo stesso mentre prova a metterci una toppa l’ottimo Favino porgendole un Nastro d’Argento Europeo per il suo ruolo nel film di Emir Kusturica “Sulla via lattea”, e con doti innate di improvvisatore racconta: «ci conosciamo da tanto tempo. Abbiamo fatto insieme un film di fantascienza di Maria Sole Tognazzi. La fantascienza era che nella sceneggiatura la dovevo lasciare per un’altra».Nonostante la moltiplicazione dei premi che arrivano dagli sponsor con ermetiche motivazioni (sublime quella del Wella Nastro a Jasmine Trinca in quanto “impersonificazione dei valori della Wella”), le menzioni speciali, i premi ex aequo e quelli dedicati ( a Graziella Bonacchi bravissima agente prematuramente scomparsa o lo storico premio Guglielmo Biraghi,) la cerimonia nella sua strampalata allegria, non è affatto la solita noiosa messa cantata che spesso accompagna la consegna di premi. Veder per credere, presto andrà in onda su Rai Uno il 14 luglio (23.20), preceduta il 5 da uno speciale Movie Mag su Rai Movie.

E val la pena, di vederla da vicino questa famiglia di cinematografari, che è anche la nostra famiglia. L’unica capace di raccontare le nostre storie: borghesi e popolari, disperate e divertenti, coraggiose e meschine, attraversate da italiche abitudini, piccole virtù e vizi duri a morire. Storie che ci appartengono e in cui ci riconosciamo. E che qui in questa splendida Taormina, in tanto scenario, tra le pietre del teatro sul mare, si vestono di un’appartenenza eterna. (Fonte: http://espresso.repubblica.it/visioni/cultura/2017/07/03/news/nastri-d-argento-com-e-bella-la-famiglia-del-cinema-italiano-1.305417=)

Immagini Videobank:

Gianni Amelio

Jasmine Trinca

Monica Bellucci e Pierfrancesco Favino

Michele Placido e il cast di 7 minuti

Cinema

Festival del Cinema archeologico

Published

on

Saranno i film stranieri a fare la parte del leone nella terza giornata del XIV Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico in corso di svolgimento a Licodia Eubea. Venerdì 11 ottobre saranno due le slot di proiezioni in programma al Teatro della Legalità (dalle ore 9 e dalle ore 16.30) per un totale di undici film: nove prime regionali, una prima nazionale e una prima assoluta. Venerdì mattina gli studenti di ogni ordine e grado prenderanno parte al  “HeriTales. Raccontare il Patrimonio” tenuto dall’archeologa Concetta Caruso sull’acquisizione di consapevolezza del patrimonio culturale locale; mentre nel pomeriggio è in programma la masterclass di critica cinematografica “Leggere, interpretare e raccontare l’audiovisivo” a cura di Fabio Fancello, comunicatore culturale e dottorando dell’Università degli studi Catania. “Il cartellone di questa edizione si confronta con il tema ‘un patrimonio da salvare’ che abbiamo scelto come concept dell’edizione 2024 perché riteniamo essere una questione tanto urgente quanto complessa – dicono i direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele -. I quaranta film selezionati, non solo documentari classici, ma anche cortometraggi, docufiction e ibridazioni ispirate al mondo della street art e della fotografia, ne sono un esempio. Quaranta storie ambientate in tutto il mondo, i cui protagonisti si battono per proteggere il patrimonio dalla dimenticanza, dalla mercificazione, dalla rabbia, a volte dalla Storia stessa. Il risultato è uno sguardo plurale, lontano dai luoghi comuni e dagli stereotipi a cui la società contemporanea si sta lentamente abituando. Il nostro è un invito ad essere presenti e partecipi, una call to action rivolta a tutti i membri della nostra società, nessun escluso”. La terza giornata di proiezioni del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, nato dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto” e sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, si apre con la prima nazionale di “Rondele. Wielka zagadka sprzed 7000 lat” (Polonia, 2021) di Krzysztof Paluszyn. Seguiranno le prime regionali di “The kiss” (Francia, 2022) di Ali Zare Ghanatnowi, “Diving in Aegean History” (Grecia, 2023) di Stelios Apostolopoulos, “La donna longobarda” (Italia, 2023) di Sandra Lopez Cabrera e Simone Vrech, “Psittacus” (Italia, 2023) di Lorenzo Daniele, “Odyssea. L’Histoire de notre évolution” (Francia, 2024) di Sébastien Duhem. Nel pomeriggio, dalle ore 16.30, si proseguirà con “Saria. Islands on the Edge” (Grecia, 2022) di Yorgos Savoglou e Dionysia Kopana, la prima proiezione assoluta di “Viaje a Itaca” (Spagna, 2024) di Juan Prado, “Le cime di Asclepio” (Italia, 2024) di Filippo Ticozzi, “Franco Mezzena. L’Archeologia raccontata con il sorriso” (Italia, 2021) di Nicola Castangia e Andrea Fenu, “A villa dos centauros” (Portogallo, 2023) di Raul Losada. Il programma di venerdì si conclude alle ore 21.30 nell’Ex Chiesa di San Benedetto e Santa Chiara con “Cinema in note”, concerto per pianoforte del M° Salvino Strano – anche autore di colonne sonore originaliper opere teatrali e cinematografiche – sulle immagini di alcuni tra i più bei film della nostra storia cinematografica come “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, “Novecento”di Bernardo Bertolucci, “Amarcord” di Federico Fellini, “La leggenda del Piave” di Riccardo Freda e “Allonsanfan” dei fratelli Taviani.

Continue Reading

Cinema

“Corto d’Amuri” dedicato a tutti i bambini e le donne

Published

on

Life And Life e Vittoria Assicurazioni insieme contro la violenza di genere

Mercoledi 2 ottobre 2024, Giornata mondiale della non violenza, proiezione alle 10.30, in anteprima del cortometraggio – Sala Bianca, Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo

Verrà proiettato in anteprima assoluta, davanti a un pubblico selezionato di studenti e insegnanti, il cortometraggio: “Corto D’Amuri”, realizzato dall’organizzazione internazionale umanitaria LIFE and LIFE ETS. Partner dell’iniziativa Vittoria Assicurazioni, agenzia generale di Palermo, selezionata per il secondo anno per il progetto: “AssiCuriamo – Insieme 2024” promosso da Fondazione Specchio d’Italia e Fondazione Carlo Acutis.

Il lavoro realizzato dalle registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, ex allieve del corso di Documentario del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, racconta le violenze psicologiche, spesso invisibili, che subiscono bambini e donne all’interno delle mura domestiche. Non è un caso che sia stata scelta proprio la data del 2 ottobre per proiettare il lavoro filmico, Giornata mondiale della nonviolenza. Dopo l’esperienza maturata lo scorso anno sulla prevenzione delle malattie oncologiche, Life and Life e Vittoria Assicurazioni, hanno voluto realizzare un cortometraggio da destinare principalmente alle scuole, per lanciare un ulteriore messaggio di allarme al fine di aiutare i più deboli a rivolgersi ai centri per l’ascolto antiviolenza.

All’incontro saranno presenti, il vice sindaco e assessore alla Cultura Giampiero Cannella, le registe Silvia Miola e Giada Di Fonzo, il bambino protagonista del corto Mattia Libeccio, gli attori Stefania Blandeburgo e Ludovico Vitrano, che hanno partecipato a titolo gratuito con le loro voci fuori, la fumettista Eva Arato, il Presidente e la vice della Life And Life, Arif Houssein e Valentina Cicirello, gli agenti generali di Vittoria assicurazioni Antonello e Rossana Calia, e la delegata di produzione Laura Scalia.

Per info: Life And Life, via Serraglio Vecchio 28, Palermo. Tel. 091.2714100

Guada il corto

Il servizio di Tele One del 3 ottobre 2024

Qui la registrazione dell’evento

Continue Reading

Cinema

“La Notte” di Michelangelo Antonioni

Published

on

 “La Notte” di Michelangelo Antonioni a Venezia 81

Nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale presenterà in anteprima mondiale nella sezione Venezia Classici la versione restaurata de La notte (1961) di Michelangelo Antonioni con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti. La proiezione ufficiale sarà il 30 agosto, alle 14.15 nella sala Corinto, per pubblico e accreditati.

“L’avventura, è uno dei film della mia vita. All’epoca ne rimasi folgorato – ha scritto per il dossier del Centro Sperimentale Gianni Amelio – Se il motore de L’avventura è anche narrativo, in La notte è tutto chiuso nella tensione del non-racconto, nell’espressività assoluta dell’immagine nuda. Le parole, come nell’ultima sequenza, si rovesciano su loro stesse”.

“Lidia e Valentina, le protagoniste del magnifico La notte, si stagliano tra architetture urbane e paesaggi reali a dimostrare già visivamente la loro potente presenza”, scrive nel dossier Angela Prudenzi. “Tra due donne lontane e un uomo assente il film indaga i sentimenti di una coppia al capolinea e svela la tentazione di un tradimento che, all’alba, in uno squarcio di lucidità, confermerà la verità di quel matrimonio finito”, secondo Laura Delli Colli.

Antonioni è stato il regista che più di altri, nella cultura italiana del dopoguerra, è diventato la stella polare del cinema d’autore internazionale: non a caso da Wenders a Wong Kar Wai, spesso i registi capaci di inventare e possedere uno stile, lo hanno considerato un punto di riferimento cruciale. La sua passione per la forma delle immagini, il suo occhio pieno di stupore, curiosità e attenzione nei confronti delle donne, la sua capacità di ritagliare angoli del nostro mondo contemporaneo e mostrarcelo sul grande schermo come se fosse un pianeta enigmatico, inesauribile, minaccioso e affascinante, hanno dato vita ad una avventura unica fatta di film come esperienze mentali e sensoriali.

Il restauro, curato da Sergio Bruno, lungo e impegnativo, consente di riscoprire il cinema di un maestro ma anche l’arte del direttore della fotografia, Gianni Di Venanzo, tra i più importanti del cinema italiano contemporaneo, che in La notte dota le inquadrature di un bianco e nero grafico e spettrale, di carbone e metallo, come nella celebre “alba livida” del finale, dove al cielo abbacinante si oppone la luminescenza irreale dei prati.

Il Centro Sperimentale ha realizzato per il restauro del film un dossier con le testimonianze, tra le altre, di Enrica Fico Antonioni, Andrea Guerra, Beppe Lanci, Maria Pia Luzi, e un’ ampia provvista di materiali critici e di documentazione con la collaborazione di  Gianni Amelio, Franco Bernini, Sergio Bruno, Laura Delli Colli, Luca Pallanch, Fabio Melelli, Angela Prudenzi, Silvia Tarquini.

 

Continue Reading

In Tendenza