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Cinema

FdP 57 – Sei documentari in competizione

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Saranno sei i documentari italiani, tutti in anteprima mondiale, in programma alla 57/ma edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, che si terrà dal 25 novembre al 2 dicembre a Firenze. I film saranno faranno parte della sezione Concorso Italiano, vetrina della migliore produzione nazionale dell’ultimo anno, e competeranno per i premi “CG Entertainment – Cinemaitaliano.info” (distribuzione home video), “Gli Imperdibili” (distribuzione nel circuito dei Cinema d’Essai della Toscana), e per il nuovo premio, assegnato dall’Istituto Sangalli di Firenze: “Lo sguardo dell’altro. La sfida del dialogo tra culture e religioni”. Le proiezioni saranno tutte al cinema La Compagnia e alla presenza degli autori.

Di seguito i titoli dei documentari selezionati: “Castro” di Paolo Civati (Italia, 2016, 82’), che racconta la storia dell’omonima occupazione abitativa romana, per più di dieci anni rifugio per molte famiglie ed oggi sgomberata. Oltre un anno di riprese, per rivelare il quotidiano di una comunità che ha vissuto in una situazione straordinaria: una torre di Babele che si racconta con la lingua dai mille accenti e delle mille storie dell’umanità che l’abitava. “Hotel Splendid” di Mauro Bucci (Italia, 2016, 90’), narrazione intima e corale sulla vita di un gruppo di migranti provenienti dalle coste africane, ospitato presso una struttura per richiedenti asilo politico a Cesenatico: un documento delle esperienze quotidiane e del funzionamento di un albergo adibito a centro di accoglienza per rifugiati.

La prima meta” di Enza Negroni (Italia, 2016, 74’), storia della squadra multietnica di rugby composta dai detenuti della Casa Circondariale Dozza di Bologna, la Giallo Dozza. Un ritratto degli allenamenti estenuanti, delle partite giocate sempre in casa e sempre perse, della voglia di riscatto che si trasforma nella voglia di un gioco con delle regole. “Mani nostre” di Caterina Pecchioli (Italia, Germania, Svezia, 2016, 64’), un’indagine sul rapporto degli italiani con la corruzione portata avanti dalla regista durante un lungo viaggio in treno dal punto più a Nord a quello più a Sud della penisola, in una serie di appassionanti conversazioni e testimonianze, divertenti e tragiche al tempo stesso, che si compongono in una storia collettiva dove il confine tra giusto e sbagliato tende a confondersi. “Vergot” di Cecilia Bozza Wolf (Italia, 2016, 60’), la vicenda di una famiglia di agricoltori di una valle alpina dalla cultura estremamente conservatrice alle prese con l’omosessualità del figlio più giovane. “Vita Nova” di Danilo Monte e Laura D’Amore (Italia, 2016, 80’), l’esperienza di fecondazione assistita vissuta dagli autori, Laura e Danilo. Lui è un regista, lei è la sua produttrice e insegnante di yoga: insieme restituiscono un racconto delicato e profondo di questo difficile e particolare momento della loro vita.

Il Premio distribuzione “CG Entertainment – Cinemaitaliano.info” offre l’opportunità di pubblicare in dvd, distribuire e commercializzare su tutto il territorio italiano, il film decretato vincitore dalla giuria composta dai redattori del portale Cinemaitaliano.info (www.cinemaitaliano.info). Il film vincitore entrerà a far parte della collana “Popoli Doc – la collana del festival dei Popoli” che offre un’ampia proposta di documentari di recentissima produzione.

Il Premio distribuzione in sala: “Gli Imperdibili” è realizzato grazie ad una rete di collaborazione stabilita con Fondazione Sistema Toscana, AGIS, ANEC e FICE. Il premio offre la possibilità di includere il film vincitore nel listino cinematografico “Gli Imperdibili” proposto da Regione Toscana al circuito dei Cinema d’Essai toscani. Il premio sarà assegnato da una giuria composta da rappresentanti di Toscana Film Commission, AGIS, ANEC e FICE.

ll premio “Lo sguardo dell’altro. La sfida del dialogo tra culture e religioni”, tra le novità di questa edizione, assegnato dall’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose di Firenze. L’ente, nato nel 2014 come istituzione laica e non confessionale, indirizzata alla conoscenza e allo studio della storia e delle culture religiose, senza alcuna distinzione tra le varie confessioni, offre un riconoscimento al documentario che intercetta nel modo migliore la tematica del dialogo interreligioso.

Nell’occasione il festival presenta il nuovo manifesto della 57esima edizione realizzato dai Funky Fresh Factory. “Una casa dove sentirsi al sicuro” – “spiegano dall’organizzazione del festival – da cui andarsene e poi tornare, dove trovare un rifugio e da cui guardare il mondo“.

Il festival è organizzato nell’ambito della 50 giorni di cinema internazionale a Firenze di Fondazione Sistema Toscana.

Fonte: www.cinemaitaliano.info

Cinema

“La Notte” di Michelangelo Antonioni

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 “La Notte” di Michelangelo Antonioni a Venezia 81

Nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale presenterà in anteprima mondiale nella sezione Venezia Classici la versione restaurata de La notte (1961) di Michelangelo Antonioni con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti. La proiezione ufficiale sarà il 30 agosto, alle 14.15 nella sala Corinto, per pubblico e accreditati.

“L’avventura, è uno dei film della mia vita. All’epoca ne rimasi folgorato – ha scritto per il dossier del Centro Sperimentale Gianni Amelio – Se il motore de L’avventura è anche narrativo, in La notte è tutto chiuso nella tensione del non-racconto, nell’espressività assoluta dell’immagine nuda. Le parole, come nell’ultima sequenza, si rovesciano su loro stesse”.

“Lidia e Valentina, le protagoniste del magnifico La notte, si stagliano tra architetture urbane e paesaggi reali a dimostrare già visivamente la loro potente presenza”, scrive nel dossier Angela Prudenzi. “Tra due donne lontane e un uomo assente il film indaga i sentimenti di una coppia al capolinea e svela la tentazione di un tradimento che, all’alba, in uno squarcio di lucidità, confermerà la verità di quel matrimonio finito”, secondo Laura Delli Colli.

Antonioni è stato il regista che più di altri, nella cultura italiana del dopoguerra, è diventato la stella polare del cinema d’autore internazionale: non a caso da Wenders a Wong Kar Wai, spesso i registi capaci di inventare e possedere uno stile, lo hanno considerato un punto di riferimento cruciale. La sua passione per la forma delle immagini, il suo occhio pieno di stupore, curiosità e attenzione nei confronti delle donne, la sua capacità di ritagliare angoli del nostro mondo contemporaneo e mostrarcelo sul grande schermo come se fosse un pianeta enigmatico, inesauribile, minaccioso e affascinante, hanno dato vita ad una avventura unica fatta di film come esperienze mentali e sensoriali.

Il restauro, curato da Sergio Bruno, lungo e impegnativo, consente di riscoprire il cinema di un maestro ma anche l’arte del direttore della fotografia, Gianni Di Venanzo, tra i più importanti del cinema italiano contemporaneo, che in La notte dota le inquadrature di un bianco e nero grafico e spettrale, di carbone e metallo, come nella celebre “alba livida” del finale, dove al cielo abbacinante si oppone la luminescenza irreale dei prati.

Il Centro Sperimentale ha realizzato per il restauro del film un dossier con le testimonianze, tra le altre, di Enrica Fico Antonioni, Andrea Guerra, Beppe Lanci, Maria Pia Luzi, e un’ ampia provvista di materiali critici e di documentazione con la collaborazione di  Gianni Amelio, Franco Bernini, Sergio Bruno, Laura Delli Colli, Luca Pallanch, Fabio Melelli, Angela Prudenzi, Silvia Tarquini.

 

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Cinema

Cinema, a Sciacca la Rassegna su Germi

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Con la proiezione nell’Arena Giardino della Multisala Badia Grande de “Il cammino della speranza” film girato a Favara nel 1950 e che tratta il tema drammatico dell’emigrazione, si è conclusa ieri sera la rassegna organizzata da Sino Caracappa e patrocinata dal comune di Sciacca dedicata alla figura di Pietro Germi, nel cinquantesimo anniversario dalla sua morte. La serata è stata introdotta dalla interessante presentazione del libro dal titolo “Pietro Germi il Siciliano”, del 2014, scritto dal catanese Sebastiano Gesù, critico cinematografico e storico del cinema italiano morto nel 2018. Un libro che oltre alla presentazione del regista Pasquale Scimeca contiene anche una prefazione firmata da Sino Caracappa. A parlarne sono stati Ivan Scinardo, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, e il cineasta Carmelo Franco, di professione avvocato. Ad intervistare i due ospiti è stato Raimondo Moncada. La serata ha poi visto anche la proiezione dei fuori scena di Sedotta e abbandonata di Vincenzo Raso. Alla Rassegna Pietro Germi ci sarà un’appendice programmata per il 28 settembre, con un convegno dal titolo “Il cinema di Pietro Germi e la Sicilia”, su cui abbiamo chiesto un’anticipazione a Sino Cacarappa.

 

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Luce Cinecittà a Locarno 77 con due titoli

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Luce Cinecittà è alla 77ma edizione del Locarno Film Festival (7-17 agosto) con due titoli di giovani registe italiane. Nel Concorso Internazionale Sulla terra leggeri, esordio al lungometraggio di Sara Fgaier, già autrice del corto Gli anni , presentato al Festival di Venezia 2018 (Orizzonti) e vincitore sia dell’EFA come miglior cortometraggio europeo che il Nastro d’argento. Come montatrice e produttrice Sara Fgaier ha realizzato diversi film, tra cui La bocca del lupo (2009) e Bella e Perduta (2015) di Pietro Marcello.

Cosa accade se non ricordiamo più l’amore della nostra vita? È la domanda al centro del racconto della regista spezzina. Il protagonista, Gian, lotta contro l’oscurità di un’improvvisa amnesia. Miriam, la figlia che non riconosce, gli consegna un diario, scritto a vent’anni, che ruota tutto intorno a Leila, la ragazza con cui ha scoperto l’amore nell’arco di una notte. Solo cercandola potrà ritrovare se stesso. Nel cast Andrea RenziSara SerraioccoEmilio ScarpaLise LomiMaria Fernanda CândidoStefano Rossi GiordaniAmira Chebli ed Elyas Turki.  

Sulla terra leggeri è prodotto da Limen, Avventurosa e Dugong films con Rai Cinema. La Vendita Internazionale è curata da Rai Cinema International Distribution, mentre la Distribuzione Italiana è di Luce Cinecittà. Il progetto è stato sviluppato dal TorinoFilmLab e finanziato con il TFL Production Award per € 40.000.

Sulla terra leggeri

In Concorso nella sezione Cineasti del Presente Real, il nuovo lungometraggio di Adele Tulli che torna alla regia dopo la rivelazione della sua opera prima Normal, anche questa coprodotta e distribuita da Luce Cinecittà, presentata in anteprima alla Berlinale e vincitrice della Menzione opera prima ai Nastri d’Argento.

Un nuovo viaggio poetico e inatteso dentro un mondo in cui siamo quotidianamente immersi, divenuto talmente abituale da non farci rendere conto quanto sia sconosciuto ed estraniante: il mondo digitale. Una realtà che ha rivoluzionato le vite di noi tutti, e che il documentario indaga con le stesse lenti tecnologiche, creative e relazionali con cui è strutturata. Una mappa documentata e senza preconcetti che ci mostra con sguardo inedito e curioso un territorio ineffabile, alieno e insieme familiare.

Real è un viaggio filmico, visionario e coinvolgente, dentro al mondo disincarnato della rete, un multiverso digitale parallelo dove ogni cosa esistente è trasformata dalla fisica dell’ossigeno e del carbonio alla logica dei bit. Un documentario creativo che esplora la trasformazione dell’esperienza umana nell’era digitale, facendo luce sui molti aspetti, a tratti perturbanti, del vivere digitalizzato e iperconnesso: i protagonisti – umani, robotici, virtuali – sono alle prese con relazioni virtuali, lavori digitali, cybersessualità, case e città del futuro, automatizzate e sorvegliate. Raccontano di cultura dell’autorappresentazione, di nuove dipendenze e patologie, di alienazione e isolamento ma anche di identità libere dai confini fisici del corpo.

Real ha uno sguardo inedito e sperimentale, utilizzando poeticamente le stesse lenti di accesso ai nuovi territori digitali: visori, webcam, smartphone, camere di sorveglianza, sguardi meccanici e virtuali che raccontano di un nuovo modo di fare esperienza del reale. Senza risposte o giudizi, ma con la curiosità e la freschezza di un occhio atterrato su un nuovo pianeta, R E A L ci porta su una soglia, al di là e al di qua di un confine incerto. Con un approccio algoritmico e visivamente inedito, un documentario che è un viaggio immersivo nella nostra fantascientifica realtà di tutti i giorni: come ci si sente a essere umani nell’era digitale.

Prodotto da Pepito Produzioni e FilmAffair con Rai Cinema e Luce Cinecittà, in collaborazione con Les Films d’Ici il film sarà distribuito nei cinema da Luce Cinecittà. La distribuzione internazionale è curata da Intramovies. Scritto e diretto da Adele Tulli, Real vede la fotografia di Clarissa Cappellani e Francesca Zonars, il montaggio di Ilaria Fraioli, Adele Tulli, le musiche originali di Andrea Koch, la produzione creativa di Laura Romano. È prodotto da Agostino Saccà per Pepito Produzioni, Valeria Adilardi, Luca Ricciardi, Laura Romano, Mauro Vicentini per FilmAffair in collaborazione con Charlotte Uzu di Les Films d’Ici.

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