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Cinema

Un ponte luminoso tra Brescia e Bergamo

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Bergamo, 13 luglio 2023 – È iniziato nel mese di giugno anche nei reparti pediatrici dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII il progetto Un ponte luminoso tra Brescia e Bergamo: Cartoni Animati in Corsia, grazie al quale, dopo la positiva esperienza agli Spedali Civili di Brescia, i bambini ricoverati possono cimentarsi con la realizzazione di animazioni e avere l’occasione gioiosa di raccontare di sé e il proprio mondo interiore.

Il progetto è realizzato dall’Associazione AVISCO – Audiovisivo Scolastico ETS, realtà bresciana che da più di trent’anni si occupa di ricerca, sperimentazione e aggiornamento sugli audiovisivi in ambito socio-educativo e sanitario, e dal 2012 conduce presso l’Ospedale dei Bambini di Brescia il progetto, unico nel suo genere, Cartoni Animati in Corsia. In occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 il progetto è stato inserito nel dossier “LA CITTÀ ILLUMINATA” al capitolo “La cultura come cura” ed è arrivato anche a Bergamo.

Attraverso laboratori individuali e di piccolo gruppo per la produzione e la post-produzione di corti d’animazione con la tecnica stop-motion, bambini e ragazzi dei reparti pediatrici possono sperimentare tecnica e linguaggio del cinema d’animazione dando vita a storie e a personaggi. La conduzione e l’assistenza sono affidate a operatori AVISCO che metteranno a disposizione attrezzature professionali progettate per adattarsi in ambienti di cura. Al contempo i laboratori in corsia sono affiancati da incontri per la sonorizzazione dei corti e da cicli di proiezioni delle opere realizzate dai giovani autori durante il progetto.
I film nati in corsia usciranno dall’ospedale e incontreranno il grande pubblico delle due città (ma non solo) in occasione di proiezioni al cinema e nelle scuole e la loro diffusione sul web. Inoltre, a fine 2023 l’esperienza di Un Ponte Luminoso tra Brescia e Bergamo: Cartoni Animati in Corsia sarà oggetto di una corale riflessione nel corso di un seminario che ne evidenzierà il valore culturale e le prospettive per il futuro.

Un ponte luminoso tra Brescia e Bergamo: Cartoni Animati in Corsia è sostenuto dalla Fondazione Cariplo grazie alla partecipazione di AVISCO – Audiovisivo Scolastico ETS – al bando e, in seguito, dalla Fondazione della Comunità Bresciana.

La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca.

Cartoni Animati in Corsia
Prima di essere dei pazienti, i bambini sono bambini e gli adolescenti sono adolescenti, non molto diversi dai loro coetanei che stanno fuori dalle mura dell’ospedale: hanno gli stessi bisogni e gli stessi diritti, ma la loro condizione di fragilità e le cure necessarie per migliorarla, ne limitano le scelte e la libertà nel disporre di tempi, spazi e attività.
L’idea di dar vita ad un laboratorio di cinema d’animazione nelle corsie dell’Ospedale dei Bambini nasce pensando che bambini e ragazzi oltre che guardare film d’animazione possano avere l‘opportunità di realizzarli non solo per scoprirne i meccanismi e il linguaggio, ma soprattutto per esprimere e comunicare se stessi. Il laboratorio di cinema di animazione promuove il benessere, stimola la creatività ed è un ottimo strumento per dare corpo e voce al proprio mondo interiore e per esprimere il proprio punto di vista, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, particolarmente utilizzate dalle nuove generazioni.
Cartoni Animati in Corsia dal 2012 è parte integrante dell’offerta educativa e ricreativa dell’Ospedale dei Bambini di Brescia. Nonostante l’emergenza sanitaria il progetto, seppur in forma ridotta, ha proseguito la sua attività nel reparto di Neuropsichiatria Infantile con Cic in Touch, un laboratorio (prima a distanza e poi in presenza) per la realizzazione del quale l’Associazione AVISCO ha fornito sette Ipad per poter produrre film d’animazione grazie all’uso di una particolare applicazione.
Nel corso di questi 10 anni sono stati realizzati in corsia 73 corti di animazione con tecniche diverse, per una durata complessiva di circa 4 ore e 40 minuti; circa 800 sono stati i giovani pazienti coinvolti, con provenienze anche straniere; l’impegno degli operatori si è articolato in circa 3.000 ore di laboratorio in corsia e di 2.200 ore per il montaggio e la postproduzione fuori dalla corsia; circa 300 sono state le proiezioni dei cartoni animati realizzati; 29 i Festival del Cinema di settore (di cui 19 all’estero) che hanno selezionato 73 corti prodotti; molteplici i riconoscimenti ottenuti (4 primi premi, 2 secondo premi, 1 premio Regione Lombardia e 1 menzione speciale). ll progetto è stato oggetto di 3 tesi di laurea.
L’opportunità di “seminare” Cartoni Animati in Corsia anche in territorio bergamasco è una grande occasione per implementare una pratica virtuosa da molti riconosciuta e che fino ad oggi ha dato esiti eccellenti. Inoltre, portare il progetto Cartoni animati in corsia a Bergamo vuole essere foriero di altre proposte da parte di AVISCO per la città in maniera permanente, con la possibile collaborazione del Comune di Bergamo e trovando spazio nel pass culturale PASS PASS!.
Cartoni Animati in Corsia è già attivo da qualche anno presso l’Ospedale Monaldi-Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli e vedrà la luce anche presso l’Ospedale Giannina Gaslini di Genova grazie all’attività di formazione in loco di operatori opportunamente formati da AVISCO.

AVISCO – Audiovisivo Scolastico ETS
Associazione per la ricerca, la sperimentazione e l’aggiornamento sugli audiovisivi in ambito scolastico e socio-educativo, nasce nel 1986 a Brescia per volontà di un gruppo di insegnanti e dirigenti scolastici convinti che a scuola fosse importante imparare a leggere e a scrivere anche i linguaggi audiovisivi. AVISCO produce video a carattere educativo-didattico in collaborazione con Istituti scientifici e Istituzioni pubbliche e dal 1992 al 2015 ha gestito la Mediateca Provinciale in convenzione con l’Amministrazione Provinciale di Brescia. Dal 2017 l’Associazione ha sede al MO.CA – Centro per le nuove culture di Brescia.
Ufficio Stampa Avisco – Audiovisivo Scolastico ETS
Ada Tullo +39 349 2674900 / adatullo33@gmail.com
www.avisco.orginfo@avisco.org

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Cinema

“La Notte” di Michelangelo Antonioni

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 “La Notte” di Michelangelo Antonioni a Venezia 81

Nell’ambito della 81esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale presenterà in anteprima mondiale nella sezione Venezia Classici la versione restaurata de La notte (1961) di Michelangelo Antonioni con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau e Monica Vitti. La proiezione ufficiale sarà il 30 agosto, alle 14.15 nella sala Corinto, per pubblico e accreditati.

“L’avventura, è uno dei film della mia vita. All’epoca ne rimasi folgorato – ha scritto per il dossier del Centro Sperimentale Gianni Amelio – Se il motore de L’avventura è anche narrativo, in La notte è tutto chiuso nella tensione del non-racconto, nell’espressività assoluta dell’immagine nuda. Le parole, come nell’ultima sequenza, si rovesciano su loro stesse”.

“Lidia e Valentina, le protagoniste del magnifico La notte, si stagliano tra architetture urbane e paesaggi reali a dimostrare già visivamente la loro potente presenza”, scrive nel dossier Angela Prudenzi. “Tra due donne lontane e un uomo assente il film indaga i sentimenti di una coppia al capolinea e svela la tentazione di un tradimento che, all’alba, in uno squarcio di lucidità, confermerà la verità di quel matrimonio finito”, secondo Laura Delli Colli.

Antonioni è stato il regista che più di altri, nella cultura italiana del dopoguerra, è diventato la stella polare del cinema d’autore internazionale: non a caso da Wenders a Wong Kar Wai, spesso i registi capaci di inventare e possedere uno stile, lo hanno considerato un punto di riferimento cruciale. La sua passione per la forma delle immagini, il suo occhio pieno di stupore, curiosità e attenzione nei confronti delle donne, la sua capacità di ritagliare angoli del nostro mondo contemporaneo e mostrarcelo sul grande schermo come se fosse un pianeta enigmatico, inesauribile, minaccioso e affascinante, hanno dato vita ad una avventura unica fatta di film come esperienze mentali e sensoriali.

Il restauro, curato da Sergio Bruno, lungo e impegnativo, consente di riscoprire il cinema di un maestro ma anche l’arte del direttore della fotografia, Gianni Di Venanzo, tra i più importanti del cinema italiano contemporaneo, che in La notte dota le inquadrature di un bianco e nero grafico e spettrale, di carbone e metallo, come nella celebre “alba livida” del finale, dove al cielo abbacinante si oppone la luminescenza irreale dei prati.

Il Centro Sperimentale ha realizzato per il restauro del film un dossier con le testimonianze, tra le altre, di Enrica Fico Antonioni, Andrea Guerra, Beppe Lanci, Maria Pia Luzi, e un’ ampia provvista di materiali critici e di documentazione con la collaborazione di  Gianni Amelio, Franco Bernini, Sergio Bruno, Laura Delli Colli, Luca Pallanch, Fabio Melelli, Angela Prudenzi, Silvia Tarquini.

 

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Cinema

Cinema, a Sciacca la Rassegna su Germi

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Con la proiezione nell’Arena Giardino della Multisala Badia Grande de “Il cammino della speranza” film girato a Favara nel 1950 e che tratta il tema drammatico dell’emigrazione, si è conclusa ieri sera la rassegna organizzata da Sino Caracappa e patrocinata dal comune di Sciacca dedicata alla figura di Pietro Germi, nel cinquantesimo anniversario dalla sua morte. La serata è stata introdotta dalla interessante presentazione del libro dal titolo “Pietro Germi il Siciliano”, del 2014, scritto dal catanese Sebastiano Gesù, critico cinematografico e storico del cinema italiano morto nel 2018. Un libro che oltre alla presentazione del regista Pasquale Scimeca contiene anche una prefazione firmata da Sino Caracappa. A parlarne sono stati Ivan Scinardo, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, e il cineasta Carmelo Franco, di professione avvocato. Ad intervistare i due ospiti è stato Raimondo Moncada. La serata ha poi visto anche la proiezione dei fuori scena di Sedotta e abbandonata di Vincenzo Raso. Alla Rassegna Pietro Germi ci sarà un’appendice programmata per il 28 settembre, con un convegno dal titolo “Il cinema di Pietro Germi e la Sicilia”, su cui abbiamo chiesto un’anticipazione a Sino Cacarappa.

 

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Cinema

Luce Cinecittà a Locarno 77 con due titoli

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Luce Cinecittà è alla 77ma edizione del Locarno Film Festival (7-17 agosto) con due titoli di giovani registe italiane. Nel Concorso Internazionale Sulla terra leggeri, esordio al lungometraggio di Sara Fgaier, già autrice del corto Gli anni , presentato al Festival di Venezia 2018 (Orizzonti) e vincitore sia dell’EFA come miglior cortometraggio europeo che il Nastro d’argento. Come montatrice e produttrice Sara Fgaier ha realizzato diversi film, tra cui La bocca del lupo (2009) e Bella e Perduta (2015) di Pietro Marcello.

Cosa accade se non ricordiamo più l’amore della nostra vita? È la domanda al centro del racconto della regista spezzina. Il protagonista, Gian, lotta contro l’oscurità di un’improvvisa amnesia. Miriam, la figlia che non riconosce, gli consegna un diario, scritto a vent’anni, che ruota tutto intorno a Leila, la ragazza con cui ha scoperto l’amore nell’arco di una notte. Solo cercandola potrà ritrovare se stesso. Nel cast Andrea RenziSara SerraioccoEmilio ScarpaLise LomiMaria Fernanda CândidoStefano Rossi GiordaniAmira Chebli ed Elyas Turki.  

Sulla terra leggeri è prodotto da Limen, Avventurosa e Dugong films con Rai Cinema. La Vendita Internazionale è curata da Rai Cinema International Distribution, mentre la Distribuzione Italiana è di Luce Cinecittà. Il progetto è stato sviluppato dal TorinoFilmLab e finanziato con il TFL Production Award per € 40.000.

Sulla terra leggeri

In Concorso nella sezione Cineasti del Presente Real, il nuovo lungometraggio di Adele Tulli che torna alla regia dopo la rivelazione della sua opera prima Normal, anche questa coprodotta e distribuita da Luce Cinecittà, presentata in anteprima alla Berlinale e vincitrice della Menzione opera prima ai Nastri d’Argento.

Un nuovo viaggio poetico e inatteso dentro un mondo in cui siamo quotidianamente immersi, divenuto talmente abituale da non farci rendere conto quanto sia sconosciuto ed estraniante: il mondo digitale. Una realtà che ha rivoluzionato le vite di noi tutti, e che il documentario indaga con le stesse lenti tecnologiche, creative e relazionali con cui è strutturata. Una mappa documentata e senza preconcetti che ci mostra con sguardo inedito e curioso un territorio ineffabile, alieno e insieme familiare.

Real è un viaggio filmico, visionario e coinvolgente, dentro al mondo disincarnato della rete, un multiverso digitale parallelo dove ogni cosa esistente è trasformata dalla fisica dell’ossigeno e del carbonio alla logica dei bit. Un documentario creativo che esplora la trasformazione dell’esperienza umana nell’era digitale, facendo luce sui molti aspetti, a tratti perturbanti, del vivere digitalizzato e iperconnesso: i protagonisti – umani, robotici, virtuali – sono alle prese con relazioni virtuali, lavori digitali, cybersessualità, case e città del futuro, automatizzate e sorvegliate. Raccontano di cultura dell’autorappresentazione, di nuove dipendenze e patologie, di alienazione e isolamento ma anche di identità libere dai confini fisici del corpo.

Real ha uno sguardo inedito e sperimentale, utilizzando poeticamente le stesse lenti di accesso ai nuovi territori digitali: visori, webcam, smartphone, camere di sorveglianza, sguardi meccanici e virtuali che raccontano di un nuovo modo di fare esperienza del reale. Senza risposte o giudizi, ma con la curiosità e la freschezza di un occhio atterrato su un nuovo pianeta, R E A L ci porta su una soglia, al di là e al di qua di un confine incerto. Con un approccio algoritmico e visivamente inedito, un documentario che è un viaggio immersivo nella nostra fantascientifica realtà di tutti i giorni: come ci si sente a essere umani nell’era digitale.

Prodotto da Pepito Produzioni e FilmAffair con Rai Cinema e Luce Cinecittà, in collaborazione con Les Films d’Ici il film sarà distribuito nei cinema da Luce Cinecittà. La distribuzione internazionale è curata da Intramovies. Scritto e diretto da Adele Tulli, Real vede la fotografia di Clarissa Cappellani e Francesca Zonars, il montaggio di Ilaria Fraioli, Adele Tulli, le musiche originali di Andrea Koch, la produzione creativa di Laura Romano. È prodotto da Agostino Saccà per Pepito Produzioni, Valeria Adilardi, Luca Ricciardi, Laura Romano, Mauro Vicentini per FilmAffair in collaborazione con Charlotte Uzu di Les Films d’Ici.

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